Saturday, April 30, 2016

Daniela e il paradosso di Fermi

Tom Thomson - Evening Cloud - 1915
"Se nell'universo c'è vita intelligente, perché non ne abbiamo alcuna prova?" questa era la frase di esordio di Daniela nel corso della cena di giovedì scorso. Rossana, Marianella, Gianrico, Alessandro e Luciano, insieme a Giulia ed a Me eravamo rimasti distrattamente colpiti da quell'uscita.

"Si tratta del cosiddetto 'paradosso di Fermi' in cui il termine paradosso deriva dal contrasto tra la sensazione, tra la percezione di una cosa, il dato riferito al numero di extraterrestri esistenti, e la realtà che ci dimostra come, ad oggi, ogni nostra ricerca o conoscenza non confermi questa percezione." aveva aggiunto Gianrico che ben conosceva la questione, visto che anche lui lavorava al MOX, il dipartimento di matematica.
Léon De Smet - Miss Watson Williams - 1920
"In fondo vuoi dirci che esiste un divario totale tra quello che noi percepiamo come sensazione e la cruda realtà! Ma, poiché penso di conoscerti abbastanza bene, ti chiedo in modo diretto a chi è indirizzata questa tua uscita e, se possiamo saperlo, qual'è il motivo sottostante." Giulia era sempre molto franca e, oggettivamente, forse, questa volta mi sembrava anche un po' troppo chiara e brusca.

Daniela si era buttata una ciocca di capelli dietro l'orecchio e aveva abbassato il capo. Forse non aveva voglia di rispondere e forse si era anche pentita di avere tirato fuori quella frase, forse le era sfuggita. Ha accavallato le gambe che erano avvolte da un collant spesso di colore verde bottiglia che incontrava benissimo il colore del suo corto abito di maglia. Aveva delle perle gold al collo che amavo molto.
Giorgos Rorris - In the bath - 2006
"Ammetto che la frase mi è scappata. Ammetto che era diretta a qualcuno ma non voglio proseguire perché non è il momento e nepure l'occasione. Lasciamo sedimentare la frase e discorriamo di altro, per favore. Vorrei che fosse una serata piacevole e chiedo scusa della mia uscita. Basta, per favore. Basta così! Grazie." Questa risposta non poteva lasciare adito ad altro e quindi ho colto l'occasione di andare a prendere uno spumante che tenevo nel frigorifero ed annunciarne la qualità.

"Divinity Golden Brut! Signori miei, l'avevamo tenuto per le occasioni particolari e questa ci sembra essere una di queste! Divinity come Daniela che ci riserva sempre sorprese. Sorprese nelle sue conquiste di lavoro e di affetti. Ricordi Daniela quando ti sei presentata con quell'attore americano di teatro? Ricordi quando hai vinto il premio internazionale per matematici? E, ti ricordi, quando ti sei presentata al concorso di bellezza al mare? Hai quasi vinto in mezzo a quelle ragazzine!" Daniela per prima ha sorriso. Sotto sotto, forse mi ha ringraziato e la serata è iniziata.
Richard Diebenkorn
Qualche giorno dopo mi ha telefonato per chiedermi di incontrarci. Avevo molti impegni e le ho promesso solo un incontro brevissimo tra un appuntamento e l'altro. Si è presentata in un tailleur rosso fuoco con scarpe rosse e calze nere. Troppo elegante per quel solo incontro. Un rapido bacio e poi, a sederci al bancone per il cocktail rapido.

"Grazie per l'altra sera e scusami anche con Giulia per l'imbarazzo che posso avere creato. La frase era per Gianrico che è tornato insieme a Marianella. Speravo che tra noi due potesse funzionare ma, evidentemente, il suo legame con lei è troppo forte. Mi sono illusa e non per cattiveria ma per sincero amore, nonostante la differenza di età. Volevo semplicemente fargli capire che , se c'è amore, perché non ne abbiamo la prova?" Daniela aveva detto questo tutto d'un fiato, dopo il primo sorso di una 'zarina'.
Ekaterina Goncharova - In Anticipation of Summer
L'ho guardata alla luce soffusa del locale e mi è apparsa ancora più bella del solito. Qualche sua finissima ruga intorno agli occhi non faceva che renderla dolcemente sensuale e quasi irresistibile. Lo sapeva di essere così e giocava con le persone. Il gioco dell'illusione per vedere quanto si scoprono di fronte a lei. Eppure, nonostante tutto, Daniela non sembrava riuscire a trovare la persona giusta o quantomeno un legame continuativo.

A volte, bellezza, intelligenza, eleganza e charme stentano ad ottenere quello che altre persone, molto meno dotate, invece conquistano. Perché? La colpa è nelle loro attese? Egoismo o insicurezza? paura del legame e falso desiderio dello stesso. Paura del trascorrere del tempo insieme ad una persona che ce lo ricorda attraverso il suo invecchiamento? Sfida continua nei confronti della giovinezza? Orgoglio e indipendenza?
Roswell Keller - Come Dance With Me
Cosa diavolo crea il mix della vita? Perché ci si sposa e si crea una famiglia? Eppure si nasce soli e si muore soli. E forse si vive altrettanto soli, salvo il fatto che, per convenzione, ci si affianca nel percorso, in modo più o meno stabile. Ma si rimane sempre soli. Le 'vite parallele' sono anche queste e non solo quelle di Plutarco.

Siamo vite parallele che trovano brevi incroci e si illudono possano diventare fusioni. Sono rette parallele che scorrono in una complessità generale che aumenta in modo progressivo. Che raddoppia ogni "x" tempo ma che non crea l'unione delle rette. La complessità non unisce, la complessità e la complicità avvicinano ma non fondono.
Viktor Schramm - A Perfect Scent - 1897
Si tratta solo di aspettare e il momento della dimostrazione della distinzione tra le rette arriva sempre. Il parallelismo può essere vicinissimo, continuo, stretto ma rimane sempre un essere paralleli, ma sempre soli.

Daniela, ti ho guardata allontanarti ed ho provato il desiderio di abbracciarti e di sentirti vicina ma sarebbe stato solo un momento di incontro a cui sarebbe seguita la separazione e il malessere per l'incompiutezza della cosa. Siamo dunque soli al mondo nonostante la percezione che per forza ci debba essere qualcun'altro?

Soundtrack: Imogen Heap, Jeff Beck, Vinnie Colaiuta, Tal Wilkenfeld - Blanket

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