« Mi
piacerebbe mostrare alla gente il divino usando un linguaggio musicale
che trascenda le parole. Voglio parlare all'anima delle persone.»
(
John Coltrane)
L'album è strutturato come una suite
in quattro parti. Viene inteso come un album spirituale, che
rappresenta la personale lotta per la purezza dell'artista.
Sono quattro
movimenti:
Acknowledgement ("accettazione", "ammissione" ma anche "presa di coscienza"),
Resolution ("risoluzione", "riconoscimento"),
Pursuance ("conseguimento"), e
Psalm ("salmo", "preghiera") dedicati a Dio
con un'intensità profonda e un'ispirazione fortissima, dall'ammissione
iniziale con la frase di sassofono che si tramuta in una vera e propria
enunciazione verbale di questo "amore supremo" verso un'entità
soprannaturale ispiratrice, al salmo finale, sorta di ringraziamento in
forma di preghiera assoluta. La quarta traccia,
Psalm, è anche la "lettura" con il sassofono di una poesia
dello stesso Coltrane inclusa nelle note di copertina, un movimento
improvvisato sulla base del contenuto sillabico della stessa.
La musica contenuta nell'album segue uno schema accuratamente
elaborato. Le quattro sezioni della suite rimandano a una specie di
cammino spirituale. Le quattro parti hanno una forte connotazione
drammaturgica, ognuna di loro contribuisce a creare un climax di tensione per poi raggiungere una distensione finale: la parte 1, introdotta da una sorta di fanfara e dal celebre riff
ostinato di basso in fa, è il preludio alla scoperta del divino, la
tensione cresce nella parte 2 per raggiungere poi l'apice nella parte 3,
la sezione più veloce.
Un lungo e melodico assolo di contrabbasso
introduce l'ascoltatore alla quarta e ultima parte, il salmo finale di
ringraziamento che si conclude ciclicamente con una fanfara simile a
quella della parte 1 in modo da dare alla suite un andamento circolare e
unitario che si riallaccia all'inizio della stessa.
Oltre ad una
differenza di atmosfera le parti centrali si differenziano dal pre e dal
postludio anche per la forma: la 2 e la 3 presentano una strutta più
jazzistica, suddivisa in chorus,
ventiquattro battute nella seconda parte e un blues di dodici nella
terza. La prima e la quarta invece sono più libere e non ancorate ad una
progressione di accordi ricorrente.
La prima composizione del disco,
Acknowledgement, contiene il mantra
«A Love Supreme»
("Un amore supremo") che dà il titolo all'album, ripetuto più volte
dallo stesso Coltrane alla fine della traccia. Fondamentalmente tutto il
concetto alla base dell'opera, esprime la profonda gratitudine provata
dall'artista verso un'entità superiore che lo ispira nel suo cammino.
L'artista ammette che il talento da lui posseduto è dono di un potere
soprannaturale spirituale più elevato.
« Durante
l'anno 1957 sperimentai, per grazia di Dio, un risveglio spirituale che
doveva condurmi ad una vita più ricca, più piena, più produttiva. A
quel tempo, per gratitudine, chiesi umilmente che mi venissero concessi i
mezzi ed il privilegio di rendere felici gli altri attraverso la
musica. Sento che ciò mi è stato accordato per Sua grazia. Ogni lode a
Dio. » |
(Dalle note di copertina scritte da John Coltrane per l'album A Love Supreme) |
« Il mio obiettivo è
vivere in modo veramente religioso ed esprimerlo con la musica. La mia
musica è l'espressione spirituale di quello che sono: la mia fede, il
mio sapere, la mia essenza.» |
(John Coltrane) |
Dopo aver completato i brani dell'album precedente,
Crescent,
che aveva segnato una svolta rispetto alle precedenti uscite su
Impulse!, Coltrane era arrivato a concepire la sua musica come
un'estensione del proprio sentimento religioso, che tendeva sempre più
verso una specie di "religione universale" che inglobasse elementi un
po' da tutte le religioni del mondo. L'artista voleva che l'album fosse
una dichiarazione importante e perentoria.
Scrisse lui stesso le note di copertina e vi incluse una sua poesia,
scelse la foto di copertina, che lo ritrae di profilo con lo sguardo
serio e pensieroso distolto dall'obiettivo.
L'elaborazione delle quattro parti che costituiscono la suite di
A Love Supreme
è essenzialmente da collocarsi in una pausa di cinque giorni che
Coltrane si prese nella tarda estate del 1964. Ma la moglie di Coltrane,
Alice Coltrane,
ha dichiarato che l'idea di base dell'opera era molto più vecchia, e si
basava su una visione che il musicista aveva avuto durante il servizio
militare nel 1946 e che all'epoca non era riuscito ad interpretare.
In principio la suite era costituita da un ensemble di nove pezzi, tra i
quali anche una sezione destinata a percussioni e strumentazioni
latinoamericane, ma anche l'esecuzione come quartetto e numerosi
passaggi caratteristici della suite (come la "recitazione" della
preghiera in
Psalm) erano già presenti a questo stadio di avanzamento dell'opera.
Acknowledgement
Il primo suono udibile sull'album, un colpo di gong,
indica istantaneamente che qualcosa è diversa dal solito. Subito dopo
Coltrane suona con il sax una breve fanfara. Essa svolge la funzione di
richiamare l'attenzione dell'ascoltatore, e anticipa l'importanza del
messaggio seguente. Nel contesto di
A Love Supreme, agisce come
un dono spirituale di benvenuto, una benedizione. Dopo poco più di mezzo
minuto, Garrison al contrabbasso inizia a suonare un ostinato in fa, un tema costituito sillaba per sillaba sulle cadenze del titolo dell'album. Questo famoso riff è una frase che appartiene agli elementi di base del blues
e qui è un punto di riferimento inconfondibile. Mentre Garrison suona
il tema, Jones lo accompagna in sottofondo al tamburo e ai piatti. Tyner
si fa strada lentamente, suonando degli accordi di accompagnamento.
Quindi Coltrane riprende di nuovo il comando suonando note al sax più
ingombranti rispetto a prima, seguendo la struttura ritmica della linea
di basso di Garrison. Dopo che la musica ha acquisito tratti meditativi,
ecco giungere uno dei momenti più famosi e più intriganti dell'album:
in una sequenza sistematica Coltrane suona il tema di quattro note per
un totale di 37 volte, suonando una sequenza apparentemente casuale di
tasti. Entra poi in scena la voce evocativa di Coltrane, che ripete come
un mantra le parole: «
A Love Supreme ... A Love Supreme» per 19
volte. Quella che si ascolta nella traccia è una sovraincisione della
voce di Coltrane raddoppiata, registrata il giorno successivo e aggiunta
in seguito. La dissolvenza graduale della linea di basso suonata da
Garrison conduce alla parte successiva della suite.
Resolution
Se per
Acknowledgement era bastata una sola take, per questa
traccia ci vollero quattro tentativi abortiti e una versione non
utilizzata, prima di arrivare alla versione finale al sesto tentativo. A
differenza della prima parte della suite, la seconda parte torna a
territori ed atmosfere più familiari agli ascoltatori di musica jazz.
Con il suo preludio apparentemente sottomesso, Garrison accresce le
aspettative per l'entrata fragorosa del sax di Coltrane. Il suono
tempestoso del sax tenore conduce la band attraverso un brano jazz
oscillante in tempo 4/4. Tyner suona un assolo di pianoforte di alta
intensità e passione, divenuto in seguito un modello per molti pianisti.
Tyner e Coltrane qui sono perfettamente coordinati. Alla fine del pezzo
Coltrane lascia il campo al pianista prima che il brano termini con un
rullo di tamburi e un colpo di piatti da parte di Jones.
Pursuance
La terza e la quarta parte della suite furono registrate in un'unica
take. La loro lunghezza corrisponde esattamente alla durata dei nastri a
7 pollici utilizzati per la registrazione. L'introduzione di
Pursuance
è il momento clou di Elvin Jones sull'album. Il suo assolo di batteria è
formato da diversi modelli ritmici per metà afro-cubani. Poi è la volta
del secondo assolo personale di Tyner, che suona intonato in modo
chiaro, conciso e veloce. La traccia si conclude con un assolo di
contrabbasso, che verso la fine, è sempre meditativo e malinconico.
Psalm
Psalm è la conclusione malinconica di
A Love Supreme.
L'alterità del pezzo viene fuori più chiaramente se lo si confronta con
quello precedente. È difficile identificare una struttura: metro e ritmo
sono appena accennati. Tutto è giocato sull'emozione del pezzo.
All'interno della copertina dell'album si trova una poesia scritta da
Coltrane, che in seguito ricevette il titolo di
A Love Supreme. Questa poesia determina il flusso del sax di Coltrane come un libretto d'opera.
Coltrane non lo indica nelle note di copertina dell'album, ma espresse
ai suoi compagni di gruppo la propria volontà di suonare seguendo il
testo della preghiera. La sua drammatica conclusione alla suite si
esplica in un flusso ininterrotto di note prima delle dissolvenze finali
e del ritorno alla fanfara iniziale.
Soundtrack:
Charlie Parker - A love supreme