Sunday, August 28, 2016

Lobotomie Hopital

 
Il mondo rispetta e il mondo rigetta.
Lo sguardo accarezza e lo sguardo riprova.
L'accettazione gratifica e il rifiuto umilia.
L'amore offre gioia e il disprezzo genera rancore.

Forse non sappiamo fare altro.
Nessuna via di mezzo.
Nessuna possibilità intermedia.
E allora, cosè l'indifferenza?
Un dolore sopito
nella speranza di non accusarlo.
Un fastidio evitato
nel desiderio di non avvertirlo.

L'uomo si illude nell'anestesia dei sensi.
L'uomo di scioglie nel chiudere gli occhi.
L'uomo crede di riuscire a ignorare.
L'uomo, così, muore a se stesso.
Abbasso il diverso.
Abbasso chi non è con noi.
Abbasso chi non sembra simile.
Abbasso chi ha un pensiero differente.

Tu vivi entro un tuo confine.
Tu speri di mantenerlo intatto.
Tu temi di vederlo oltrepassato.
Tu pensi che questo, mai accadrà.
E invece, ecco che accade.
E invece, ecco che qualcuno si affaccia.
E invece, ecco che entra dentro.
Non l'hai invitato.

Urli e reagisci.
Tendi i muscoli e pensi rapido.
Cerchi la soluzione definitiva.
Ti allei e combatti.
Un gesto, un atto, una risposta.
Non importano le conseguenze.
O tu o l'intruso.
Meglio lui.

Si ignorano i diritti.
L'importante è farlo zittire.
L'importante è farlo sparire.
L'importanza è renderlo impotente.

Così fai. Così reagisci. Così uccidi.

Lobotomie papa,
Lobotomie maman
J'ai un trou dans la tete
Lobotomie soldat,
Lobotomie para
Je ne crains plus la loi
Amput amput amput...
J'ai un trou dans la tete
Je ne sens plus mes bras
Et meme si je meurs
Je n'ai plus de douleur
Amput amput amput...
On me demande souvent
Pourquoi cette cicatrice
L, juste derrire mon crene
Dans ma tete il fait noir,
Dans ma tete un trou noir...
J'ai du sang plein ma tete
Amput amput amput...
Quand ils sont arrivs
Pour venir me chercher
La camisole passe,
Je n'pouvais plus bouger
Et apres dans le noir,
Tran dans le couloir
Amput amput amput...
La tete dans la baignoire
Ils ont pris un rasoir
M'ont degag le crene
J'me souviens plus de rien
Lobotomie merci,
J'ai du vide plein ma tete
Amput amput amput...
Lobotomie amput... (4x)
Lobotomie...

Tuesday, August 23, 2016

Telecomando a distanza

 
Anni fa era in circolazione un film che si chiamava "VIP mio fratello superuomo". Autore era Bruno Bozzetto, un cartoonist, regista molto famoso, a ragione. Raccontava di un piccolo uomo (MiniVIP) che aveva un fratello, SuperVIP, tipo Superman, mentre lui era scarsamente dotato di poteri.

Invidiava il fratello che aveva ogni cosa che desiderava. Non lo faceva pesare ma il piccolo uomo soffriva. Poi, avrebbe addirittura salvato il fratellone super, conquistando una ragazza e un proprio ruolo di autostima.
C'erano i cattivi che volevano impadronisrsi del mondo inserendo un piccolo componente nel cervello delle persone (un piccolo razzo) in modo da comandarle a distanza. In modo da fargli fare quello che volevano e in qialsiasi momento. Se volevano, potevano persino farle morire, scoppiare.

Quella era finzione. Quella era nel 1968. Adesso siamo nel 2016 e la finzione è diventata realtà. Ieri ho letto sui giornali che un bambino di 12-14 anni si è fatto esplodere ad una festa di matrimonio in Turchia. Oltre 50 morti.
 
Oggi leggo che, in realtà, lui non era da solo e che qualcuno ha azionato il telecomando a distanza per farlo esplodere. Mi rendo conto che la realtà è andata ben oltre l'immaginazione e nella direzione più turpe. Dove qualcuno imbottisce un bambino di esplosivo e lo uccide per uccidere altre persone.

Un innocente che viene utilizzato per uccidere altri innocenti. Dico un innocente perché a quell'età si può solo essere plagiati. A quell'età non può esserci la consapevolezza del male, del volere fare del male, dell'uccidere. Mentre invece, chi ha azionato il telecomando ne era cosciente.
Odiosità nell'odiosità di un gesto vile che vuole trasformare la gioia in disperazione, rimanendo nel sicuro dell'ombra. E poi si potrà pensare che il tutto sia attribuito a qualche fazione piuttosto che ad un'altra. Che possa esserci strumentalizzazione o meno. Quello che resta è anche il modo del gesto.

E si continua a piangere. Noi, semplici uomini che rimangono alla mercé del male, non coscienti di quello che può accadere, continuiamo a mattere un passo davanti all'altro, pur turbati nel pensiero. Cosa è giusto fare? Come ci si deve comportare e cosa dobbiamo augurarci?
Il comportamento del singolo è ben chiaro. Amore e non rifiuto. Profondità e non superficialità. Solidarietà e non rigetto. Ma ogni cosa sembra spingere verso la convinzione che si debba agire in maniera "forte". Ma cos'é questo "forte"? Governo "forte"?

E se fosse un modo per spingerci tutti verso una limitazione delle libertà? Se fosse un modo per trascinarci verso una condizione di subordinazione totale? Già lo siamo commercialmente, economicamente ed anche dal punto di vista legislativo. Cosa manca? Forse solo il governo "forte".
E forse, usano anche i bambini per ottenere questo. Ma cosa ha imparato l'uomo fino ad adesso?
Bruno Bozzetto
Soundtrack: Korn - Insane

Thursday, August 18, 2016

Tuesday, August 16, 2016

Demone e carattere

Bérurier noir
Anna è intelligente. Anna è molto intelligente.
Anna è molto preparata. Anna è unica nel suo genere.
Anna è intuitiva e colma di passione.
Anna è piena di caritatevole amore.
Anna sa essere attenta e generosa.

E allora, mi sono chiesto, perché non è amata?
E allora, mi sono stupito, perché non è stata apprezzata?
E allora, mi sono dispiaciuto, perché è in discesa la sua vita professionale?
E allora, mi sono infastidito, perché è rimasta da sola?
Bérurier noir
Tu mi hai guardato e mi hai chiesto,
"Ma, se Anna ti piace così tanto, perché non le sei al fianco?"
Io ti ho guardata e ti ho risposto
"Perché Anna, è insopportabile!"

Noi tutti siamo un misto di elementi pregevoli e di cose spregevoli.
Come la nostra pelle che può profumare e, al tempo stesso,
nascondere poco sotto un intestino pieno di schifezze olezzanti.
E per questo, fatta una somma dei più e dei meno, ecco la risultante.
Bérurier noir
Chi è apprezzato e benvoluto,
e chi è allontanao e criticato.
Oddio, è vero che si tratta sempre di giudizi generici
che si basano su sensazioni, impressioni ed emozioni
e non sul "logos".

E' vero che chi è amato dai più
non è necessariamente il migliore.
Pensiamo ai dittatori che sono stati amati da oceani di persone
ed ai santi e martiri che ricordano solo pochi.
La gente è tendenzialmente stupida.
Bérurier noir
Eraclito, l'oscuro, direbbe così!
E Anna non sfugge a questo giudizio comune, dei più.
Ma oggi mi associo anch'io.
Anna sa essere insopportabile, odiosa e stupidamente cattiva.
Le è sufficiente farsi trasportare dal carattere.

E così tutto si guasta.
E così tutto si disperde.
E così il bene si trasforma in male.
E così la gratitudine diventa disprezzo.
E così l'intelligenza viene umiliata.
"Loran" Katrakazos & François Guillemot (Bérurier noir)
Eraclito, hai detto il vero.
"Per l'uomo, il carattere è il demone."

Soudtrack:   Berurier Noir (2003-2005)

Sunday, August 7, 2016

Earth Overshoot Day

"Ecco, ci siamo di nuovo! Ma come possiamo guardare in faccia le prossime generazioni, visto che da oggi, e per l'ennesima volta, intacchiamo le loro riserve future?" Era Antonella che sbottava al piano di sotto mentre noi si poltriva a letto, godendoci la giornata di ferie.

Dalla stanza di fronte alla nostra, Francesco aveva preso a risponderle "Hai ragione anche tu ma, secondo te cosa dovremmo fare? Dico, nel nostro piccolo, perché la maggior parte delle cose non dipendono ormai più da noi ma da coloro che decidono per noi, in grande? Tu, ad esempio cosa proponi?"
La cosa stava diventando decisamente noiosa visto che, anziché stare a letto nel silenzio, eravamo stati investiti da questa discussione che, oltre a gettarci in un problema sostanzialmente enorme ed esistenziale, ci stava interrompendo la tranquillità di queste prime ore di una domenica di agosto.

I vocii ad alto volume stavano moltiplicandosi. "Di' questa è l'ultima volta che facciamo una vacanza tutti insieme! Il prossimo anno, col cavolo che ci gettiamo in questa avventura! Amici, si, ma con una certa discrezione!" era quello che mi stavi sussurrando con il viso affondato nel cuscino. Sentivo le tue parole a malapena ma intuivo lo stesso il senso del discorso perché lo condividevo appieno.
Antonella era caricatissima. Ieri sera era andata a dormire alle nove appena scoccate e il risultato si sentiva adesso. Noi, invece, avevamo tirato tardi tra un bicchierino di una grappa barricata e una sigaretta senza filtro, guardando un film francese in DVD e commentandolo tra di noi. Era stato bello.

Luisa aveva risposto ad Antonella mentre, con lei, in cucina, stava preparandosi la colazione. "Ad esempio, Anto, potresti farci vedere tu, oggi, cosa faresti per cambiare le cose. Facciamo un gioco: da oggi e per i prossimi sette giorni, ciascuno di noi organizzerà la vita/la giornata per gli altri, per tutti, secondo i principi che ritiene giusti per salvaguadare le risorse. Poi, compilerà un foglio con il proprio commento su cosa avrà ottenuto mentre ciascuno di noi stilerà un giudizio di fattibilità o meno delle proposte seguite. Alla fine, faremo una valutazione generale con giudizio e premiazione per la migliore proposta!"
Luisa non smetteva di essere una manager decisionista neppure in vacanza, ad agosto. Sempre propositiva nell'organizzazione e nel modo di misurare i risultati, era da sempre la nostra risorsa speciale quando si doveva organizzare un viaggio. Noi, gli oziosi, i pigri e, al tempo stesso, gli insofferenti nei confronti delle regole!

"Va bene! Va bene! Ma adesso piantatela che voglio continuare a riposare! Mi alzo presto tutto l'anno ed ora voglio rimanere a letto a riprendermi ma ... IN SILENZIO!" aveva urlato Gianfranco e tu ed io ci si annuiva reciprocamente tra i cuscini e il venticello che entrava dalle finestre verso il giardino.
Il silenzio era finalmente ritornato. Io temevo solo quando sarebbe toccato a Giulia. Cena a lume di candela ... e questo poteva essere simpatico ma, niente ventilatori, cibi appena appena scottati, poco condimento, niente carne, semi a non finire e acqua e vino a temperatura ambiente. E poi, movimento e ancora movimento e sistemazione delle cose che in quella casa aspettavano di essere riparate, aggiustate, messe in ordine da qualche anno.

Pensavo poi a cosa avrei dovuto proporre io. La giornata senza telefonino, senza televisione o radio. Anche io avrei optato per il lume di candela ma avrei aggiunto la ripresa dei tovaglioli in tessuto al posto di quelli di carta e il lavarsi con acqua fredda. Avrei chiesto di progettare un impianto elettrico con pannelli fotovoltaici e di utilizzare l'acqua del pozzo che c'è in cucina. Poi avrei suggerito di riprendere a curare l'orto e di fare colazione e torte con le marmellate che anni fa avevo preparato con la frutta dei nostri alberi nel giardino.
Mi sentivo povero di idee. Mi domandavo dove potere ridurre i consumi e giungevo al PC con un certo timore. Ormai come si può fare senza quella fonte inimmaginabile di informazioni che è internet? Possiamo ritornare indietro? Forse si, bisogna provarci. Poi consideravo il consumo di combustibile e mi dicevo che avremmo dovuto ridurre la temperatura in casa e, nel nostro caso, utilizzare anche i camini per scaldarci e risparmiare metano.

Lavare con meno detersivo, andare più a piedi e meno in automobile, spegnere le luci quando si esce da una stanza, abituarsi alla penombra della sera, utilizzare le cose più volte e non gettare via subito. Seguire la cottura degli alimenti stando in cucina e non affidandosi alla 'carta forno'. Coprire con i coperchi e non con le pellicole di plastica. Pulire le pentole con poco detersivo e senza fare scorrere l'acqua a fiumi. Lavarsi con il sapone e l'acqua che sono necessari e nulla di più. Riciclare a più non posso! Fare veramente la raccolta differenziata, senza sconti.
"Ciao, mi dispiace che stamane non abbiamo potuto riposare come avremmo voluto ma ... cosa dici di mettere giù una lista di cose da fare per dare più respiro a questo pianeta? Vogliamo provarci, ognuno nel proprio piccolo?" ti ho mormorato mentre mi giravo sul fianco verso di te. "OK, mi sembra giusto. Ciao, buonanotte!" mi hai risposto e ti sei girata dal lato opposto e dandomi le spalle. Le tue belle spalle.
Soundtrack: Fifth Dimension - Acquarius/Let the sunshine