"E' vero che quest'anno ho letto nei modi dei Greci, di solito così affabili e sorridenti, un che di brusco e di infastidito. Mi sono sentito dall'altra parte ma poi ho riflettuto che, a parte la mia pregiudiziale insofferenza nei confronti delle istituzioni monetarie ed economiche europee e mondiali, 'forse' una quota non irrilevante di responsabilità in questa situazione economica l'hanno anche loro stessi con, ad esempio, pensioni che noi non sappiamo più cosa siano da un decennio almeno ..."
Vittorio mi disse che andava in pensione. Questo accadeva oltre 15 anni fa. Ora ci penso e mi rendo conto che aveva 56 anni. Oggi sarebbe impensabile andare in pensione a quell'età. So che lo vorrei, mi piacerebbe, ma non è più così.
"E' vero, noi siamo oberati di tasse e gli stipendi sono bloccati da tempo col risultato che il nostro potere d'acquisto scende anno dopo anno ... e loro?" Allora, mi dico che il loro atteggiamento è di fatto un po' egoista e che dovrebbero accettare quello che noi anni ed anni fa abbiamo accettato di punto in bianco. Le nostre signore, in primis quando si sono vista alzare l'età pensionabile di diversi anni (e senza essere state interpellate) ...
"E' vero quindi che non mi devo vergognare di volere acquistare una casa in Grecia per andare a viverci ... è un mio diritto, sudato e legittimo. Non sono un parassita che vuole approfittare di una situazione economica. Lo desideravo, lo volevo fare ben prima di adesso!"
Ed allora mi giro dall'altra parte e spero che le cose si risolvano nel migliore dei modi per tutti. Diciamo, con reciproca soddisfazione e condivisione. So che è semplicistico, ma spero che ci si renda conto di due cose:
- la prima è che non è possibile vivere accumulando debiti su debiti che poi quancuno, alla fine, dovrà pagare (se vogliamo restituire alle future generazioni un mondo migliore di quello ricevuto, questo non è il modo ...)
- la seconda, è che per raggiungere gli obiettivi comuni bisogna fare sacrificio un po' tutti.
- la prima è che è immorale ed indegno che chi è ricco (rivedo con la memoria l'intervista a quell'armatore greco che all'ipotesi di aumento delle tasse sulle flotte navali ha dichiarato, sorridendo, che in tal caso lui avrebbe subito cambiato bandiera alla propria ...) se ne infischi di tutti gli altri "meno fortunati" (mi sovviene il desiderio di statalizzazione),
- l'altra considerazione è che di fronte a questa prepotente ma oggettiva presa d'atto che i debiti vanno pagati e che i conti devono essere risanati, sarebbe importante pensare che forse è anche necessario rivedere le modalità con cui questo nostro mondo procede.
Maggiore umanità nelle logiche di scelta, in generale.
Maggiore considerazione per le fasce economicamente più deboli.
Maggiore attenzione alla salvaguardia dei beni naturali.
Maggiore determinazione nell'educare le persone al senso del bello e del sostenibile.
Maggiore rispetto verso questo nostro pianeta che ormai arranca soffocato dall'innaturale.
Maggiore solidarietà anche a discapito dei 'profitti' economici.
Maggiore umiltà nel considerare i propri diritti rispetto a quelli degli altri.
Maggiore realismo su chi siamo, quando duriamo al mondo e quanto vale il resto.
Maggiore rilevanza nei confronti dei 'reali' valori, rispetto a quelli del consumismo.
Maggiore desiderio di pace e uguaglianza e giustizia e amore.
"Si protebbe andare all'infinito, vero?" mi hai detto mentre ci accomodavamo sui sedili dell'aereo che ci portava a casa. "E' vero!" ti ho risposto, ripromettendomi di declinare questo pensiero il più a lungo possibile. Mi sono allacciato la cintura di sicurezza e ho atteso il decollo.
Soundtrack: Bella ciao
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