Monday, November 30, 2015

Bianca Strada delle Delizie

Ivan Puni (Иван Пуни) - 1918
Se ognuno di noi realizzasse il proprio stato d'animo sulla base di quanto accade, forse il mondo sarebbe assai più tetro di quanto non sia in realt. Ed invece, ciascuno permea la propria esistenza di fantasie che rendono il trascorrere i giorni ed il viverli attraverso, assai migliore e persino piacevole.

Accade infatti che la nostra fantasia riesca a dipingere la realtà di una gioiosa tinta che fa nascere istante dopo istante il piacere delle cose e fa sgorgare l'entusiasmo che, dal di fuori, può perfino apparire immotivato e/o frutto di ingenuità e di semplicismo infantile.
Egon Schiele - Portrait of the Painter Anton Peschka - 1909
Il cane di Clara scodinzolava guardandosi intorno mentre lei ed io stavamo parlando, fermi sul marciapiede vicino a casa sua. Nulla stava girando intorno a noi se non in lontananza, eppure lui scondinzolava ed aveva uno sguardo che sembrava sereno e curioso.

La coda andava in fretta a destra e sinistra ed era rivolta verso l'alto. Segno di gioia e poi la testa si alzava a guardarci di tanto in tanto e gli occhi erano gioiosi e si accendevano ulteriormente se incrociavano il nostro sguardo. 'L'animo del cane è semplice, si accontenta di poco e gioisce del poco che riceve! Noi invece appaiamo tanto complicati, invischiati di mille distinguo e frenati da una inverosimile rete di cerimoniali e regole che, spesso, ci imponiamo da soli.'
Kasimir Malevich - Suprematismo Dinamico - 1915 o 1916
"Clara, perché il tuo cane è felice e scodinzola?" le ho domandato interrompendo il suo discorso che verteva sul lavoro. Mi ha guardato sbattendo rapidamente le ciglia in un modo di fare meravigliosamente femminile e poi mi ha chiesto il perché della domanda. "Mi domando sempre cosa impedisca all'uomo di essere ... semplicemente ... felice."

Clara si è chinata ed ha accarezzato il capo del cane. Lui ha accentuato lo scodinzolìo e poi ha sbadigliato tirando indietro le orecchie e arricciando la lingua che aveva sporta. Poi, Clara mi ha sorriso e mi ha detto "Bianca strada delle delizie era in realtà una strada ai cui lati c'erano dei meli in fiore. Eppure, per Anna dai capelli rossi era la strada delle delizie. La nostra realtà è quella che ci rappresentiamo da noi stessi. Per questo, alcuni sono sempre felici ed altri sempre tristi."
Hermenegildo (o Hermen) Anglada Camarasa - Salomé - 1899
Il cane aveva visto un suo simile e l'attenzione era ora rivolta all'altro e stava tirando il guinzaglino. Clara ha girato il polso che era fasciato da un guanto colore arancione e che usciva dal suo cappotto color tabacco scuro. Anche lei aveva i capelli rossi e tante lentiggini quanto possono essere i papaveri in un campo di grano. La realtà 'reale' aveva attratto il pensiero del cane ed aveva cancellato quei suoi pensieri sereni e gioioso ma astratti.

"E' vero, mia bellissima Clara, la nostra realtà ce la costruiamo da soli e ne siamo rapiti. Al punto da sostituirsi al vero e farci vivere quasi in un sogno. A volte, il risveglio è brusco. A volte è doloroso e induce riflessioni severe. Ma a volte ci fa rendere conto che l'importante è essere noi stessi di fronte alla realtà, sopratutto quando non ci piace."
Lubov Popova - Zhretz Tarkvinny - 1922
"Anna dai capelli rossi viveva una realtà incasellata dentro un'altra che era il susseguirsi di esperienze a dir poco terribili. Avrebbe potuto ribellarsi e scappare e combattere contro tutto e contro tutti e nutrire sentimenti di rabbia. Invece aveva saputo trasformare la propria in una realtà dolcissima dove la fantasia dipingeva colori sulle tinte fosche. Era fortunata, dopotutto." E mentre mi dicevi questo, ti allontanvi dietro il cane che tirava come un forsennato verso l'altro suo simile.

"Anch'io ho i capelli rossi! Ciao, Clara!" ti ho risposto ma già guardavo il cielo che si scuriva e il mio pensiero era attratto da due lingue di fuoco che dipingevano le nuvole ... ecco, la mia 'Rossa strada del sogno'.
Julius Pascin - La Sangeusa - 1924
Soundtrack: Django in Paris- Joe Pass

Saturday, November 28, 2015

I want You - Dylan

Lazar Markovich Lissitzky (Лазарь Маркович Лисицкий - Poster for the Russian Exhibition in Zurich, 1929
"I Want You"

The guilty undertaker sighs
The lonesome organ grinder cries
The silver saxophones say I should refuse you
The cracked bells and washed-out horns
Blow into my face with scorn
But it's not that way
I wasn't born to lose you
I want you, I want you
I want you so bad
Honey, I want you.
Kasimir Malevich - Black Circle - 1913/1915
The drunken politician leaps
Upon the street where mothers weep
And the saviors who are fast asleep
They wait for you
And I wait for them to interrupt
Me drinkin' from my broken cup
And ask for me
Open up the gate for you
I want you, I want you
Yes, I want you so bad
Honey, I want you.
Wassily Kandinsky - "Gabriele Munter Painting". 1903
Now all my fathers they've gone down
True love they've been without it
But all their daughters put me down
'Cause I don't think about it.

Well, I return to the Queen of Spades
And talk with my chambermaid
She knows that I'm not afraid
To look at her
She is good to me
And there's nothing she doesn't see
She knows where I'd like to be
But it doesn't matter
I want you, I want you
Yes, I want you so bad
Honey, I want you.
Albert Joseph Moore - Jasmine - 1893
Now your dancing child with his Chinese suit
He spoke to me, I took his flute
No, I wasn't very cute to him - Was I ?
But I did though because he lied
Because he took you for a ride
And because time was on his side
And because I ..
I want you, I want you
Yes, I want you so bad
Honey, I want you.
Joseph Rodefer DeCamp (1900)
Soundtrack:  Bob Dylan - I want you

Wednesday, November 18, 2015

The thrill is gone

Soundtrack:  B.B. King - The Thrill Is Gone Live From Crossroads Festival 2010

"The Thrill Is Gone"


The thrill is gone
The thrill is gone away
The thrill is gone baby
The thrill is gone away
You know you done me wrong baby
And you'll be sorry someday

The thrill is gone
It's gone away from me
The thrill is gone baby
The thrill is gone away from me
Although, I'll still live on
But so lonely I'll be

The thrill is gone
It's gone away for good
The thrill is gone baby
It's gone away for good
Someday I know I'll be open armed baby
Just like I know a good man should

You know I'm free, free now baby
I'm free from your spell
Oh I'm free, free, free now
I'm free from your spell
And now that it's all over
All I can do is wish you well 
Sembrava che fosse la canzone giusta per inaugurare questa nuova vita che Luca ed io avevamo deciso su piani differenti. Stamane, infatti, sono uscito di casa con un nuovo respiro dentro di me. Deciso a dire basta a tutto quello che aveva contraddistinto la mia vita degli ultimi tre anni. Deciso a guardare il mondo in un modo nuovo.
Era bastato uno sguardo al cielo, fuori dalla finestra di quel giorno, nel corso di un incontro di aggiornamento professionale. La finestra dava in parte sul parco ma non mi aveva colpito nè la natura dei prati e delle piante o tantomeno qualche animale che poteva passare mentre osservavo.
La differenza l'aveva fatta un tetto con una bocca di un condizionatore che si stagliava nel cielo. Lui, di un acciaio lucido e riflettente, con un sole che lo colorava di calore mentre intorno c'era un cielo decisamente invernale. E il contrasto era quello. Caldo del sole e freddo dell'aria e del cielo.
Vlada Diachuk
Mi ero sentito dentro il cuore e nel profondo della testa il contrasto tra il calore del mio sentimento e la freddezza del comportamento di Linddis. Fredda nell'origine e fredda nello sguardo e nei sentimenti. Non che non vi fosse amore in lei, il problema era, in realtà, solo culturale.
Islandese, Lei e Italiano, Io. Matta come un cavallo, Lei, e privo di legami con principi e semplicemente libero da lacci con la cruda realta, Io. E quando dico 'matta come un cavallo' debbo intendere la prima e bellissima impressione che avevo avuto. Poi, sarebbe invece cambiata molto e avrei visto la sua natura scendere in un pragmatismo di formalità.

Forse era semplicemente maturata lei mentre io ero rimasto l'irresponsabile di sempre. Non è improbabile che questa sia la realtà. Del resto, mentre lei aveva deciso di diventare donna e quindi di creare una solida famiglia, io mi opponevo desiderando la vita di sempre, senza orari e senza programmi precisi.
Cara Delevingne
Ora, mi sentivo come chi ha deciso di essere se stesso anche a costo di un sacrificio enorme. Rimanevo innamorato dei suoi occhi chiarissimi e dei capelli quasi bianchi e del suo corpo esile ma forte. E rimpiangevo quell'apertura verso qualsiasi esperienza fuori del comune che me l'aveva fatta amare subito alla follia.

Non so cosa potesse pensare di me in quello stesso momento anche se avrei voluto illudermi di essere ancora oggetto di amore e di rimpianto. Non lo sapevo. Troppe differenze culturali tra di noi. La sua determinazione e il suo modo di essere profondamente inquadrata e allineata a regole di vita e comportamento ben definiti non lasciava spazio a romantiche illusioni.

Mi avrebbe quindi classificato come 'inadatto' a lei e sarebbe finita lì, dopo qualche pianto e momento di tristezza. Stop. La vita prosegue e bisogna andare avanti! Benedetto popolo nordico così incline alla depressione, all'etilismo ma anche a proseguire senza mostrare più di tanto il dolore! Forse continuavo anch'io ad amarla ma non era possibile soluzione alternativa a questa che avevo presa.
3d model female character body
'Maschio latino' impulsivo, passionale ma anche effimero, inaffidabile ed egoista. Questa era la figura che avevo fatto ieri sera dopo cena. Una cena direi 'glaciale' fatta più di silenzi che di parole o sguardi. Le nostre mani sul bicchiere e un deglutire, in silenzio, dolore e cibo.

Diversa era stata la situazione di Luca. Anche lui, oggi, solo, libero ma seduto tra coloro che vengono 'mollati'. Anche lei era nordica ma di un nordico più consueto. Non ricordo bene se austriaca o tedesca. Ellen, è una mia collega di lavoro. Non so bene cosa sia successo ma una cosa è certa. Luca girava da solo e lei invece si faceva vedere insieme a Sixto, un musicista di colore che l'aveva accompagnata alla cena organizzata dal nostro capo per l'anniversario dell'azienda.

Questa sera avrei chiesto a Luca di venire al concerto di Bireli Lagrene al Blue Note. Ci sarebbe venuta anche Josephine, una mia cara amica di New York e forse anche Beth, una stagista di Londra. Forse un'occasione per Lui di distrarsi. Per me, un modo di guardare al mondo femminile in modo distaccato, godendo della condizione di single. "I'm free from your spell" cantavo ... "or, from your smell ..."

Monday, November 16, 2015

Nulla da dire

Rothko - Stormbal
Nulla da dire.
Timore di pensare alla re-azione.
Buonismo condannato ovunque.
E il Papa che dice che 'non è umano'.

Noi, in balia di cose più grandi.
Composti e scomposti nei pensieri.
Il giusto che diventa lo sbagliato.
E poi torna giusto e si altalena.

Rabbia e debolezza.
Azione e re-azione.
Sangue sul sangue.
L'uomo non cambia nel tempo.

Date et dabitur prende significati vari.
Dalla carità e dalla misericordia,
alla vendetta ed allo scontro.
Due facce della stessa cosa.

Re-agire o investire sul futuro?
La risposta è nella spiritualità,
solamente, altrimenti è baratro
o, come si dice oggi, escalation.

13.11.2015
Rothko Detail #7
Soundtrack: Portishead - Glory Box - Live

Friday, November 13, 2015

Sogno lucido e creatività

Natalia Smirnova
Valentina stava ballando da sola nella grande stanza del laboratorio di chimica.Nessuna musica era udibile, salvo la sua voce che in modo sottile e delicato sembrava intonare frammenti di una musica. Il vestito, ampio e leggero, dalle tinte delicate, il bianco, il verde il grigio, in disegni di giunchi e polle d'acqua,giocava ad avvolgerla e ad aprirsi come un fiore. Non aveva le scarpe, era a piedi nudi.

Siamo rimasti lì, incantati, silenziosi al punto di trattenere il fiato per non disturbare e godere quella poesia musicale vivente. Poi, d'un tratto, Valentina si è fermata e ci ha guardati. Ha sorriso in un sorriso stupendo per candore e con i capelli leggermente inumiditi di sudore e con gli occhi lucidi ha detto:

« Per te, io non esisto ancora.
Per me, tu non esisti più.
Alla fine del tempo, quando la materia prende il cammino del ritorno al punto di origine,
tu e io saremo stati solo ricordi, mai realtà.
Qualcosa ci sta sognando.
Abbraccia l'illusione!
Vivi! »
Aubrey Road - Life on sundays
Si è chinata e ci poi ci ha osservati di sbieco, sempre sorridendo. E' una poesia di Alejandro Jodorowsky. Non una poesia bensì un testo di un film ma è come se fosse poesia. Per Jodorowski si tratta sempre di poesia. Ogni frase, ogni gesto, ogni immagine. Un sogno ed una realtà nello stesso tempo. "Sono in fase molto creativa ed ho il bisogno di sentirmi libera!"

Mi sono fatto avanti e l'ho sorretta mentre si infilava le scarpe. Belle, tipo chanel ma dello stesso tessuto dell'abito. Evidentemente, fatte su misura e bellissime. Dalla punta aperta si intravedeva lo smalto rosso delle sue unghie mentre la sua pelle era abbronzata di un sole recente di vacanza.
Robert Doisneau - Anni Faigue de Profil - 1958
"La danza della realtà ... è un libro ed un film molto bello! E' stata Giulia a farmelo vedere, anche se inizialmente ero restio a chiudermi in una sala cinematografica. Poi, ho voluto leggere il libro. Sai, il bimbo che vive dentro di noi e che è il nostro adulto che non è cresciuto e guida parte di tutto è una percezione pressoché quotidiana e vitale." Mi ha guardato sorpresa.

"Non immaginavo lo conoscessi. Di solito, parlo a gente che non sa nulla di questo. E io non so parlare di attualità o di sport. Solo cultura, cinema e chimica ... bel disastro!" Valentina aveva una goccia di sudore che dalla fronte era scesa sull'occhio destro, diffondendo parte del mascara.
Aveva uno sguardo da eroina combattente, leggermente imbronciata se non fosse stato per il sorriso dalle labbra di fuoco e dai denti bianchissimi. Il profumo che emanava dal suo ballare (chissà per quanto lo aveva fatto?) era pungente ma attraente al tempo stesso, mischiato al profumo che aveva messo quella mattina.

"Sto imparando l'onironautica. Il sogno lucido. Mi aiuta una mia amica psichiatra e credo che mi stia aiutando anche nella ricerca. L'autostima è fondamentale nel processo creativo dove l'inibizione e il conformismo e le regole uccidono il momento iniziale." e mentre dicevi questo, un po' sorridevi e ridevi e un po' ti riportavi ad un'espressione seria.
"Ho provato anche io. Urlavo nel sogno eppure mi rendevo conto che non usciva nulla dalla mia bocca e poi mentre leggevo il testo cambiava di continuo, impedendomi di rileggere qualiasi frase. Sono le esperienze del sogno lucido che ti svelano l'intuizione slegata dal processo logico." ho risposto mentre i suoi occhi mi fissavano profondi.

"A proposito, quale musica sentivi dentro di te, mentre ballavi?" le ho domandato mentre si era voltata per prendere sul bancone la sua borsa. Ti sei voltata, mia dolce Valentina e mi hai preso la mano, dicendo "Jacques Brel, la Chanson des vieux amants." Hai nuovamente sorriso, hai lasciato la mia mano e hai preso un kleenex per asciugare il mascara bagnato.
Soundtrack: Les Amants reguliers - La Chanson des vieux amants - Jacques Brel

Wednesday, November 11, 2015

Volevo stare un po' da sola ... Mina

Volevo stare un pò da sola
per pensare e tu lo sai
ed ho sentito nel silenzio
una voce dentro me
e tornan vive troppe cose
che credevo morte ormai
e chi ho tanto amato
dal mare del silenzio
ritorna come un'onda nei miei occhi
e quello che mi manca
nel mare del silenzio
mi manca sai, molto di più.
Ci sono cose in un silenzio
che non m'aspettavo mai,
vorrei una voce
ed improvvisamente
ti accorgi che il silenzio
ha il volto delle cose che hai perduto
ed io ti sento amore,
ti sento nel mio cuore
stai riprendendo il posto che
tu non avevi perso mai,
che non avevi perso mai,
che non avevi perso mai.
E quello che mi manca
nel mare del silenzio
mi manca sai,
molto di più,
ci sono cose in un silenzio
che non m'aspettavo mai,
vorrei una voce
e improvvisamente
ti accorgi che il silenzio
ha il volto delle cose che hai perduto
ed io ti sento amore,
ti sento nel mio cuore
stai riprendendo il posto che
tu non avevi perso mai
non avevi perso mai
non avevi perso mai
Soundtrack:  Mina - La voce del silenzio

Monday, November 9, 2015

Luca Canali e il classico politico

… un enorme numero di lavoratori
pacifici e inermi, una mattina, andando al lavoro
avevano trovato i cancelli dei cantieri chiusi,
e, come un’idea del demonio, un foglio di licenziamento per tutti.
Era l’immediato dopoguerra del giovane stato italiano.
(La sommossa)

Luca Canali è una persona della letteratura italiana che è balzata improvvisamente alla conoscenza dei più il 16 febbraio del 1964. In quel giorno, Eugenio Montale aveva scritto una lettera pubblicata nella 'terza pagina' del Corriere della Sera. Luca Canali ne era il destinatario.

Montale non conosceva Canali ma in quella lettera aveva voluto rispondere all'invio di un suo saggio che si intitolava "La resistenza impura". Della sua prosa, Montale aveva detto che era una 'prosa civile quale da tempo non si leggeva in Italia'.
Fonki - Street Art
Montale proseguiva dicendo che 'nella sua allocuzione io ho sentito vibrare la corda dell'amore, quella corda che negli scritti politici di sinistra (o di destra o di centro) non risuona mai.' Canali era un uomo molto politicizzato, di sinistra.

Straordinario latinista, traduttore di Virgilio (Eneide, Bucoliche), Canali finisce in clinica psichiatrica in preda a nevrosi che lo portano a vivere una vita irreale, cadenzata dagli psicofarmaci e dall'elettroshock.
Chris Coles - Lai from Cambodia
La soluzione nella fuga verso ideali di vita sociale e politica che tutto cancellano in un sogno di speranza e desiderio. Una fuga poetica, letteraria che scorre lungo le esperienze del passato per ritrovare la gioia degli ideali in una sociatà che sembra averli perduti.

Non il pegno
di un nostro comune lessico
dimenticato m’ispira, ma il patto
di conservare il senso, il simbolo di un’idea
fraterna in così estranea
durezza che attornia
i superstiti.
(Fantasia



Soundtrack:

Saturday, November 7, 2015

Nightwatchman - Alone Without You

Alone without you

Sick of the waiting and praying and hoping
Sick of the cold whispered dreams and not knowing
Sick of the strength that it takes to keep going
Sick as I'm losing this fight and it's showing

Aah aah unforgivable but true
Aah aah I'm alone without you

Sick of the fear and sick of the cold
Sick 'cause it's worse for the weak and the old
With two broken legs I'm climbing this hill
Sick of deciding who gets what in my will

Aah aah unforgivable but true
Aah aah I'm alone without you

Sick 'cause I'm stuck on the wrong side of town
And sick 'cause I'm pulling but still sinking down
And sick 'cause I can't turn this whole thing around
And sick 'cause I'm too weak to hunt somebody down

Sick 'cause this hammering litany of sins
Is banging and burning I can't stand the din
Sick 'cause the darkness keeps seeping on in
Sick to be leaving my family and friends

Aah aah unforgivable but true
Aah aah I'm alone without you
Aah aah I'm alone without you

(Tom Morello)


Lu Cong
"Nonostante tutto questo, si va avanti" erano le parole scandite da Antonia mentre si dava veloci colpi di spazzola ai capelli nerissimi. Si stava preparando all'addio con se stessa. Usciva dal giro e si lanciava in un nulla che temeva ma che le era irresistibile. Parabola della vita in cui aveva investito tantissimo ma da cui era uscita frantumata.

"Ho riflettuto a lungo di fronte alla partenza, ma ormai è tempo che vada." Chi era spettatore ma all'oscuro delle decisioni non avrebbe capito. Non avrebbe capito quel lasciarsi alle spalle e rifiutare tutto per affrontare l'ignoto. Antonia è sempre stata così. Decisa, irriverente e sognatrice. Ma, sopratutto, decisa. Ed aveva deciso.
Michael Sittow - Portrait of a princess, possibly Catherine of Aragon - circa 1502
"No, la ringrazio ma va bene così. La decisione è presa. Faccio da sola." Erano state le parole dette al medico che la guardava da dietro la scrivania. Aveva raccolto la borsa appoggiata vicino alla sedia e si era alzata. D'altra parte, aveva già il biglietto dell'aereo in tasca.
 
"Sono stata presa! Ma non mi fermo e, sopratutto, non mi adeguo al ruolo." Tassativa la sua intenzione di non iniziare la trafila degli esami, delle visite e delle terapie con l'ombra del dolore e del soffrire come un animale colpito. Antonia avrebbe fatto a suo modo. Diversa fino in fondo.
Le Couronnement de la Vierge de Cologne - 1465
"Un bacio ai bambini, ai tuoi gatti e alla tua bellissima moglie. Ciao." Si era stretta a me e ne avevo avvertito il profumo di tutta una sua vita. Speziato, orientale e le ho baciato il collo. Un gesto di amore che non le avevo mai celato ma che non si era mai spinto oltre. Le parole nella gola.

Thursday, November 5, 2015

Il cielo sopra di sè

Kai Samuels Davis - The Beginning
Lo squillo del telefono del 118. Arriva un'urgenza internistica. Ci disponiamo in attesa del suo arrivo mentre ci si chiede di cosa si tratti. L'incognita è sempre di fronte a noi. La comunicazione che pre-allerta può essere fallace.

Arrivi con i barellieri che camminano a passo svelto. La tua barella fa una curva e inizia a percorrere il corridoio di fronte a noi. Noi che guardiamo, pronti a tutto. Quattro, cinque, ciascuno pronto nel suo ruolo da svolgere. In silenzio e senza una parola ma solo con rapidi sguardi d'intesa.
Chris Gwaltney - Mannahatta - 2010
Dal gruppo che ti accompagna si stacca il medico e prende un foglio su cui ha scritto il resoconto della sua valutazione. Poche notizie sulla tua storia e un po' di più su quanto ha trovato quando è arrivato. Ictus è la parola che ricorre. Segni neurologici è il concetto che chiarisce il tutto.

Si tratta dell'epicrisi, dell'evento che sta di fronte a noi. Del perché non esiste traccia. Il tuo corpo è disteso, mezzo nudo, con la tua intimità aperta di fronte a così tanti occhi. Non una persona, bensì un povero corpo che si agita ma solo da un lato. L'altro è immobile. Non compie alcun gesto. E' l'ictus.
Shelby McQuilkin - The Blues
Vieni immobilizzato nella parte che si agita e tu ti contorci con una smorfia sul volto e gli occhi chiusi. Non una parola, qualche grugnito inarticolato e stringi i denti. Ed io, inutile perché serve un neurologo, guardo quello che sta accadendo intorno a te. Infermieri bravissimi, attivi che prendono accessi venosi, posizionano il catetere vescicale e tagliano i vestiti per mettere a nudo ciò che serve.

Il prelievo, l'elettrocardiogramma, l'emogasanalisi. Quello che serve per capire di più. Guardo il tracciato .. è una fibrillazione atriale. Non è nota e si capisce che ha fatto il suo devastante effetto. Un trombo, in testa, l'ictus. E allora ti guardo in altro modo. Nel frattempo, la TAC è già programmata. Devo aspettare il risultato prima di decidere cosa darti.
Francoise de Felice - Vernissage
Mi immagino allora che tu sia uscito dal tuo corpo e che lo stia guardando dall'alto, come trattenuto dal sofitto della stanza. Non sei morto, sei vivo ma sei nel cielo sopra di te. Ed io mi immagino di guardarti come tu ti guarderesti. E vedi il tuo povero corpo che si dimena, scomposto.

Vedi la tua bocca contratta in una smorfia e i tuoi occhi sono chiusi, strizzati. I capelli scomposti e i tuoi piedi in disordine. La mano capace di muoversi è imprigionata in un polsino che ti contiene e forse è questo che ti induce la smorfia. Rabbia o disperazione?
Kin Casebeer
Ma ti guardi dal cielo sopra di te e ti rendi conto che ricorderai quel giorno come il giorno più determinante dopo quello della nascita e prima di quello della tua morte. Oggi, la tua vita è cambiata. Non sarai più come prima. Non sai come sarà ma ne hai paura.

Ed io mi rendo conto che noi che facciamo questo lavoro è come se vedessimo tante volte quello che potrebbe essere di noi. Spettatori del destino che ci può accadere e di cui abbiamo così tanta paura da cercare di non pensare, rifugiandoci nel gesto anedonico dell'operatività esperta e professionale che mira al risultato migliore.
Lu Cong
E mi domando se non sia meglio ignorare del tutto la sembianza che può prendere il rischio che è insito nel destino di ciascuno.

Soundtrack: The Nightwatchman - Until the End

Monday, November 2, 2015

Turning tables e il gioco delle parti


Turning Tables

Close enough to start a war
All that I have is on the floor
God only knows what we're fighting for
All that I say, you always say more

I can't keep up with your turning tables
Under your thumb, I can't breathe

So I won't let you close enough to hurt me
No, I won't ask you, you to just desert me
I can't give you what you think you gave me
It's time to say goodbye to turning tables, to turning tables

Under haunted skies I see
Where love is lost, your ghost is found
I've braved a hundred storms to leave you
As hard as you try, no, I will never be knocked down

I can't keep up with your turning tables
Under your thumb, I can't breathe

So I won't let you close enough to hurt me, no
I won't ask you, you to just desert me
I can't give you what you think you gave me
It's time to say goodbye to turning tables, turning tables

Next time I'll be braver, I'll be my own savior
When the thunder calls to me
Next time I'll be braver, I'll be my own savior
Standing on my own two feet

I won't let you close enough to hurt me, no
I won't ask you, you to just desert me
I can't give you what you think you gave me
It's time to say goodbye to turning tables, to turning tables
Turning tables, yeah, turning

ADKINS, ADELE LAURIE BLUE / TEDDER, RYAN B.


Mi colpiva il fatto che queste parole fossero state scritte da Maristella in un biglietto che mi aveva mostrato perché intendeva lasciarlo sul tavolo della cucina a Maurizio, il suo compagno. Sarebbe stato il suo modo di lasciare tutto e partire per quel nuovo incarico che aveva accettato ... sull'onda più di un desiderio di fuga che non di una razionale scelta di carriera.

Mi aveva confessato che - allora - avrebbe accettato qualsiasi cosa che significasse partire e vivere lontani dalla sua città che non sopportava più. In realtà, non era la città che non sopportava, bensì il suo rapporto con Maurizio. Opprimente, vischioso e profondamente cattivo. Eppure si erano amati, e molto.
Maristella era un bell'avvocato in carriera che molti avrebbero voluto come compagna di vita e non solo come collega di lavoro. Elegante e raffinata, piena di charme e cultura e, in particolare, molto femminile nonostante il suo ruolo professionale che la faceva combattere ogni giorno.

Lui era invece un consulente della direzione generale, esperto in gestioni aziendali. Un nome in questo campo, con esperienze molto rilevanti e per questo quotato. Forse sempre troppo aggressivo e deciso, anche nel corso delle cene tra amici in cui tendeva a volere imporre le proprie idee su quelle degli altri. Gli altri che invece stavano al gioco di ascoltare più che di essere ascoltati.
Herbert Badham - Breakfast Piece - 193
La coppia aveva funzionato ben tre anni. O almeno così pareva. Alla luce di questo gesto di Maristella, forse, c'erano cose che nessuno aveva notato e che non deponevano per un'unione felice. Così è la vita. Ora, lei aveva scelto me per mettermi al corrente della decisione presa. 

Domattina sarebbe partita per un incarico in Argentina, a Buenos Ayres, che l'avrebbe portata a curare gli interessi legali dell'azienda in tutta l'America Latina. Il suo arereo partiva alle 17.20 di domani e sarebbe poi atterrato, dopo uno scalo a Parigi, all'aeroporto Pistarini di Ezeiza a Buonos Ayres il giorno dopo. 
Jeremy Mann - 1979
Un nuovo giorno per una nuova vita con il sottofondo musicale di tango e un primo appuntamento con i nuovi colleghi al Bar El Gato Nero. Direi che il programma non era certo malvagio. Quanti di noi vorrebbero uscire di casa e partire per andare lontano in una nuova vita?

Maurizio sarebbe rimasto di sale? Oppure se lo aspettava? Certo che, uno torna a casa e trova il testo di una canzone che parla di 'cambi di posizione' e di fine di un vivere vicini per non subire più. Se ne rendeva conto? Cosa avrebbe fatto? Maristella non poteva certo cambiare il telefono cellulare e quindi sarebbe riuscito a rintracciarla? Si sarebbe preoccupato di chiamare a destra e a sinistra per sapere qualcosa?
Gustav Klimt - Lady with a fan stretched
Un qualcosa che riguardava il modo e il dove, non certo il perchè. Di questo, lui sicuramente era quello meglio informato. E lei? Come avrebbe vissuto là, da sola? Oh, certamente non avrebbe fatto fatica a trovare una miriade di maschietti ronzatori intorno. Non si sarebbe annoiata di certo. Per questo, le ho solo detto di non commettere imprudenze e di mantenere la calma e il sangue freddo.

Poi, l'ho invitata per un aperitivo. Il FiftyfiveMilano con la sua terrazza. Niente di musicale. Semplice Lounge per continuare a scambiare due chiacchere all'insegna delle scelte impegnate che troppo spesso desideriamo fare e quasi mai troviamo il coraggio di mettere in atto. Perché, oltre alla ragione ci vuole un pizzico di incoscienza. In fondo, la vita è un qualcosa da prendere anche a colpi di testa.
Soundtrack: Adele - Turning Tables (Live at Largo)