BACK AGAIN
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Tanja Eijgendaal – Seeing, 2014
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Non sapevo che fosse trascorso così tanto tempo. Non credevo così tanti mesi! Se un bimbo fosse nato l'ultimo giorno in cui ho scritto l'ultimo post, ora sarebbe grande al punto da non destare più alcuna meraviglia un suo pianto, uno strillo o un canto. I genitori stessi si sarebbero abituati a lui ed ora dormirebbero una notte intera anche se il bimbo dovesse fare qualche pianto.
Cosa è sucesso in questo tempo. Luciana mi avrebbe detto che è trascorsa una vita intera, riferendosi a quanto può accadere in 10 mesi. Può scaternarsi una guerra oppure può essere ripristinata una pace. Uno, dieci, cento, mille partigiani potevano essere stati fucilati, oppure si sarebbe potuto rovesciare una dittatura fascista.
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Rivera - Uprising |
Luciana è sempre stata drastica. "Fai un esempio paradossale e verrai capito". L'ha detto un mio recente amico, Alessandro, riferendosi al proprio nonno ed avevo, al tempo, commentato che doveva essersi trattato di un grande nonno. Un nonno che ho cercato di raffigurarmi perché mai visto. Alto, basso, simpatico, brusco, gentile, burbero, magro, graso, calvo o con capelli, chissà?
Dieci mesi fa ero in piena follia modulare. Ora sono in piena follia didattica modulare. Prima ero nel pieno della non consapevolezza ed ora sono nel pieno della totale confusione. "Studia, studia e vedrai quanti dubbi ti verranno!" mi diceva Giovanni, dall'alto del suo ruolo di ricercatore universitario ed io gli rispondevo "come se non lo sapessi!" Ora, un po' so ... ma mi confondo tanto.
"Questa è la prima. Ingrani con la frizione tirata e poi la rilasci piano ed acceleri e parti senza problemi." Erano le parole del mio amico quando salii per la prima volta sul motorino, in quella via privata, dietro la scuola media che frequentavamo. Avevo chiaro tutto e sapevo cosa fare. Poi, partii e venno il panico della confusione e, per evitare di investire una persona, buttai a terra la moto!
Già, la moto. E mi viene in mente che in questi dieci mesi ho perso l'unico amico di infanzia che avevo mantenuto. Augustino. Minuto, nervosino e buonissimo e generoso e profondamente amico. Lasciato lì, sul campo da tennis. Sei rimasto così perché avevi ignorato le avvisaglie del tuo cuore. Augusto. Ancora un passo nella solitudine. Via uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette ... la vita è un cammino in cui si rimane sempre più soli.
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Katie Jeanne Wood - Portraits |
Ecco, dieci mesi di riflessioni. E mi stupisco, con gioia, che le idee si siano fermate e che non abbia fatto scorrere il tempo senza riflettere. Infatti, i pensieri ci sono. Devo solo raccoglierli. Come Giulia si raccoglie i capelli sulla nuca e mi guarda di lato, invitandomi ad accompagnarla a giocare con i vestiti o con le stoffe. Ben conscia che quel gioco mi piace, mi ha sempre conquistato.
E quanto potrei andare avanti a scrivere questa notte. Ma voglio dedicarla ad Augusto. Amato amico mio. Compagno di giochi di infanzia e del primo motorino. Era il tuo e sarebbe stato poi il mio. E anche questo, insieme alle prime feste ed alle prime ragazzine da baciare ed alle sigarette da fumare di nascosto ed alle mille piccole, innocenti scappatelle da nascondere alle reciproche mamme. Complici dell'infanzia e dell'adolescenza. Amici nella vita adulta.
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Harald
Sohlberg - FROM VÆRVÅGEN, THE FISHERMAN'S COTTAGE
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Soundtrack:
Tokyo PowCast n° 9