Sunday, April 20, 2014

... da John Milton (1608-1674)

Bjork
"insegnare ai re senza legge,
e a coloro che tanto li adorano,
che nessun uomo mortale con la sua imperiosa volontà,
ma la giustizia è la sola vera sovrana
e suprema Maestà sulla terra."
John Milton, The tenure of Kings and Magistrates, 1649
Soundtrack: Giovanni Battista Bononcini - Chi d'Amor tra le catene (Jaroussky - Cencic) 

Pete Seeger
Soundtrack: Ziggy Marley - Justice

A Change is gonna come

Oggi è un gioioso giorno di rinascita
Oggi è un giorno di risurrezione.

L'importante è che lo sia realmente per ciascuno di noi
Non solo un fatto cerimoniale, formale.

L'importante è che ciascuno di noi risorga ad un nuovo modo di vivere
Più equo, più sensibile, meno egoista e meno "sordo"

Basta con l'essere sordi alla voce del mondo che chiama
Basta con l'essere sordi alla voce della nostra anima che chiede

Oggi è il giorno in cui possiamo cambiare il senso alla vita
Oggi è il giorno di dare definitivamente più spazio allo spirito

Per noi e per tutti coloro che ci stanno intorno.
L'esempio è un grande cosa che siamo chiamati a dare.

Perché costruire un nuovo modo di vivere
è un nostro dovere e dobbiamo insegnarlo

Con l'amore, con la dolcezza e con la testimonianza
per diffondere il credo nella possibilità di risorgere alla vita

In tutti i sensi
L'esempio l'abbiamo avuto, seguiamolo

Beth Hart
Sam Cooke nel 1963 scrisse una canzone che è speranza nel mondo perché è speranza nell'uomo.

I was born by the river
In a little tent
And just like the river
I've been running ever since

It's been a long, long time coming
But I know a change is gonna come
Oh, yes it is

It's been too hard living
But I'm afraid to die
I don't know what's up there beyond the sky

It's been a long, long time coming
But I know a change is gonna come
Oh yes it will

Then I go to my brother
I say brother help me please
But he winds up knocking me
Back down on my knees

There's been times that I thought
I wouldn't last for long
But now I think I'm able to carry on
It's been a long, long time coming
But I know a change is gonna come
Oh, yes it will 

Berh and Brian Owen
Soundtrack: A change is gonna come - Brian and Thomas Owen
Soundtrack: A change is gonna come - Beth Hart

Saturday, April 19, 2014

Les passants - Zaz

Les passants passant,
J'passe mon temps
? les r'garder penser,
Leurs pas press?s,
Dans leurs corps l?s?s,
Leurs pass?s se d?voilent
Dans les pas sans se soucier,
Que, suspicieuse, ? l'affèt,
Je perfois le jeu de pan,
Leurs visages comme des masques
Me fait l'effet rèpugnant,
Que faire semblant,
C'est dans l'air du temps.

Refrain :
Passe, passe, passera
La dernière restera...

L'enfant n'est fait que de fétes,
Le fait est que l'effet se reflète
Et sa capacitè de prendre
Le fait tel qu'il est
Sans se référer è un système
De pense dans sa tète.
L'automne dèjè
C'ètait l'èt? hier encore,
Le temps me surprend,
Semble s'accèlèrer,
Les chiffres de mon age,
M'amènent vers ce moi rèver

Refrain :
Passe, passe, passera
La dernière restera

C'est marrant ces remous
Qui m'animent ? travers le temps
D'un ètat à un autre,
J'oscille inexorablement

Par les temps je cours
Des cycles diffèrents,
Chaque mois se joue dans
à l'èquilibre
Chaque jugement sur
Les gens me donne la direction ?
Suivre sur ces choses en moi ? changer
Qui m'empèche d'ètre libre

Les voix se lib?rent et s'exposent
Dans les vitrines du monde en mouvement,
Les corps qui dansent en osmose,
Glissent, tremblent, se confondent
Et s'attirent irr?sistiblement

Par les temps je cours ? l'expression,
Chaque èmotion ressentie me donne envie
D'exprimer les non-dits
Et que justice soit faite
Dans nos pauvres vies endormies

Refrain :
Passe, passe, passera
La dernière restera
Soundtrack: ZAZ - Les Passants et al

Friday, April 18, 2014

Forse è per vivere meglio questo momento ...

Oggi è Venerdì Santo ...
Il cielo è buio anche se c'è il sole.

Non esiste però tristezzza
bensì gioia per una rinascita ... o meglio per una risurrezione

Attesa, desiderata, voluta
Perché si tratta di ognuno di noi

Identificati in un atto d'amore
come mai si potrebbe pensare.

Lui per noi ...
Soundtrack : Francesco Feo - Passio secundum Joannem

Stile e colore in 20 anni

Dagli anni cinquanta agli anni settanta.
Stile e colore.
Foto e magia.
Simboli e realtà.

Soundtrack: Perny & Kollar - Swinging London 1966

Twiggy - Mary Quant
Twiggy - Mary Quant

Cara Delevigne - Twiggy
William Klein - Chanel

Twiggy
Hubert de Givenchy
Twiggy
Nat Kaplan
Twiggy





Audrey Hepburn
Natalie Wood
Yves Saint Loran - Mondrian Dress
Jane Shrimpton - Mary Quant
Soundtrack: The Crazy World of Arthur Brown - Fire
The Crazy World of Arthur Brown - Fire (1968)
Soundtrack: Brian Auger, Julie Driscoll & The Trinity - Save me


Un cane

Twiggy
"Ahi cane, fermo sul ciglio della via Prenestina
che si guarda di qua e di là prima di attraversare la strada.

Non ha nulla da ridire: accetta tutto.
Non ha dignità da difendere a causa della sua bontà.

Ecco quindi la mia conclusione:
la rassegnazione non ha nulla da invidiare all'eroismo."

Pier Paolo Pasolini

Che
Mi viene in mente il concetto relativo all'eroismo del vivere quotidiano.
Alla fatica di essere uomini.
Al coraggio di affrontare giorno dopo giorno la realtà,
mossi da un senso del dovere o da una rassegnazione senza orizzonti.

E penso alla dignità di essere onestamente fedeli al proprio ruolo.
Di considerare che non esistono altre soluzioni all'accettare quello che viene.
Bello, brutto, buono, grande o minuscolo e insignificante.
Il valore nasce dall'umiltà dell'accettazione.

Lo sguardo di un cane. Perso e in attesa, non forte e attivo.
Lo sguardo di chi sembra accettare, forse anche subire.
E lo sguardo è quello di chi sente di non avere alcun diritto.
Per nascita e per condizione. Escluso dal resto.

E penso all'atteggiamento di nostro figlio.
Per troppi anni a margine della società
Senza diritti. Per nascita e per condizione economica.
Remissivo e isolato. Non invadente o partecipativo.

Anoushka Shankar

Se non si sente accetto, lascia perdere.
Si isola in un modo dove non esiste rifiuto.
In un mondo di solitudine in cui si è sempre accettati.
Un mondo con gli orizzonti chiusi.

Da questo abbiamo avuto il compito di estrarlo.
Con la dolcezza dello sguardo che sorride.
Con la delicatezza dell'attendere la sua espressione.
Senza forzare, senza domande, senza silenzi.

E dopo cinque anni, un fiore sembra sbocciare.
Quello della sua persona e del suo pensiero.
Un vocio della sua anima che si apre delicata.
Una storia che sembra essere iniziata e che ameremmo continuasse.

Non più accettare senza alcun desiderio di avere.
Non più orizzonti limitati o chiusi.
Ma una stupenda armonia di espressioni
Per dire che si è qui e si è presenti. Per essere considerati
Klaus Schulze : Dresden Performance
Soundtrack: Klaus Schulze - WDR Köln 1977

Wednesday, April 16, 2014

Frivolezze ...


Les Élucubrations - Antoine
 Oh, Yeah !
Ma mère m'a dit, Antoine, fais-toi couper les cheveux,
Je lui ai dit, ma mère, dans vingt ans si tu veux,
Je ne les garde pas pour me faire remarquer,
Ni parce que je trouve ça beau,
Mais parce que ça me plaît.

Oh, Yeah !
L'autre jour, j'écoute la radio en me réveillant,
C'était Yvette Horner qui jouait de l'accordéon,
Ton accordéon me fatigue Yvette,
Si tu jouais plutôt de la clarinette.

Oh, Yeah !
Mon meilleur ami, si vous le connaissiez,
Vous ne pourriez plus vous en séparer,
L'autre jour, il n'était pas très malin,
Il a pris un laxatif au lieu de prendre le train.

Oh, Yeah !
Avec mon petit cousin qui a dix ans,
On regardait "Gros Nounours" à la télévision,
A Nounours il a dit "Bonne nuit mon bonhomme",
Il est parti danser le jerk au Paladium.



Oh, Yeah !
Le juge a dit à Jules, vous avez tué,
Oui j'ai tué ma femme, pourtant je l'aimais,
Le juge a dit à Jules "Vous aurez vingt ans",
Jules a dit : "Quand on aime on a toujours vingt ans".

Oh, Yeah !
Tout devrait changer tout le temps,
Le monde serait bien plus amusant,
On verrait des avions dans les couloirs du métro,
Et Johnny Hallyday en cage à Médrano.

Oh, Yeah !
Si je porte des chemises à fleurs,
C'est que je suis en avance de deux ou trois longueurs,
Ce n'est qu'une question de saison,
Les vôtres n'ont encore que des boutons.

Oh, Yeah !
J'ai reçu une lettre de la Présidence
Me demandant, Antoine, vous avez du bon sens,
Comment faire pour enrichir le pays ?
Mettez la pilule en vente dans les Monoprix.

Soundtrack: Antoine - Les Élucubrations

Tuesday, April 15, 2014

'Cos I'm Free

Da una vita mi ossessiona
questo pensiero di libertà.
Così conforme al mio spirito.
Così innato in me.

Spirito di libertà
che non sa rinunciare a null'altro.
Che sa rinunciare a tutto
fuorché ad essere liberi.

Da anni ed anni
mi ripeto l'immagine che ho vista
Lei, atleta australiana,
il suo braccio e la sua scritta.

" 'Cos I'm Free "
Null'altro che un inno
alla adorata libertà,
obiettivo e coerenza di tutta una vita.

Di questo vorrei potere
dire al termine della vita.
Spirito libero
ha saputo rifiutare e rinunciare a tutto
tranne che a lei, la libertà.

Mai servo di alcuno.
Cathy Freeman
Soundtrack: Cesaria Evora - Live d'Amour

Hapax Legomenon

Brent Stirton
La sintesi dell'unicità. Il termine fa riferimento ad una parola che appare una sola volta in un testo. Infatti, la traduzione dal greco significa proprio "qualcosa detto una sola volta". Questo può essere riferito anche ad un intero corpo letterario di un singolo autore.

In tutti i casi si parla di unicità. E questo può - a maggiore ragione - essere riferito ad un essere vivente. Siamo tutti unici ed irripetibili. Nel bene e nel male. Unici e basta. E questa unicità ci deve fare riflettere su quanto invece diamo per scontato di quello che ci accade intorno. Come se le persone non avessero nulla da dirci che valga la pena di essere ascoltato.

Forse perché si parte dal presupposto che ogni cosa detta o fatta debba in primis passare il vaglio di un filtro di giudizio. Peccato che questo filtro divenga di fatto più un pre-giudizio che un giudizio. Nel senso che i nostri filtri sono in linea generale espressi da criteri standard di tipo oggettivo (valore economico, letterario, spirituale, sociale, ecc ...) o soggettivo (opportunità, simpatia, pathos, condivisione, ecc ...) che lavorano ben prima della fase di ascolto oppure nel corso della stessa ma ben prima della fine del discorso.

Fatoumata Diawa
Soundtrack: Have you ever seen the rain - John Fogerty

Quindi, pre-giudizio. Una cosa che impoverisce il rapporto con l'altro già prima che lo stesso abbia inizio. Una cosa che impedisce a chi potrebbe ascoltare di imparare qualcosa (... anche dal discorso più "inutile" deriva un giudizio che può fare crescere).

Quando pensiamo di non avere avuto alcun beneficio, insegnamento, stimolo da una relazione con una altro essere unico come noi dovremmo considerare che forse noi non eravamo aperti all'ascolto e non - viceversa - che l'altro non aveva nulla da dirci.

Forse, pensando alla nostra (in senso generale) unicità potremo metterci nella condizione aperta di sapere recepire tutto da chiunque e quindi di imparare. Anzi, di potere dire a noi stessi che non passa giorno che non si sia imparato qualcosa. Da chi? Da un altro, atrettanto unico come noi.

E non parlo solo degli uomini. Ma anche degli animali, degli insetti, delle piante, del cielo, del sole, della luna, dell'acqua che scorre e di quella che ristagna, delle nuvole, dei profumo, dei ricordi, dei sapori, dei suoni, del tatto, della luce e delle ombre ...

Rokia Traoré
Soundtrack: Where have all the flowers gone - Kingston Trio

Sunday, April 13, 2014

Il pianeta a tavola ...

Certo, al prossimo expo 2015 sarà possibile assaggiare di tutto ... ma il problema è che nel mondo:

- quasi 870 milioni di persone (uno su 8) hanno sofferto di denutrizione cronica tra il 2010 e il 2012
-  di questi, 852 milioni vivono nei cosiddetti Paesi in via di sviluppo, e 18 milioni risiedono nei paesi industrializzati.
- sono più di 100 milioni i bambini gravemente denutriti sotto i cinque anni
- la malnutrizione è la principale causa di morte per 2,5 milioni di bambini ogni anno.

Cosa diavolo significa "Feeding the Planet" o, peggio, "The planet is hungry of Ideas" se nulla viene fatto per consentire ai popoli che hanno fame di riuscire a coltivare a casa propria semi di piante che potranno germogliare senza bisogno di fertilizzanti venduti dalle multinazionali e che potranno dare frutti da cui derivare le sementi per nuove piante da seminare. Basta ibridi prodotti dalle multinazionali, che non possono dare frutti da cui derivare nuove sementi.

Basta privilegiare le proteine animali su quelle vegetali. 1 chilogrmmo delle prime richiedono 20 chilogrammi delle seconde. Come si riesce a sfamare il mondo in questo modo? Meno, molto meno carne e molti più vegetai. Nel segno della differenza biologica, contro la standirdazzazione dell'agricoltura. 

Basta con il Land Grabbing. La terra ai popoli che la vivono di diritto. Il lavoro da sviluppare nella propria terra di origine. La dignità da assicurare alle persone di tutto il mondo. Il rispetto da assicurare all'infanzia, alle donne, a tutti gli uomini. Nella loro terra. Nel luogo in cui sono nati. Questo è - da sempre - il desiderio di tutti. Dignità, vita e lavoro.

Margaret Bourke-White -1946 - Gandhi e l'arcolaio
Soundtrack: Sphongle - Museum od Consciousness

In Italy :

Nel Ciad:

Saturday, April 12, 2014

Il pensiero concreto, il pensiero affettivo, il pensiero simbolico ... e noi?


Tre sono i tipi di pensiero: pensiero concreto; pensiero affettivo; pensiero simbolico. Quanto noi viviamo con l’uno e quanto con l’altro? E l’altro ancora? Cosa serve di pi? Esistono priorità” Esistono sequenze di sviluppo e di utilizzo. E quale si associa maggiormente al “pensiero comune”. Quale parte del cervello è impegnato e quanto lo è?

Il Pensiero concreto è legato alla percezione. Può essere sovrapponibile al flusso percettivo stesso e quindi, strettamente ancorato all’affetto o alla realtà esterna. Il pensiero concreto, tipico delle prime fasi della vita in cui domina il sé è contraddistinto da un arcaico principio solipsico di accentramento, onnipotenza, dominio e “falsa verità”. Infatti, il concetto di verità si sviluppa solo nel confronto con l’altro e quindi inizia con la vita affettiva reale. Se rimanesse tale, il pensiero concreto evolve nell’isolamento egocentrico che tende a cancellare qualsiasi forma di angoscia derivante dalle diverse verità del percepito. Inoltre, limita l’evoluzione creativa e quella che porta alla lettura del mondo mediante il confronto-comprensione.

Nel pensiero affettivo si rende evidente il concetto di relazione. Non solo gli oggetti acquistano valore e verità, ma anche il pensiero proprio perché tensioni e distensioni, coscienza, cose, sguardi e presenze, si intrecciano e diventano un linguaggio. La mente riconosce la sensazione di perdita e di riconquista, legati a situazioni contingenti ma anche immaginarie.



L’arricchimento semantico è connotato da valenze emotivo-affettive, attraverso le quali il soggetto vive, partecipa e si proietta nel mondo in generale delle persone, degli oggetti e delle cose. Il desiderio è complesso ed articolato verso persone e cose con introiezioni e proiezioni del sé nella realtà che porta, conseguentemente a gratificazioni ma anche a frustrazioni. Identificazione è l’elemento che porta a queste bivalenze di sentimento ma anche struttura fenomeni di piacere, partecipazione o isolamento, comunione o distacco. Il pensiero affettivo è quello che guida anche i comportamenti emulativi e quelli utilitaristici, cioè calcolati in modo lucido e razionale. Identificazione nei modelli crea i presupposti allo sviluppo dei modelli di vita che si seguono.



Il pensiero simbolico viene guidato dal significato metafisico delle cose che perdono la loro identità comune per acquisirne un’altra che segue logiche alternative e complesse. La cosa non ha significato in sé ma in quanto  rappresentazione di un qualcosa.  Il livello di metafora genera al soggetto sensazione di appartenenza ad un qualcosa di esclusivo e quindi di serenità, di piacere esclusivo, di potenza collettiva ed anche di esaltazione.



Il simbolismo è innegabilmente l’essenza dell’umanità. L’uomo sembra distinguersi da tutte le altre forme di vita, attuali o estinte, grazie alla capacità di pensiero simbolico ma questo non può essere corretto se si considerano le capacità di gioco degli animali, in cui la realtà si trasfigura nella immaginazione di ruoli realistici ma non reali nell’atto contingente del giocare. Tipicamente il linguaggio simbolico è la base del rituale in cui tutto è irrealmente reale, nel senso che non significa nel modo più assoluto ciò che visibilmente appare. In questo cosa, non si tratta di finzione ludica bensì di traslazione di significato e di valore.



Il pensiero simbolico o metaforico trova il fondamento nell’immaginazione e nella creatività: la capacità, unicamente umana, di creare un mondo nella propria mente, e di ricrearlo in quello reale che si trova all’esterno.



Ora guardiamo al nostro comportamento. Quanto siamo pensanti concreti, quanto affettivi e quanto simbolici? Seguiamo certamente rituali anche complessi e ci comportiamo con egoismo e rapacità e proviamo soddisfazione ed angoscia confrontandoci con il reale esterno e con i nostri miti.



Quindi siamo un misto continuo. Un caleidoscopio di sfaccettature che non definiscono però il nostro essere perché questo sembra in genere cambiare di occasione in frangente. Come dire che non siamo coerenti. Eppure questo non è corretto se consideriamo quanto difficilmente possiamo essere adeguatamente inquadrati, stante la caleidoscopica complessa mutabilità che si compone delle miriadi di sfaccettature di cui siamo composti.


Sarebbe sufficiente seguire la regola della “misura”, del non eccedere e di seguire invece il piacere di essere sempre giusti, trasparenti e positivi. Guardando al prossimo ed al mondo con gli stessi occhi con i quali guardiamo noi stessi. Considerando il simbolo presente in ogni nostro gesto. 
Foto da Boom Festival - Ozora Festival

Soundtrack: Highlight Tribe - Live in India