Friday, November 13, 2015

Sogno lucido e creatività

Natalia Smirnova
Valentina stava ballando da sola nella grande stanza del laboratorio di chimica.Nessuna musica era udibile, salvo la sua voce che in modo sottile e delicato sembrava intonare frammenti di una musica. Il vestito, ampio e leggero, dalle tinte delicate, il bianco, il verde il grigio, in disegni di giunchi e polle d'acqua,giocava ad avvolgerla e ad aprirsi come un fiore. Non aveva le scarpe, era a piedi nudi.

Siamo rimasti lì, incantati, silenziosi al punto di trattenere il fiato per non disturbare e godere quella poesia musicale vivente. Poi, d'un tratto, Valentina si è fermata e ci ha guardati. Ha sorriso in un sorriso stupendo per candore e con i capelli leggermente inumiditi di sudore e con gli occhi lucidi ha detto:

« Per te, io non esisto ancora.
Per me, tu non esisti più.
Alla fine del tempo, quando la materia prende il cammino del ritorno al punto di origine,
tu e io saremo stati solo ricordi, mai realtà.
Qualcosa ci sta sognando.
Abbraccia l'illusione!
Vivi! »
Aubrey Road - Life on sundays
Si è chinata e ci poi ci ha osservati di sbieco, sempre sorridendo. E' una poesia di Alejandro Jodorowsky. Non una poesia bensì un testo di un film ma è come se fosse poesia. Per Jodorowski si tratta sempre di poesia. Ogni frase, ogni gesto, ogni immagine. Un sogno ed una realtà nello stesso tempo. "Sono in fase molto creativa ed ho il bisogno di sentirmi libera!"

Mi sono fatto avanti e l'ho sorretta mentre si infilava le scarpe. Belle, tipo chanel ma dello stesso tessuto dell'abito. Evidentemente, fatte su misura e bellissime. Dalla punta aperta si intravedeva lo smalto rosso delle sue unghie mentre la sua pelle era abbronzata di un sole recente di vacanza.
Robert Doisneau - Anni Faigue de Profil - 1958
"La danza della realtà ... è un libro ed un film molto bello! E' stata Giulia a farmelo vedere, anche se inizialmente ero restio a chiudermi in una sala cinematografica. Poi, ho voluto leggere il libro. Sai, il bimbo che vive dentro di noi e che è il nostro adulto che non è cresciuto e guida parte di tutto è una percezione pressoché quotidiana e vitale." Mi ha guardato sorpresa.

"Non immaginavo lo conoscessi. Di solito, parlo a gente che non sa nulla di questo. E io non so parlare di attualità o di sport. Solo cultura, cinema e chimica ... bel disastro!" Valentina aveva una goccia di sudore che dalla fronte era scesa sull'occhio destro, diffondendo parte del mascara.
Aveva uno sguardo da eroina combattente, leggermente imbronciata se non fosse stato per il sorriso dalle labbra di fuoco e dai denti bianchissimi. Il profumo che emanava dal suo ballare (chissà per quanto lo aveva fatto?) era pungente ma attraente al tempo stesso, mischiato al profumo che aveva messo quella mattina.

"Sto imparando l'onironautica. Il sogno lucido. Mi aiuta una mia amica psichiatra e credo che mi stia aiutando anche nella ricerca. L'autostima è fondamentale nel processo creativo dove l'inibizione e il conformismo e le regole uccidono il momento iniziale." e mentre dicevi questo, un po' sorridevi e ridevi e un po' ti riportavi ad un'espressione seria.
"Ho provato anche io. Urlavo nel sogno eppure mi rendevo conto che non usciva nulla dalla mia bocca e poi mentre leggevo il testo cambiava di continuo, impedendomi di rileggere qualiasi frase. Sono le esperienze del sogno lucido che ti svelano l'intuizione slegata dal processo logico." ho risposto mentre i suoi occhi mi fissavano profondi.

"A proposito, quale musica sentivi dentro di te, mentre ballavi?" le ho domandato mentre si era voltata per prendere sul bancone la sua borsa. Ti sei voltata, mia dolce Valentina e mi hai preso la mano, dicendo "Jacques Brel, la Chanson des vieux amants." Hai nuovamente sorriso, hai lasciato la mia mano e hai preso un kleenex per asciugare il mascara bagnato.
Soundtrack: Les Amants reguliers - La Chanson des vieux amants - Jacques Brel

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