Thursday, February 20, 2014

Diritto o rovescio? chi viene prima?

"... the verbal elements [of the poem] are not too interesting to discuss
although they are intended consciously to keep the surface of the poem
high and dry, not wet, reflective and self-conscious.

Perhaps the obscurity comes in here,
in the relationship between the surface and the meaning,
but I like it that way since the one is the other (you have to use words)
and I hope the poem to be the subject, not just about it."

Frank O'Hara - Second Avenue - 1960

Distruggere i ruoli può sembrare un atteggiamento ed un obiettivo eccessivi. Secondo il principio che la violenza non è mai il modo migliore per agire. Ma amo gli espressionisti, gli imagisti e coloro che considerano che ribaltare la visione sia il punto di partenza della riflessione. D'altra parte, non è forse innegabile il fatto che il caos è l'elemento da cui emerge la creatività, in assoluto.

E basta con i sostenitori del solo ordine e delle regole imprescindibili. Salviamo solo quelle del rispetto delle persone, degli altri e poi sovvertiamo il nostro ordine. Mettiamoci in discussione. Oggetti, contenitori, persone. Chi viene prima e chi dopo. Viene prima la parola o il pensiero che la impegna? A volte il pensiero segue la parola e questa è la sorgente del pensiero.

A questo punto, emerge anche un'altra domanda: ma quali sono gli obiettivi? La creatività in assoluto o la creatività pratica? L'una è presupposto imprescindibile all'altra o la finalizzazione pratica deve essere prioritaria e condizionante ab initio? Se creiamo un processo creativo, la libera espressione ideativa è fondamento essenziale e se vogliamo finalizzare l'innovatività, la creatività libera è altrettanto essenziale.

Non è possibile creare se non si considera l'irreale, il paradossale, l'ironico, il futuribile, il pazzesco, l'assurdo e con tutto questo il pensiero libero. Da questo caos emerge il pensiero finalizzato. Infatti, se consideriamo il caos come elemento assurdo, forse lo riteniamo tale solo perché ci sfuggono le complesse regole che lo guidano. Di fatto, questo sembra essere un paradosso. Nel senso che i sistemi caotici sono in realtà ordinati pur essendo impredicibili. A metà strada tra i sistemi lineari e quelli randomici, cioè privi di relazione e correlazione tra due fatti.
 
Ora, è la creatività ad essere caotica o siamo noi a non riuscire/volere capire la sua logicità? Relazione tra "Surface" e "Meaning" e ribaltamento dei ruoli: poesia come soggetto e non come tramite. Antitesi tra diritto e rovescio. E la vita è lo stesso ... sta a noi ...

Soundtrack: John Coltrane - Feeling Good

No comments:

Post a Comment