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Georges Mathieu |
"Se sono ignorante, non voglio morire in questo stato. E poi, chi mi fa dormire con la curiosità che tengo dentro di me? Non resisto a lavorare, fare la spesa, cucinare e mangiare e dormire per ricominciare ogni giorno da capo!" Chi stava dicendo questo era la custode filippina del nostro condominio.
Avevo visto che leggeva e leggeva e leggeva tutti i giorni dopo avere finito di pulire le scale. Non era come invece capita spesso, di quelle persone che in ogni momento di pausa prendono il telefonico e cominciano a smanettare ed a messaggiare.
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Georges Mathieu |
Notavo che lei non faceva così. Aveva sempre un libro in mano. Spesso titoli per me sconosciuti. Semplici romanzi ma, qualche volta, anche libri di poesie. "Dove li prendi? E come li scegli?" avevo domandato una volta, curioso di sapere come facesse ad avere quei libri.
"La nostra Parrocchia ha una piccola biblioteca e lì prendo i libri. Li scelgo un po' a caso. Qualche volta cìè una persona che mi consiglia ma più spesso mi baso sul titolo del libro, sulla copertina e poi lo apro e provo a leggere. Se mi piace come è scritto, lo prendo." ed ha sorriso con quei denti bianchissimi che spesso hanno le giovani orientali.
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Georges Mathieu |
Anche noi siamo ignoranti. Basterebbe guardare quanti libri ci sono nelle librerie o nelle bibliotece e pensare quanti ne abbiamo letti e di quanti autori sappiamo dire qualcosa. E' come nella vita. Possiamo mai sapere qualcosa di lei? Conosciamo al iù una parte che è ben poca cosa nel computo totale della vita da quando esiste. La nostra vita ha una dimensione minima, infinitesimale. E quindi, cosa sappiamo noi?
E se consideriamo che la vita è intrinsecamente fusa con la conoscenza della natura e dell'uomo, immaginiamoci quanto possiamo riuscire a conoscere di tutto questo nel breve trascorrere di una sola esistenza. E allora, i libri. Conoscenza indiretta. E l'uomo stesso, attraverso il racconto dei propri pensieri e delle proprie esperienze. Anche questa, conoscenza indiretta.
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Georges Mathieu |
Tanto per essere un pochino meno ignoranti.
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Andrej Voznesenskij |
Soundtrack:
Gianfranco Manfredi - Ma chi ha detto che non c'è - 1977
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