Friday, April 15, 2016

Pekka e i colpi di pennello e l'ansia del vivere

Pekka Halonen - Tyttö Rannalla (Aino Mäkinen) 1901
 Alcune settimane fa, mentre eravanìmo sul lago a riposare, la nostra amica Rossana ha bussato al portone del giardino. Fortunosamente eravamo proprio lì a prendere un poco di sole mentre si guardava ai gatti e ai fiori delle camelie. Strano che si bussasse al portone. Non lo fa nessuno e d'altra parte non abbiamo mai messo il campanello o il citofono.

Rossana è una piacevole ragazza montanara che ha scelto di vivere in una quasi-baita in una vallata vicino. Ha studiato economia e commercio alla Bocconi ma poi ha scelto di riprendere il mestiere dei suoi avi, quello del contadino. Ha smesso di usare lo smalto per le unghie e di indossare calze di seta e scarpe con i tacchi.
Pekka Halonen - Tomatoes - 1913
Ha lasciato i vestiti firmati e le borse alla moda. Ora vive con grandi maglioni che crea da sola, procurandosi la lana da una sua amica che ha scelto, con il proprio compagno, di allevare pecore e bovini e capre sugli alpeggi intorno alla Val Grande. Ora vive indossando per lo più scarponi montanari da lavoro e calze tecniche per non avere freddo e essere riparata.

I suoi capelli sono virati dal biondo ad un meraviglioso castano-rosso che è il suo colore naturale e le sue mani sono molto naturali, giovani e con una belle pella morbida e con le unghie tagliate corte come un ragazzo. Rossana è molto felice. Ha scelto di coltivare qualità antiche di ortaggi. peperoni mai visti e piacevolissimi, zucche con la buccia morbida, melanzanine saporitissime e zucchine che nascono in mezzo alla menta.
Pekka Halonen - Kahvin keitt ä jä (Maija Halonen)
E poi dipinge. E poi suona. E poi, come dice lei, vive. Vive perché respira l'aria della montagna e non sente gli odori della città. Vive perché il suo orologio è la posizione del sole e il tocco di una lontana campana che le dice quando è ora di alzarsi e quando è ora di fermarsi per pranzo o per smettere di lavorare e di cenare. Le sei, le sette, il mezzogiorno e le cinque e le diciannove. Scampanate che si affiancano ai semplici tocchi delle ore.

Rossana era venuta a cercarci perché aveva scoperto un quadro in un fienile di suo nonno. Un quadro che si era conservato - diceva - grazie ad una tela pesante di canapone che l'aveva avvolto e alla posizione che lo salvava dall'umidità. Era entusiasta della scoperta perché le sembrava molto bello e perché aveva i tratti per stimolare una sua ricerca pittorica e per una sua evoluzione espressiva.
Pekka Halonen - Kesäurheilua (Sommarsport) -  1922
Suo nonno era stato un montanaro che aveva scelto, nella sua prima gioventù, di scappare dalla neve per rifugiarsi nelle onde del mare. Aveva così viaggiato per una decina di anni ed era stato imbarcato su navi mercantili con le quali aveva battuto tutti i mari del Nord. Lui che desiderava le spiagge del Pacifico! Non era un grande marinaio ma aveva dimostrato una certa bravura in cucina e quindi aveva navigato facendo il cuoco.

Rossana aveva ereditato da lui una certa capacità culinaria e un senso disincantato nei confronti del mondo che riusciva a tradurre con dei grandi colpi di pennello a tinte forti. Le sue figure erano tracciate dal colore e dai chiaroscuri a tinte vivaci ela natura veniva descritta da grandi distese di olii tranquilli e profondi.
Pekka Halonen - 150 vuotta - 1911
Entrata in giardino, abbiamo notato che vestiva pesante come se fosse rimasta alle sue altitudini. Era dunque scesa di gran fretta. Ha estratto il cellulare e ci ha portati in una zona d'ombra per farci vedere la foto scattata del quadro. A malapena si vedeva qualcosa ma tra le dita della sua mano, dallo schrmo del telefonino appariva la figura di una persona con capo chino su un qualcosa di bianco. Una figira azzurra che leggeva, dunque.

Ci ha sorriso ed ho notato che aveva il rossetto. Un rossetto colore del corallo, bellissimo. le sue labbra erano aperte in un sorriso che mostrava i denti bianchi e forti. Ci ha sorriso e gli occhi, di un blu profondo, erano socchiusi in un viso da cui facevano capolino le efelidi su una pelle già in parte abbronzata dal sole dell'alta montagna.
Pekka Halonen - Nainen veneessä
Ci siamo subito portati in casa per guadagnare di quell'ombra che ci avrebbe permesso di vedere meglio quella fotografia. Al buio l'immagine mostrava un quadro bellissimo. Da mozzare il fiato. Lunghe pennellate di colore che definivano una figura viva e assorta in una falce di sole che esaltava la bellezza delle tinte e della persona.

"Sai chi è l'autore? Hai trovato la firma? E' veramente bellissimo ..." Giulia aveva esclamato, abbracciando Rossana in modo delicato e deciso, al tempo stesso. "Si, ho cercato ed ho trovato una firma abbastanza leggibile. Si chiama Pekka Halonen e porta la data del 1918. Il nome è nordico ma non ho internet da me e per questo mi sono precipitata da voi. Possiamo cercare?"
Pekka Halonen - Pyykki kuivuu (1910)
Ci siamo attaccati a Wikipedia ed abbiamo trovato la risposta alle nostre domande. "Pekka Halonen è stato un pittore finlandese a cavallo del XX secolo che ha studiato a Parigi anche sotto l'influenza di Gaugin. Ha sposato una musicista (Aino Mäkinen) ed ha vissuto sempre in Finlandia. Ha detto che aveva sempre dipinto solo ed esclusivamente per se stesso perché l'arte non deve disturbare i nervi bensì infondere un sentimento di benessere e di pace."

Rossana ci ha guardati e ha sorriso ancora più gioiosa. "Questo Pekka è come sono io. Vivo nel modo in cui vivo perché devo vivere per me stessa perché la vita deva dare serenità, pace e benessere. I soldi, la carriera non sono nulla di fronte al vivere. Mio nonno aveva buon gusto e doveva avere anche un sesto senso per avere scelto un pittore che sarebbe stato così adatto alla sua nipotina adorata!"
Pekka Halonen - Koira ulvoo kuuta 1899
Il tempo era trascorso e Rossana sarebbe stata costretta a rientrare molto tardi fino a casa e le strade dalle sue parti non sono ancora illuminate. Per questo si è fermata a cenare e dormire da noi. Sarebbe ripartita all'alba per i suoi campi. Si sarebbe alzata da sola e ci avrebbe lasciato dormire. Dopo cena abbiamo continuato a guardare le opere di Pekka Halonen su internet e abbiamo convenuto tutti che era particolarmente piacevole.

Mi sono addormentato pensando che Rossana era stata fortunata ad avere un nonno così sensibile e, involontariamente, così lungimirante. Le aveva fatto un regalo stupendo. Non solo l'intelligenza, la sensibilità e la creatività ma anche un pittore che aveva fatto della propria libertà il senso della vita e delle lunghe pennellate cromatiche l'alfabeto della propria espressività. Pekka e Rossana.
Pekka Halonen - Girl reading - 1918
Soundtrack: SEKUさんのSkyphobia 弾いてみた

No comments:

Post a Comment