Monday, February 16, 2015

Eglentyne - la voce e l'apparenza

Study for 'The Lady Clare' - by John William Waterhouse, c.a. 1900
Eglentyne o Aiglentine o Eglantina, sia che la si legga nella lingua inglese o in quella originaria francese (che fa riferimento alle spine "aiglent" della rosa di macchia o rosa canina) o in quella italiana, è la priora del monastero benedettino di St. Leonard a Stratford-atte-Bowe nei Racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucer.

Di Lei molto viene detto delle capacità di donna del medioevo tra critica, caricatura e ideale. Satira dolce, divertita e indulgente. La forma di satira più sottile che non ha bisogno di immagini grottesche. Il modo più elegante di sottolineare gli errori, le incongruenze e i paradossi sopratutto di chi vorrebbe insegnare o dovrebbe insegnare agli altri il corretto modus vivendi.


Siri” (1970) Andrew Wyeth
Con riferimento a Lei, Chaucer sottolinea che il grande scopo dell'esistenza dei conventi era "la glorificazione di Dio" e in questo, molti si adoperavano con coscienza e in modo degno. Di Eglentyne, Chaucer dice che impiegava gran parte del suo tempo a cantare e a pregare nella Chiesa del convento e

"cantava molto bene il Servizio Divino
Gli dava una dolce intonzione nasale ..."

Ed è proprio da questo che prende l'avvio questa considerazione. La voce che canta in Chiesa. Il pensiero torna a riflessioni emotive di quando, da piccolo piccolo, accompagnavo la nonna al Rosario e sentivo pronunciare le orazioni con quel sibilare che spesso mi sembrava assomigliasse a un lieve fischiettare le preghiere.


Hugo Simberg - Kuutamomaisema Gösta Beckerin kokoelma
Povere donne anziane! Era probabilmente la dentiera che le faceva fischiettare ma, tant'è che nel buio della chiesa si intonava spontanea una muscihetta a cui tutte loro erano abituate e non vi facevano caso. Io però, si. Non capivo (le preghiere erano in latino ... un latino particolare che fondeva le parole tra loro in suoni unici) e quindi mi guardavo in giro sapendo che dovevo aspettare che la nonna finisse di pregare.

Era probabile che non capissi il significato della preghiera ... era un appuntamento quotidiano a cui mi trovavo per dovere accompagnare la nonna, visto che non potevo restare a casa da solo. Anzi, è sicuro che non capissi. Faceva parte delle abitudini. Dormire, mangiare, giocare e andare in Chiesa. 


Felice Casorati - Lasciare andare il passato - 1925
Ora è diverso. Capisco e sento il bisogno. E' diverso ma l'altro giorno sono rimasto colpito da una voce, nelle file davanti, che cantava in modo bellissimo. Ora sono abituato a cantare alla messa. Nel paesino si usa fare così. L'antifona è inframmezzata da cantatine che Le più (sono sempre più le donne degli uomini che cantano in Chiesa) conoscono a memoria mentre io devo leggermi le strofe dal libricino che trovo sul banco.

Sono cantatine un po' stonate e un po' intonate a seconda della voce che prevale. Poi c'è quella che anticipa la nuova strofa per ricordare alle altre che non è finita la cantata e quella che invece tarda perché pensa che si vada tropppo veloce e infine c'è la voce del Sacerdote che alza il volume della cantata se sente che si affievolisce quello dei fedeli.


Henry Martin - Pioppi
Bene, l'altra mattina ero a Messa a Milano e quindi non c'era il coro delle solite "pie donne" del paesino. Poche le persone presenti e un cantare delicato ma sopra tutte una voce bellissima. Di chi era? Guardavo incuriosito intorno. Era davanti, nei primi banchi ... ma chi? Una voce delicata, dolcissima e bellamente intonata. Saliva delicata come un filo d'erba oscilla mosso dal vento e poi scendeva in un calore di note profonde.

Se, chiudendo gli occhi, avessi immaginato la persona che cantava così avrei visto ina donna bellissima, giovane, eterea. Ora, con gli occhi indagatori escludevo, escludevo. Questa no, quest'altra neppure ... e allora rimaneva solo Lei. 
"Portrait of a Young Woman Reading" Dean Cornwell [1892-1960]
Piccola, grossa, anziana, con i capelli arruffati, vestita in modo modesto e anonimo.
E la voce bellissima era sua.

Soundtrack:  Quicksilver Messenger Service - Edward, The Mad Shirt Grinder

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