"Ecco, ci siamo di nuovo! Ma come possiamo guardare in faccia le prossime generazioni, visto che da oggi, e per l'ennesima volta, intacchiamo le loro riserve future?" Era Antonella che sbottava al piano di sotto mentre noi si poltriva a letto, godendoci la giornata di ferie.
Dalla stanza di fronte alla nostra, Francesco aveva preso a risponderle "Hai ragione anche tu ma, secondo te cosa dovremmo fare? Dico, nel nostro piccolo, perché la maggior parte delle cose non dipendono ormai più da noi ma da coloro che decidono per noi, in grande? Tu, ad esempio cosa proponi?"
La cosa stava diventando decisamente noiosa visto che, anziché stare a letto nel silenzio, eravamo stati investiti da questa discussione che, oltre a gettarci in un problema sostanzialmente enorme ed esistenziale, ci stava interrompendo la tranquillità di queste prime ore di una domenica di agosto.
I vocii ad alto volume stavano moltiplicandosi. "Di' questa è l'ultima volta che facciamo una vacanza tutti insieme! Il prossimo anno, col cavolo che ci gettiamo in questa avventura! Amici, si, ma con una certa discrezione!" era quello che mi stavi sussurrando con il viso affondato nel cuscino. Sentivo le tue parole a malapena ma intuivo lo stesso il senso del discorso perché lo condividevo appieno.
Antonella era caricatissima. Ieri sera era andata a dormire alle nove appena scoccate e il risultato si sentiva adesso. Noi, invece, avevamo tirato tardi tra un bicchierino di una grappa barricata e una sigaretta senza filtro, guardando un film francese in DVD e commentandolo tra di noi. Era stato bello.
Luisa aveva risposto ad Antonella mentre, con lei, in cucina, stava preparandosi la colazione. "Ad esempio, Anto, potresti farci vedere tu, oggi, cosa faresti per cambiare le cose. Facciamo un gioco: da oggi e per i prossimi sette giorni, ciascuno di noi organizzerà la vita/la giornata per gli altri, per tutti, secondo i principi che ritiene giusti per salvaguadare le risorse. Poi, compilerà un foglio con il proprio commento su cosa avrà ottenuto mentre ciascuno di noi stilerà un giudizio di fattibilità o meno delle proposte seguite. Alla fine, faremo una valutazione generale con giudizio e premiazione per la migliore proposta!"
Luisa non smetteva di essere una manager decisionista neppure in vacanza, ad agosto. Sempre propositiva nell'organizzazione e nel modo di misurare i risultati, era da sempre la nostra risorsa speciale quando si doveva organizzare un viaggio. Noi, gli oziosi, i pigri e, al tempo stesso, gli insofferenti nei confronti delle regole!
"Va bene! Va bene! Ma adesso piantatela che voglio continuare a riposare! Mi alzo presto tutto l'anno ed ora voglio rimanere a letto a riprendermi ma ... IN SILENZIO!" aveva urlato Gianfranco e tu ed io ci si annuiva reciprocamente tra i cuscini e il venticello che entrava dalle finestre verso il giardino.
Il silenzio era finalmente ritornato. Io temevo solo quando sarebbe toccato a Giulia. Cena a lume di candela ... e questo poteva essere simpatico ma, niente ventilatori, cibi appena appena scottati, poco condimento, niente carne, semi a non finire e acqua e vino a temperatura ambiente. E poi, movimento e ancora movimento e sistemazione delle cose che in quella casa aspettavano di essere riparate, aggiustate, messe in ordine da qualche anno.
Pensavo poi a cosa avrei dovuto proporre io. La giornata senza telefonino, senza televisione o radio. Anche io avrei optato per il lume di candela ma avrei aggiunto la ripresa dei tovaglioli in tessuto al posto di quelli di carta e il lavarsi con acqua fredda. Avrei chiesto di progettare un impianto elettrico con pannelli fotovoltaici e di utilizzare l'acqua del pozzo che c'è in cucina. Poi avrei suggerito di riprendere a curare l'orto e di fare colazione e torte con le marmellate che anni fa avevo preparato con la frutta dei nostri alberi nel giardino.
Mi sentivo povero di idee. Mi domandavo dove potere ridurre i consumi e giungevo al PC con un certo timore. Ormai come si può fare senza quella fonte inimmaginabile di informazioni che è internet? Possiamo ritornare indietro? Forse si, bisogna provarci. Poi consideravo il consumo di combustibile e mi dicevo che avremmo dovuto ridurre la temperatura in casa e, nel nostro caso, utilizzare anche i camini per scaldarci e risparmiare metano.
Lavare con meno detersivo, andare più a piedi e meno in automobile, spegnere le luci quando si esce da una stanza, abituarsi alla penombra della sera, utilizzare le cose più volte e non gettare via subito. Seguire la cottura degli alimenti stando in cucina e non affidandosi alla 'carta forno'. Coprire con i coperchi e non con le pellicole di plastica. Pulire le pentole con poco detersivo e senza fare scorrere l'acqua a fiumi. Lavarsi con il sapone e l'acqua che sono necessari e nulla di più. Riciclare a più non posso! Fare veramente la raccolta differenziata, senza sconti.
"Ciao, mi dispiace che stamane non abbiamo potuto riposare come avremmo voluto ma ... cosa dici di mettere giù una lista di cose da fare per dare più respiro a questo pianeta? Vogliamo provarci, ognuno nel proprio piccolo?" ti ho mormorato mentre mi giravo sul fianco verso di te. "OK, mi sembra giusto. Ciao, buonanotte!" mi hai risposto e ti sei girata dal lato opposto e dandomi le spalle. Le tue belle spalle.
Soundtrack: Fifth Dimension - Acquarius/Let the sunshine
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