|
Loui Jover - Harmony |
Modestina è una dolcissima persona che ho conosciuto per caso tanti anni fa in occasione di una giornata organizzata da Andrea sul lago per raccogliere fondi per i suoi ragazzi che vivono sulla sedia a rotelle. Andrea è una persona meravigliosa che trasmette gioia ed entusiasmo anche se la sua realtà è di sofferenza e disabilità. E la grandezza sta nel fatto che tutti i suoi ragazzi sono come lui.
Quel pomeriggio, in mezzo al fumo del fuoco su cui un gruppo di barbuti montanari stava preparando le castagne, Andrea mi ha introdotto tra le persone con cui stava parlano. "Ecco, il grande Alex, che è sempre dei nostri! Un amico e una persona grande ma umile e sempre disponibile!" Avevo così dovuto schernirmi e scherzare su quanto lui aveva detto di me perché non amo molto queste cose.
|
Edmund Tarbell - The Blue Veil - 1899 |
"Andrea scherza sempre. Lui è un grande ed io, solo un suo amico! Faccio quello che mi chiede perché la stima nei suoi riguardi è grande e se lo merita!" Parole sincere ma ormai in un ritornello che avevo ripetuto troppe volte. Ora, tra le persone con lui c'era una signora decisamente anziana, Modestina, appunto! Dalle singole presentazioni, era venuto fuori che era stata la Maestra del figlio di Andrea e che era una vivace sostenitrice della ONLUS che rappresentava i ragazzi seguiti da Andrea.
Nei mesi successivi ho avuto più volte occasione di incontrarla. E sempre con piacere! Ne era venuta fuori così una sincera amicizia e un piacere nell'incontrarsi e parlare delle cose del mondo. Ogni volta, l'occasione era un pezzo della nostra società che emergeva dal quotidiano. Ed anche oggi è stato così. "Ciao dottore" aveva esordito salutandomi con la mano ... "Ciao, Prof!" avevo risposto.
|
Yiannis Moralis |
Ci siamo così incamminati sul lungolago verso la parte che riceveva di già i raggi del sole in quel mattino di fine inverno, ancora freddo freddo. Raggiunto il caffé soleggiato, siamo entrati e ci siamo seduti ad un tavolo. Le sedie, di plastica trasparente, brillavano dei raggi del sole e illuminavano ancora di più il locale. Renzo e Tatiana erano dietro il bancone che si davano un gran daffare perché i clienti erano numerosi.
Modestina vestiva un Loden verde tradizionale e questa volta anche un cappellino montanaro in lana cotta con una piccola piuma sul lato della tesa. I guanti di lana scura erano fatti a mano. Grezzi ma piacevoli mentre la gonna aveva il disegno di un tartan sul rosso. Io invece ero velocemente vestito di jeans e golfino dolcevita. Capelli bianchi lei, brizzolati io, una bella coppia.
|
Mark Rothko - Blue Green And Brow |
"Alex, volevo raccontarti una situazione buffa a cui ho assistito ieri mattina. Stavo camminando sul ponte che passa sopra il torrente Agogna quando ho visto che, in fondo, sul lato sinistro, c'era posteggiato il camioncino di quello che affigge i manifesti. Lui stava incollando qualcosa sul muro dell'ultima casa prima del ponte. Pubblicità, annuncio del Comune o che? Il fatto era che al suo fianco si era fermata una signora anziana che guardava l'annuncio che veniva attaccato."
Avevamo ordinato due cappuccini e questi erano arrivati. Modestina aveva zuccherato il suo e soffiava delicatamente sopra per raffreddarlo. Quindi, aveva ripreso. "Ho fatto a tempo a vedere che il signore dei manifesti aveva finito, aveva passato sopra l'annuncio attaccato lo spazzolone per pressarlo bene sul muro e poi era risalito sul camioncino ed era andato via. La signora era ancora là, ferma, che leggeva il manifesto!" Un altro soffio sul cappuccino e una nuova girata del cucchiaino.
|
Ronald Ceuppens |
"Finalmente ho visto che cosa stava leggendo. Era l'annuncio di un decesso. Era il manifesto che riguardava una persona morta e che annunciava la dtata e l'ora della cerimonia funebre. Mi sono avvicinata e la signora, ben più anziana di me, mi ha guardato dopo essersi girata. Uno sguardo. Un delicato sorriso e poi, di nuovo, a leggere." Il freddo era intenso perché quella zona è ben in ombra e il sole la raggiunge solo a mezzogiorno. Oltretutto, il fiumiciattolo scorre lì accanto e tra le case, sul ponte, soffia forte il vento.
"Mi scusi, chi è morto?" Ho chiesto, facendo finta di avere difficoltà a leggere. La signora si è voltatat di nuovo e mi ha detto il nome della persona, leggendolo sul manifesto. "Era una sua amica" Le ho chieto dopo avere sentito un nome, Pinuccia. "No, non la conoscevo" mi ha risposto con un soffio che di voce che era stato sottolineato dalla nuvoletta di condenza che era uscita dalle labbra.
|
Paul Gaugin |
"Sa, quando si è alla mia età, bisogna sempre essere informati su chi è morto." Un lieve sorriso tra sè e sè e uno sguardo quasi da bambina negli occhi cerulei. "Finché si legge degli altri vuole dire che si è vivi! Ed è una bella cosa rendersi conto che si è di qua. Si fa presto a dire che ci si prepara ... mentre invece non si è mai pronti. La rassegnazione non è di questa vita se si parla della morte." Mi guardava e sembrava divertita. Io le ero più giovane di poco più di dieci anni ma mi parlava e guardava come se avesse di fronte una persona giovane.
"Era una montanara ma doveva avere coltivato un certo amore per la cultura. Non mostrava il solito pensiero oggettivo per cui esiste solo quello per cui si deve fare qualcosa o si deve accettare qualcosa. Si divertiva a concepire pensieri in cui l'astrazione era la base. La vita, la morte, i pensieri comuni e l'esserci dentro perché molto prosimi. Almeno nella media." mi stava confessando Modestina mentre sorseggiava il cappuccino.
|
Beth Carver - Morning Kiss |
"Poi, si è voltata come per riprendere il cammino interrotto per leggere il manifesto e mi ha salutata concludendo che, forse, è una forma di esorcismo, quella!" Il cappuccino era decisamente bollente e chiedeva continue soffiate sopra per cercare di raffreddarlo. "Tatiana, ci puoi portare del latte freddo. E' bollente e non riusciamo a berlo il cappuccino. E poi, mi porti una brioche con la marmellata, tagliata in due?" Ho guardato Modestina e lei ha annuito per confermarmi che il dolce era gradito.
"Vedo che un altro, e non io, è morto e questo mi fa sentire sollevato come se avessi esorcizzato la morte quel giorno. Questo ha inteso quella signora, vero?" Mi ero sfilato la giacca a vento perché avevo caldo. Il sole batteva intenso sulle mie spalle e Modestina, di fronte a me era costretta a socchiudere gli occhi. "Si, in sintesi è questo il concetto. Ed è assai divertente se lo guardiamo in contrapposizione con l'abitudine delle persone anziane di recarsi frequentemente al cimitero." mi aveva risposto.
|
Karen Offutt - Taking it All In |
"La visita al cimitero e l'incontro con i morti che si conoscevano, anzi, con i vivi che si frequentavano, ha la valenza della ricostuzione di una comunità alla quale si apparteneva e di un costruirsi l'abitudine al futuro, quando si spera di re-incontrare tutti loro. Di ricongiungersi nella morte che è una nascita a qualcosa di diverso, secondo la Fede." Mi ero sentito di azzardare questo concetto, nonostante non fossero ancora le nove del mattino!
"Si, si può dire così. Esorcizzare la morte differenziando se stessi in quanto lettori degli annunci che altri sono venuti meno. Altri che non si conoscono e con i quali quindi non c'è pensiero di futura ricongiunzione. Questa è la differenza con la visione futura della morte di coloro che si sono conosciuti." Modestina mi aveva risposto tra un boccone e l'altro della metà di brioche che Tatiana le aveva portato.
|
George Percy Jacomb-Hood - Portrait of a lady |
"Modestina, sai come si chiamava quella signora?" mi è venuto spontaneo chiederle. "Arianna mi aveva detto quando mi sono permesso di domandarglielo. Un nome bellissimo. Giovane e particolare per una donna di quell'età e della montagna." Questa era stata la risposta di Modestina e il caldo del sole aveva reso l'atmosfera del bar piacevolissima.
Arianna era la figlia di Minosse. Aveva aiutato Teseo ad uscire dal labirinto dopo che questi aveva ucciso il Minotauro, suo fratello. Innamorata di Teseo l'aveva seguito nel suo viaggio verso Atene ma si era ritrovata sola sull'isola di Nasso. Teseo l'aveva lasciata ma Bacco se ne era innamorato e l'aveva sposata e poi le aveva regalato l'immortalità.
|
Romany Soup - Kimono |
"Una strana immortalità, cara Modestina. Infatti, secondo Ovidio lei diviene immortale trasformandosi in stella. La nostra Arianna come può diventare immortale? Sarà sufficiente quella forma di esorcismo che pratica ogni giorno? Temo per lei di no. Alla fine dovrà guardare dall'alto il manifesto che la riguarderà, portando il suo bellissimo nome. E qualcun altro lo leggerà al posto suo."
"... E perocché fra le stellate sedi vuole eternarla,
prende la corona che fulge a lei sul capo,
e le da' moto in ciel;
quella per l'aere si leva e, volando,
le gemme all'improvviso cangia in astri."
Ovidio, Metamorfosi, VIII
|
Jack Vettriano - Bad Boy, Good Girl |
Soundtrack:
Ant Trip Ceremony - 24 Hours