Natalia Smirnova |
Siamo rimasti lì, incantati, silenziosi al punto di trattenere il fiato per non disturbare e godere quella poesia musicale vivente. Poi, d'un tratto, Valentina si è fermata e ci ha guardati. Ha sorriso in un sorriso stupendo per candore e con i capelli leggermente inumiditi di sudore e con gli occhi lucidi ha detto:
« Per te, io non esisto ancora.
Per me, tu non esisti più.
Alla fine del tempo, quando la materia prende il cammino del ritorno al punto di origine,
tu e io saremo stati solo ricordi, mai realtà.
Qualcosa ci sta sognando.
Abbraccia l'illusione!
Vivi! »
Aubrey Road - Life on sundays |
Mi sono fatto avanti e l'ho sorretta mentre si infilava le scarpe. Belle, tipo chanel ma dello stesso tessuto dell'abito. Evidentemente, fatte su misura e bellissime. Dalla punta aperta si intravedeva lo smalto rosso delle sue unghie mentre la sua pelle era abbronzata di un sole recente di vacanza.
Robert Doisneau - Anni Faigue de Profil - 1958 |
"Non immaginavo lo conoscessi. Di solito, parlo a gente che non sa nulla di questo. E io non so parlare di attualità o di sport. Solo cultura, cinema e chimica ... bel disastro!" Valentina aveva una goccia di sudore che dalla fronte era scesa sull'occhio destro, diffondendo parte del mascara.
Aveva uno sguardo da eroina combattente, leggermente imbronciata se non fosse stato per il sorriso dalle labbra di fuoco e dai denti bianchissimi. Il profumo che emanava dal suo ballare (chissà per quanto lo aveva fatto?) era pungente ma attraente al tempo stesso, mischiato al profumo che aveva messo quella mattina.
"Sto imparando l'onironautica. Il sogno lucido. Mi aiuta una mia amica psichiatra e credo che mi stia aiutando anche nella ricerca. L'autostima è fondamentale nel processo creativo dove l'inibizione e il conformismo e le regole uccidono il momento iniziale." e mentre dicevi questo, un po' sorridevi e ridevi e un po' ti riportavi ad un'espressione seria.
"Ho provato anche io. Urlavo nel sogno eppure mi rendevo conto che non usciva nulla dalla mia bocca e poi mentre leggevo il testo cambiava di continuo, impedendomi di rileggere qualiasi frase. Sono le esperienze del sogno lucido che ti svelano l'intuizione slegata dal processo logico." ho risposto mentre i suoi occhi mi fissavano profondi.
"A proposito, quale musica sentivi dentro di te, mentre ballavi?" le ho domandato mentre si era voltata per prendere sul bancone la sua borsa. Ti sei voltata, mia dolce Valentina e mi hai preso la mano, dicendo "Jacques Brel, la Chanson des vieux amants." Hai nuovamente sorriso, hai lasciato la mia mano e hai preso un kleenex per asciugare il mascara bagnato.
Soundtrack: Les Amants reguliers - La Chanson des vieux amants - Jacques Brel
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