Friday, February 27, 2015

Solenne e irrinunciabile

ALBERT EDELFELT Näyttelijätär Elli Grahn-Niskan Muotokuva (Portrait of the Actress,1903)

"disapprovo quello che dici
ma difenderò fino alla morte
il tuo diritto di dirlo"
Evelyn Beatrice Hall

Tje apple bonkers - Yellow submarine
Soundtrack:  Gentle Giant - Peel The Paint


Thursday, February 26, 2015

Frasi sulle quali riflettere

Monica Leonard - Senza Titolo
Talora si inciampa in frasi che ti illuminano per la cruda e sintetica bellezza e per la profonda complessità a cui fanno riferimento. Ieri ho letto:

"Se il criterio dell'offesa diventa il paradigma della libertà, a decidere sarà la suscettibilità."

Chi scrive è un ateo e sta scrivendo della "libertà simmetrica" che chiede di lasciare irridere la fede dell'altro nel nome della reciprocità. Dal punto di vista del ragionamento questo non fa una piega. E lui sta irridendo la mia Fede. Ma l'uomo deve essere libero di essere autos nomos cioè "legislatore di se stesso" e quindi, per questo, rispettato.
Yellow Submarine
Non posso, non devo e non mi sento scalfito dall'irrisione della mia Fede. Anzi, sorrido e mi sento più forte nella Fede e mi auguro in cuor mio di riuscire a stimolare dubbio di Fede nell'altro. Così è giusto.

Non ci deve essere "pena" per chi non crede e tantomeno "odio" o "disprezzo" ma solo sensazione di triste contingenza che si vorrebbe rimediare, offrendo al non credente le proprie scelte e le proprie motivazioni in un dialogo di amore, anche se inizialmente unilaterale.
Victor Koulbak - 21st Century - 2004
E tutto questo ancora di più deve esserci se il confronto è tra due diverse Fedi. La Fede è unica che si chiami in un modo o nell'altro. Il Dio è Dio per tutti, indipendentemente dal nome che assume e dalle scritture che si recitano. Tutto qui. Forse è bene capire e non dimenticare che quanto si esegue di malvagio nel nome della Fede è solo volontà mascherata che è umana e solo umana. E non divina.

Tornando alla frase iniziale, è verissimo che a volte (forse spesso, spessissimo) impone più la suscettibilità della reale ragione. Il fatto è che si lascia fare alla suscettibilità. Si nega se stessi lasciandola libera di imporsi. E quindi, tutto sta qui. Sta in noi. In ciascuno di noi. Il tiranno è tale perché glielo si lascia fare.
Il concetto è simile a quello del "re nudo".

Soundtrack: Gentle Giant - Mister Class and Quality?

Wednesday, February 25, 2015

Light .... Zinaida Nikolaevna Gippius (Зинаида Николаевна Гиппиус)

Leon Bakst - Portrait of Gippius (poetress symbolist) - 1906
LIGHT..............

Moans,
Moans,
Exhausted,
Abyssmal,
Long-ringing
Funereal,
Moans,
Moans,
Bitterness,
Bitterness at the Father,
Sorry, gangrenous, feverish,
Thirst for the end,
Bitterness,
Bitterness,
The tourniquet tighter, tighter,
The path winding, winding,
All the time slighter, slighter,
The clouds gloomier,
Horror demolishes the soul,
The knot strangles,
The knot tighter, tighter, tighter,
Dear Lord, Dear Lord -- No!
Prophetically my heart avers!
My God, please no!
We are under your wing.
Horror. And moans. And darkness. And above them
Your never-diminishing light.

Zinaida Nikolaevna Gippius - 1915

Helene Schjerfbeck

Monday, February 23, 2015

Nothing to say - Nulla da dire

Maurice Denis - Mattina di pasqua - 1891
Oggi non ho nulla da dire ...
ho lavorato, ho riposato e nulla di più ...
Posso forse dire che non ho vissuto?
Per questo non ho nulla da dire?

Come se dicessi "oggi, non ho pensato ..."
"Oggi, nulla mi ha colpito ..."
Oggi, quindi, non ho fatto altro che trascinarmi
da una cosa all'altra e ... non ho sentito nulla.

Louise Marie Becq de Fouquières - A Young Breton Woman from Fouesnant - 1869
Nulla mi ha colpito.
Nulla mi ha stimolato.
Su nulla ho espresso un pensiero.
Da nessuno e da nulla ho recepito qualcosa ...

Era il resto a non esserci,
oppure ero io a non sentire?
Propenderei per la seconda cosa.
Ma, mi domando, quante volte siamo così?

Anthony Williams - Autoritratto - 2000
Tutto il tempo, tutte le ore che viviamo
senza percepire alunché sono gettate via!
Non abbiamo vissuto, siamo stati solo (per così dire) operativi.
Bella roba!

Quante ore della nostra vita siamo così !?!
Eppure, arriverà il momento che le nostre ore saranno ormai poche.
E vorremo avere qualche minuto, qualche giorno in più!
Ecco, pensiamo a questo: vivere ogni ora come se fosse l'ultima!

Andrew Wyeth - Christina's World - 1948
Goderla, assaporarla, gustarla, sentirla istante per istante.
Ed avvertire il senso di ogni cosa, di tutto, di tutti.
Girare gli occhi a destra e sinistra, in alto e in basso
per non perdere nulla di nulla.

E pensare, riflettere come giudizio del vissuto
perché la memoria si trasformi in esperienza
e si possa dire che ogni giorno
ci insegna e ci ha insegnato qualcosa.

Fiammiferi in Russua
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza
". 


Soundtrack: Genesis - Supper's Ready Live Zürich 02.07.1977

Thursday, February 19, 2015

Modestia ed eleganza

Un titolo all'inverso perché oggi mi è capitato di essere presente, in una stanza, all'arrivo di una delle ormai tante donne che hanno dimenticato la compostezza e l'eleganza. Irruento l'ingresso. Chiassosa la parlata e, un bel turpiloquio, tanto per iniziare. Poi, l'invasione degli spazi, la voce ad alto volume e la solita chiamata al telefono con tono eccessivo e nullità di contenuto.
1960 - Anne St Marie
Show di basso livello. Donna dominante ma inutile. Fastidio anziché ammirazione. Disturbo invece di piacere. Noia di fronte a questo ennesimo esempio di borghese eccesso e di maleducata concezione sociale. Ecco che si manifesta grandemente il divario tra l'atteso e l'ottenuto. Tra il credere di vestire una classe da ammirare e l'evocare viceversa la sola sensazione di mancanza di stile.

Balmain
La modestia è stile e lo stile sta nelle sfumature e la modestia ne è ricchissima. Italia mia, dove sei finita? In che mani ti sei lasciata perdere? Cultura del migliorarsi, perché sei scivolata nel diritto di affermare la propria mediocrità? Perché si travisa la maleducazione e la prepotenza come esempio di forza e capacità? E quanta responsabilità esiste in una promozione commerciale che ci assilla da oltre un ventennio.
Balmain - 1955
Così stupidi da non capire che è tutta un'induzione a scopo utilitaristico. Così ciechi nei confronti di un destino banale e così vana la nostra difesa della dignità del nostro intelletto e del valore dell'esistenza. Ostentata vanità che nulla ha di significato ed offende per la propria insipienza. Ci si vergogna di dimostrare che si suda il pane quotidiano e che si desiderano desideri semplici.
Suzy Parker
E allora chiamo in me la rivoluzione. La resistenza ad oltranza. Il combattere su ogni fronte tale stupida ignoranza e tale prepotente mancanza di stile. Mi arrocco ad ogni costo sul baluardo dell'eleganza e della culture. Aggredendo con la forza dell'indifferenza e nel culto della modestia e delle sfumature. A costo di sembrare sprezzante ed altero. A costo di parlare un linguaggio sconosciuto ai più. Con una forza che è amore per ciò che è umile e usa toni lievi, delicati e sussurrati nell'eleganza dello stile.

E forse, sbaglio anch'io nell'eccedere in difesa ... e per questo mi prendo in giro!
Soundtrack: David Crosby - Orleans (1971)

Tuesday, February 17, 2015

Giordano Bruno

"Forse tremate più voi nel pronunciare contro di me questa sentenza che io nell'ascoltarla. "
 Se non togliete il ben che v’è da presso,
Come torrete quel che v’è lontano?
Spreggiar il vostro mi par fallo espresso,
Et bramar quel che sta ne l’altrui mano.
Voi sete quel ch’abandonò se stesso, 
La sua sembianza desiando in vano:
Voi sete il veltro che nel rio trabocca,
Mentre l’ombra desia di quel ch’ha in bocca.
Lasciate l’ombre et abbracciate il vero,
Non cangiate il presente col futuro.
Io d’aver dí meglior già non dispero,
Ma per viver piú lieto et piú sicuro,
Godo il presente, et del futuro spero:
Cossí doppia dolcezza mi procuro.

(La cena de le ceneri)

 Giordano Bruno, nasce a Nola nel 1548 e muore, bruciato vivo, a Roma in Campo de' Fiori il 17 Febbraio 1600.   415 anni fa, oggi.
Soundtrack:  Omaggio A Giordano Bruno" di Franco Battiato, Pino "Pinaxa" Pischetola
 

Monday, February 16, 2015

Eglentyne - la voce e l'apparenza

Study for 'The Lady Clare' - by John William Waterhouse, c.a. 1900
Eglentyne o Aiglentine o Eglantina, sia che la si legga nella lingua inglese o in quella originaria francese (che fa riferimento alle spine "aiglent" della rosa di macchia o rosa canina) o in quella italiana, è la priora del monastero benedettino di St. Leonard a Stratford-atte-Bowe nei Racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucer.

Di Lei molto viene detto delle capacità di donna del medioevo tra critica, caricatura e ideale. Satira dolce, divertita e indulgente. La forma di satira più sottile che non ha bisogno di immagini grottesche. Il modo più elegante di sottolineare gli errori, le incongruenze e i paradossi sopratutto di chi vorrebbe insegnare o dovrebbe insegnare agli altri il corretto modus vivendi.


Siri” (1970) Andrew Wyeth
Con riferimento a Lei, Chaucer sottolinea che il grande scopo dell'esistenza dei conventi era "la glorificazione di Dio" e in questo, molti si adoperavano con coscienza e in modo degno. Di Eglentyne, Chaucer dice che impiegava gran parte del suo tempo a cantare e a pregare nella Chiesa del convento e

"cantava molto bene il Servizio Divino
Gli dava una dolce intonzione nasale ..."

Ed è proprio da questo che prende l'avvio questa considerazione. La voce che canta in Chiesa. Il pensiero torna a riflessioni emotive di quando, da piccolo piccolo, accompagnavo la nonna al Rosario e sentivo pronunciare le orazioni con quel sibilare che spesso mi sembrava assomigliasse a un lieve fischiettare le preghiere.


Hugo Simberg - Kuutamomaisema Gösta Beckerin kokoelma
Povere donne anziane! Era probabilmente la dentiera che le faceva fischiettare ma, tant'è che nel buio della chiesa si intonava spontanea una muscihetta a cui tutte loro erano abituate e non vi facevano caso. Io però, si. Non capivo (le preghiere erano in latino ... un latino particolare che fondeva le parole tra loro in suoni unici) e quindi mi guardavo in giro sapendo che dovevo aspettare che la nonna finisse di pregare.

Era probabile che non capissi il significato della preghiera ... era un appuntamento quotidiano a cui mi trovavo per dovere accompagnare la nonna, visto che non potevo restare a casa da solo. Anzi, è sicuro che non capissi. Faceva parte delle abitudini. Dormire, mangiare, giocare e andare in Chiesa. 


Felice Casorati - Lasciare andare il passato - 1925
Ora è diverso. Capisco e sento il bisogno. E' diverso ma l'altro giorno sono rimasto colpito da una voce, nelle file davanti, che cantava in modo bellissimo. Ora sono abituato a cantare alla messa. Nel paesino si usa fare così. L'antifona è inframmezzata da cantatine che Le più (sono sempre più le donne degli uomini che cantano in Chiesa) conoscono a memoria mentre io devo leggermi le strofe dal libricino che trovo sul banco.

Sono cantatine un po' stonate e un po' intonate a seconda della voce che prevale. Poi c'è quella che anticipa la nuova strofa per ricordare alle altre che non è finita la cantata e quella che invece tarda perché pensa che si vada tropppo veloce e infine c'è la voce del Sacerdote che alza il volume della cantata se sente che si affievolisce quello dei fedeli.


Henry Martin - Pioppi
Bene, l'altra mattina ero a Messa a Milano e quindi non c'era il coro delle solite "pie donne" del paesino. Poche le persone presenti e un cantare delicato ma sopra tutte una voce bellissima. Di chi era? Guardavo incuriosito intorno. Era davanti, nei primi banchi ... ma chi? Una voce delicata, dolcissima e bellamente intonata. Saliva delicata come un filo d'erba oscilla mosso dal vento e poi scendeva in un calore di note profonde.

Se, chiudendo gli occhi, avessi immaginato la persona che cantava così avrei visto ina donna bellissima, giovane, eterea. Ora, con gli occhi indagatori escludevo, escludevo. Questa no, quest'altra neppure ... e allora rimaneva solo Lei. 
"Portrait of a Young Woman Reading" Dean Cornwell [1892-1960]
Piccola, grossa, anziana, con i capelli arruffati, vestita in modo modesto e anonimo.
E la voce bellissima era sua.

Soundtrack:  Quicksilver Messenger Service - Edward, The Mad Shirt Grinder

Saturday, February 14, 2015

Perchè?

Perché al colmo della gioia si piange?
Perché si sente dolore nella massima felicità?
Perché nell'emozione più forte sgorgano le lacrime?
Perché nella dolcezza più intensa si bagnano gli occhi?

Baudelaire dice che questo è il destino dell'uomo.
Fatto di anima e di corpo. Di spirito e di materia.
Per questo, quando l'anima è al massimo della sua espressione
sente il dolore di non potere volare più in alto, staccandosi dal corpo.

E questo impossibile distacco
la fa piangere di struggimento.
Lo spirito vorrebbe librarsi in una felicità immensa
ma non può strapparsi dalla materia e piange.
Soundtrack: Queen + Adam Lambert Who Wants To LIve Forever Live@Forum Milano, 10 2 2015
 

Thursday, February 12, 2015

La dolorosa bugia

Charlotte Salomon (Jewish german painter; 1917 - 1943)
Occhi negli occhi e parole in sintonia reciproca.
In questi giorni, mentre ci si guardava negli occhi,
un giovane uomo mi ha espresso il suo totale affidamento
alle mie cure ed io ho provato dolore.
Perché avevo usato parole che erano
una dolcissima e dolorosa bugia.

Cosa dire se sai che non ci sono prospettive?
Mentire o dire il vero? Sconvolgere o illudere?
Sai che la tua bugia lo farà sorridere.
Sai che la tua bugia non cambierà la sua prospettiva.
Sai che il dolore lo prpverai solo tu.
Il dolore di una dolcissima bugia.

Gabriele Munter - Portrait of Marianne von Werefkin
Non è pietà. Non è falsità. E' amore.
Amore per una persona con una malattia definitiva.
Che non si risolve ma che progredisce sempre di più.
Che lo ha già fermato e che evolve senza tregua.
Non armi contro. Solo supporto. Solo ritardanti.
Il non peggiorare è già un risultato.

E allora dire "va bene!" non è bugia.
Ma è allo stesso modo doloroso
perché sai quanto diverso possa essere il concetto di
"va bene", spesso legato a prospettive che ora non esistono.
E allora, si tratta solo di sfumature.
Ma sfumature che danno gioia insieme a dolore.
Oskar Schlemmer (German, 1888-1943) - Bauhaus Stairwa

Can't Find my Way Home by Steve Winwood
Come down off your throne and leave your body alone.
Somebody must change.
You
are the reason I've been waiting so long.
Somebody holds the key.

But I'm near the end and I just ain't got the time
And I'm wasted and I can't find my way home.

Come down on your own and leave your body alone.
Somebody must change.
You are the reason I've been waiting all these years.
Somebody holds the key.

Chorus

But I can't find my way home.
But I can't find my way home.
But I can't find my way home.
But I can't find my way home.
Still I can't find my way home,
And I ain't done nothing wrong,
But I can't find my way home.
Wassily Kandinsky - Landscape - 1913
 Soundtrack: Steve Winwood, Eric Clapton - Can't Find My Way Home

Tuesday, February 10, 2015

Il limite mobile

Odilon Redon - The Cup of Fate - circa 1894
Più ci si avvicina al limite, all'orizzonte, e più questo si allontana.
Sembra questo il destino dell'uomo.
Arrivare sempre a punti di partenza.

«... quanto al puzzle che si complica sempre di più, è vero. Ci piacerebbe molto descrivere la natura con una sola equazione: ma se questa equazione cela una matematica così sofisticata da rendere la sua risoluzione impossibile, allora la semplicità è illusoria. »
(Gabriele Veneziano)

George Hendirk Breitner - Girl in a White Kimono - 1894
« Ritengo che la cosa più misericordiosa al mondo sia l'incapacità della mente umana a mettere in correlazione tutti i suoi contenuti.
Viviamo su una placida isola di ignoranza nel mezzo del nero mare dell'infinito, e non era destino che navigassimo lontano.
Le scienze, ciascuna tesa nella propria direzione, ci hanno finora nuociuto ben poco; ma, un giorno, la connessione di conoscenze disgiunte aprirà visioni talmente terrificanti della realtà, e della nostra spaventosa posizione in essa che, o diventeremo pazzi per la rivelazione, o fuggiremo dalla luce mortale nella pace e nella sicurezza di un nuovo Medioevo. »
(H. P. Lovecraft)

"... er lässt sich nicht lesse: non si lascia leggere. Ci sono segreti che non si lasciano svelare."
(Edgar Allan Poe)
Gorillaz
Soundtrack:  The Avalanches - 'Frontier Psychiatrist'   -    Gorillaz - Clint Eastwood

Saturday, February 7, 2015

Sentimenti di confusione e contrasto

Hu Jun Di - Reflection
Ognuno di noi è stato giovane e si è sentito giovane.
Ognuno di noi ha vissuto qualche contrasto generazionale
Ognuno di noi si è sentito schierato con la propria generazione
Ognuno di noi si è sentito costretto dalle precedenti generazioni

Poi il tempo è trascorso e ci si è trovati dall'altra parte.
Poi abbiamo realizzato di appartenere ad un'altra generazione.
Poi ci siamo sentiti attaccati dalla generazione successiva.
Poi abbiamo provato cosa sentivano i nostri genitori e gli anziani.
Kevin Sonmor - Canada
L'altro giorno un ragazzo che si vuole occupare di musica elettronica
mi ha risposto "... cambiare ... perché noi giovani abbiamo una visione creativa ..."
ma la mia domanda era stata "Cosa intendi fare nei confronti della musica elettronica?"
E allora mi sono domandato e ho replicato che "cambiare per cambiare forse non era l'obiettivo."

Gli ho raccontato brevemente la storia della musica elettronica,
una storia di pionieri che cercavano una nuova forma espressiva.
In fondo, l'uomo cerca e crede sempre di riuscire a migliorare il proprio modo di esprimersi,
di dare corpo in parole e musica e gesti e tratti ai propri modi di sentire.
Fatima Ronquillo - Martyred Lover
In fondo, se non diamo vita ai nostri pensieri ed alle nostre riflessioni,
alle emozioni, al dolore ed alla gioia ma anche alla sensibilità e all'umiltà,
la vita si accartoccia attorno a cose veramente banali, intorno al nulla.
Se non esprimiamo qualcosa non possiamo sentire la nostra vita.

Ma ho avuto modo di rilfettere anche sulla generazione.
Sul fatto che oggi sento io la frustrazione di una gioventù che ha lottato
Sul fatto che la nuova generazione ora lotta contro di me, contro di noi.
Un "contro" che non è ostilità bensì naturale desiderio di occupare uno spazio,
di prendere posto.
Naturale, naturalissimo. Solo che ora sento quello che sentivano
le generazioni precedenti la mia.
Xue Mo - Yi girl
E allora? E allora, quale sentimento è giusto?
La sensazione è di essere appartenuti ad una generazione "di mezzo",
in lotta per la propria espressione, prima,
e in lotta per la propria difesa adesso.

Ma, in fondo, non esiste - non deve esistere - generazione.
E' l'uomo che conta nella sua storia evolutiva.
Solo che è giusto apprendere per poi evolvere,
non cancellare tout court tanto "per cambiare".
Ferdinand Hodler - Portrait of the Artist's Wife - 1894
Ma poi penso che ogni nascita è frutto di doloroso distacco
e che quindi per cambiare, per evolvere, bisogna distruggere.
Ed allora è bene farsi distruggere con dolcezza e con il sorriso sulle labbra,
cercando di insegnare, però, in modo che qualcuno possa fare tesoro del passato.

Perché il passato insegna ad evolvere.
Crescere è un'arte che deve essere educata.
Creare è un'arte che richiede conoscenza.
L'istinto in sè è solo una spinta. Solo una spinta, non arte.
George Lacombe - Le età della vita - 1894
"ogni generazione
ha bisogno delle precedenti
e deve essere disponibile
per quelle future"
Jorge Maria Bergoglio

Soundtrack: Billy Idol - Rebel Yell

Thursday, February 5, 2015

Comportamento probabilistico o comportamento deterministico?

Onda stazionaria circolare
Siamo in una fase del'evoluzione tecnologica nella quale sembra di rincorrere le teorie dell'intelligenza artificiale con buona probabilità di riuscire finalmente a raggiungere la realtà di una macchina dotata di autocoscienza (il pensare sul proprio pensare) e di autoriproducibilità (autoricostruzione).

Sembra quasi di essere in fase di superamento del limite tra comportamento probabilistico e comportamento deterministico in una visione assoluta dell'algoritmo universale capace di riprodurre i risultati di altri algoritmi. E tutto, secondo Godel e altri matematici, è esprimibile come algoritmo.

Simon de Varie - Book of Hours (1455)
Una volta si era giunti a considerare la sconfitta nei confronti della possibilità di fare considerare il caso a ciò che vive di sola razionalità. Come dire fare accettare il caso a qualcosa che non può concepre nel modo più assolucto che in natura possa avvenire qualcosa casualmente. Il determinismo è la totale dedizione al rapporto causa-effetto.

« Il fine della scienza non concerne le cose in sé, come pensano i dogmatici ingenui, ma le relazioni tra le cose, poiché al di fuori di questi rapporti non si può conoscere la realtà »
Henri Poincaré - La science et l’hipothèse

« Non è la nostra ignoranza degli ingranaggi e delle complicazioni interne che fa apparire nella natura la probabilità, la quale sembra invece essere una caratteristica intrinseca di essa»
Richard Feynman - The Character of Physical Law

Nel concetto di probabilità è verosimile si sia insinuato il facile concetto spirituale di accettare come non spiegabile per limiti dell'uomo quello che è concepire viceversa come disegno divino. Giusto o sbagliato, questo modo di procedere evoca la ribellione di quelle menti che credono nelle capacità di esplorare e capire dell'uomo.

John Lavery - Portrait of Violet Trefusis (1919)
Oggi ci si trova di nuovo, come semore, al principio delle cose. Ciò che si vuole spiegare non è sempre raggiungibile e nulla è stato creato dall'uomo che sia autorigeneratore o autopensante. Rimane distinto quindi il comportamento probabilistico, tipico dell'ideazione frontale, che non si basa solo sui fatti e sulla relazione causa ed effetto ma accetta il caso, da quello invece dei calcolatori che credono solo in una sequenza (ancorché complessa) di qualcosa che determina qualcos'altro.

On/Off e tutto/nulla, i nostri neuroni non sono così. Non sono decisori "a soglia" e le nostre sinapsi, per quanto in continua evoluzione ed espansione, non sono gli unici determinanti della capacità di associare e quindi di comportarsi come algoritmi universali. Sono immersi in un ambiente che evoca, regola, frena le trasmissioni e modula la rete neurale.

Sandro Botticelli - The Virgin and Child with Saint John and an Angel (detail), 1490.
e fossimo semplici non saremmo così affascinanti. Ignoranti eppure in grado di avvertire il valore della casualità anche laddove il caos viene riconosciuto pieno di leggi e regole le cui espressioni seguono cicli così lunghi da non essere visibili o percepibili. Questo è il potere del pensiero.

L'astratto contro il determinato. Il significante contro il significato. Pressoché imprendibile il pensiero umano. Origine di sorpresa, di inatteso, di genialità e creatività. Si può riprodurre, ricreare la genialità, la sensibilità complessa e non solo il sentire, avvertire singole cose? Per questo non siamo figli di sola materia ...
Richard Diebenkorn - Seated Woman Green Interior
Soundtrack: Antonio Vivaldi Sonata for bassoon and harp in A minor

Tuesday, February 3, 2015

Effetto farfalla

Attrattore di Lorenz
Il confine tra scienza e fantascienza e tra realtà e paradosso sembra di fatto fittizio tanto la realtà può dimostrarlo. Come lo stesso vero può essere discriminato dal falso per un soffio al punto da non potere essere del tutto certi di quale sia l'uno e quale l'altro.

« Lo spostamento di un singolo elettrone per un miliardesimo di centimetro, a un momento dato, potrebbe significare la differenza tra due avvenimenti molto diversi, come l'uccisione di un uomo un anno dopo, a causa di una valanga, o la sua salvezza. »
(Alan Turing, Macchine calcolatrici ed intelligenza, 1950)
Alan Turing
Il altri termini, il battito delle ali di una farfalla può essere l'innesco di reazioni che porteranno alla formazione di un uragano ... cioè, in teoria ma anche in pratica tutto può derivare da un nonnulla, solo che la dimensione temporale ci impedisce spesso di realizzare il nesso tra l'origine del tutto e il tutto stesso e il suo risultato o effetto.

Nel libro "La sconfitta di Dio" di Sergio Quinzio, teologo, esegeta, a proposito di "nesso temporale" o di dimensione del tempo, lessi che la concezione di tempo, la misura dello stesso da parte di Dio è completamente diversa da quella dell'uomo perché il secondo la misura in modo correlato al proprio spazio vitale di minuti, ore, giorni, anni mentre per il primo non esiste inizio e fine.
Henry Labasque - Giovane donna alla finestra che guarda a ...
Questo, secondo Quinzio, spiega come l'uomo positivista possa concepire come "promessa non mantenute" quella della resurrezione di tutti i credenti dopo la morte e la loro rinascita alla vita eterna. Milioni e milioni di fedeli si sono addormentati nella speranza di questa rinascita ma il fatto che questo in oltre 2000 anni non si sia ancora realizzato è solo espressione dei limiti di concepimento temporale dell'uomo rispetto all'infinitezza di Dio.

Non è una promessa non mantenuta ma un'attesa che può essere difficile da concepire come plausibile. L'uomo ha di questi limiti, come quello di non riuscire sempre a prevedere gli effetti delle proprie azioni.
Vojtěch Preissig - Meditazione - 1900
Ecco quindi che l'effetto farfalla trascende le dimensioni umane per assurgere, se possibile,  a quelle divine. Non siamo dunque capaci di dare un valore assoluto alle singole cose perché siamo nell'impossibilità di vederne gli effetti finali o quantomeno con una dimensione temporale extra-umana, cioè oltre i confini di vita dell'uomo.

Questo in senso assoluto. Ma, a volte non vediamo gli effetti di un battito d'ali perché non siamo attenti. Perché se stiamo attenti possiamo riuscire a vedere il risultato anche di un'inezia. Basta aspettare ed essere attenti e pronti a cogliere gli effetti. Precorrendo gli eventi e predisponendoci alla visione oggettiva.
Veillée Sur La Côte D'azur - Marcel Rieder (1851-1925)
Così capita che minime cose si traducano in eventi giganteschi. Ma anche nel quotidiano. Quanto ci è capitato di vedere che un gesto, una frase, un atteggiamento hanno portato a conseguenze inimmaginabili, inconsuete, imprevedibili ed anche illogiche (sulla base del concetto di evento atteso ed evento non razionale) e del tutto sproporzionate rispetto alla portata previbile dell'evento originario.

Per questo, in sintesi, dovremmo sempre pensare quanto può derivare da ogni nostra minima azione. E quanto sia importante il proprio comportamento in ogni istante. Papa Giovanni XXIII quando era in attesa, felice, di morire per aprirsi alla vita eterna disse "Per parte mia non ricordo di aver offeso qualcuno, ma se l’avessi fatto, chiedo perdono; e voi, se sapete che qualche persona non abbia avuto edificazione dal mio contegno, pregatela di compatirmi e di perdonarmi."
Paul Klee - Moon
Al tempo stesso possiamo pensare che ogni nostra espressione, se connotata da amore, può tradursi in un amore le cui dimensioni non siamo in grado di definire. E sempre Papa Giovanni XXIII "mi hanno tirato tanti sassi, ma io non li ho mai raccolti e non li ho mai restituiti".

L'effetto farfalla può condizionare la nostra vita o quella del futuro. Non sta a noi cercare di saperlo perché la dimensione temporale dello stesso può non essere alla nostra portata. Sta però a noi cercare di forzare l'esito in senso positivo, connotando di amore ogni nostra espressione.
Akseli Gallen-Kallela - Paganesimo e cristianesimo
Soundtrack: Joep Franssens - Harmony of the Spheres