Monday, February 1, 2016

A love supreme

« Mi piacerebbe mostrare alla gente il divino usando un linguaggio musicale che trascenda le parole. Voglio parlare all'anima delle persone.» (John Coltrane)

L'album è strutturato come una suite in quattro parti. Viene inteso come un album spirituale, che rappresenta la personale lotta per la purezza dell'artista.

Sono quattro movimenti: Acknowledgement ("accettazione", "ammissione" ma anche "presa di coscienza"), Resolution ("risoluzione", "riconoscimento"), Pursuance ("conseguimento"), e Psalm ("salmo", "preghiera") dedicati a Dio con un'intensità profonda e un'ispirazione fortissima, dall'ammissione iniziale con la frase di sassofono che si tramuta in una vera e propria enunciazione verbale di questo "amore supremo" verso un'entità soprannaturale ispiratrice, al salmo finale, sorta di ringraziamento in forma di preghiera assoluta. La quarta traccia, Psalm, è anche la "lettura" con il sassofono di una poesia dello stesso Coltrane inclusa nelle note di copertina, un movimento improvvisato sulla base del contenuto sillabico della stessa.

La musica contenuta nell'album segue uno schema accuratamente elaborato. Le quattro sezioni della suite rimandano a una specie di cammino spirituale. Le quattro parti hanno una forte connotazione drammaturgica, ognuna di loro contribuisce a creare un climax di tensione per poi raggiungere una distensione finale: la parte 1, introdotta da una sorta di fanfara e dal celebre riff ostinato di basso in fa, è il preludio alla scoperta del divino, la tensione cresce nella parte 2 per raggiungere poi l'apice nella parte 3, la sezione più veloce.

Un lungo e melodico assolo di contrabbasso introduce l'ascoltatore alla quarta e ultima parte, il salmo finale di ringraziamento che si conclude ciclicamente con una fanfara simile a quella della parte 1 in modo da dare alla suite un andamento circolare e unitario che si riallaccia all'inizio della stessa.

Oltre ad una differenza di atmosfera le parti centrali si differenziano dal pre e dal postludio anche per la forma: la 2 e la 3 presentano una strutta più jazzistica, suddivisa in chorus, ventiquattro battute nella seconda parte e un blues di dodici nella terza. La prima e la quarta invece sono più libere e non ancorate ad una progressione di accordi ricorrente.

La prima composizione del disco, Acknowledgement, contiene il mantra «A Love Supreme» ("Un amore supremo") che dà il titolo all'album, ripetuto più volte dallo stesso Coltrane alla fine della traccia. Fondamentalmente tutto il concetto alla base dell'opera, esprime la profonda gratitudine provata dall'artista verso un'entità superiore che lo ispira nel suo cammino. L'artista ammette che il talento da lui posseduto è dono di un potere soprannaturale spirituale più elevato.


« Durante l'anno 1957 sperimentai, per grazia di Dio, un risveglio spirituale che doveva condurmi ad una vita più ricca, più piena, più produttiva. A quel tempo, per gratitudine, chiesi umilmente che mi venissero concessi i mezzi ed il privilegio di rendere felici gli altri attraverso la musica. Sento che ciò mi è stato accordato per Sua grazia. Ogni lode a Dio. »
(Dalle note di copertina scritte da John Coltrane per l'album A Love Supreme)
« Il mio obiettivo è vivere in modo veramente religioso ed esprimerlo con la musica. La mia musica è l'espressione spirituale di quello che sono: la mia fede, il mio sapere, la mia essenza.»
(John Coltrane)
Dopo aver completato i brani dell'album precedente, Crescent, che aveva segnato una svolta rispetto alle precedenti uscite su Impulse!, Coltrane era arrivato a concepire la sua musica come un'estensione del proprio sentimento religioso, che tendeva sempre più verso una specie di "religione universale" che inglobasse elementi un po' da tutte le religioni del mondo. L'artista voleva che l'album fosse una dichiarazione importante e perentoria. Scrisse lui stesso le note di copertina e vi incluse una sua poesia, scelse la foto di copertina, che lo ritrae di profilo con lo sguardo serio e pensieroso distolto dall'obiettivo.

L'elaborazione delle quattro parti che costituiscono la suite di A Love Supreme è essenzialmente da collocarsi in una pausa di cinque giorni che Coltrane si prese nella tarda estate del 1964. Ma la moglie di Coltrane, Alice Coltrane, ha dichiarato che l'idea di base dell'opera era molto più vecchia, e si basava su una visione che il musicista aveva avuto durante il servizio militare nel 1946 e che all'epoca non era riuscito ad interpretare. In principio la suite era costituita da un ensemble di nove pezzi, tra i quali anche una sezione destinata a percussioni e strumentazioni latinoamericane, ma anche l'esecuzione come quartetto e numerosi passaggi caratteristici della suite (come la "recitazione" della preghiera in Psalm) erano già presenti a questo stadio di avanzamento dell'opera.


Acknowledgement

Il primo suono udibile sull'album, un colpo di gong, indica istantaneamente che qualcosa è diversa dal solito. Subito dopo Coltrane suona con il sax una breve fanfara. Essa svolge la funzione di richiamare l'attenzione dell'ascoltatore, e anticipa l'importanza del messaggio seguente. Nel contesto di A Love Supreme, agisce come un dono spirituale di benvenuto, una benedizione. Dopo poco più di mezzo minuto, Garrison al contrabbasso inizia a suonare un ostinato in fa, un tema costituito sillaba per sillaba sulle cadenze del titolo dell'album. Questo famoso riff è una frase che appartiene agli elementi di base del blues e qui è un punto di riferimento inconfondibile. Mentre Garrison suona il tema, Jones lo accompagna in sottofondo al tamburo e ai piatti. Tyner si fa strada lentamente, suonando degli accordi di accompagnamento. Quindi Coltrane riprende di nuovo il comando suonando note al sax più ingombranti rispetto a prima, seguendo la struttura ritmica della linea di basso di Garrison. Dopo che la musica ha acquisito tratti meditativi, ecco giungere uno dei momenti più famosi e più intriganti dell'album: in una sequenza sistematica Coltrane suona il tema di quattro note per un totale di 37 volte, suonando una sequenza apparentemente casuale di tasti. Entra poi in scena la voce evocativa di Coltrane, che ripete come un mantra le parole: «A Love Supreme ... A Love Supreme» per 19 volte. Quella che si ascolta nella traccia è una sovraincisione della voce di Coltrane raddoppiata, registrata il giorno successivo e aggiunta in seguito. La dissolvenza graduale della linea di basso suonata da Garrison conduce alla parte successiva della suite.

Resolution

Se per Acknowledgement era bastata una sola take, per questa traccia ci vollero quattro tentativi abortiti e una versione non utilizzata, prima di arrivare alla versione finale al sesto tentativo. A differenza della prima parte della suite, la seconda parte torna a territori ed atmosfere più familiari agli ascoltatori di musica jazz. Con il suo preludio apparentemente sottomesso, Garrison accresce le aspettative per l'entrata fragorosa del sax di Coltrane. Il suono tempestoso del sax tenore conduce la band attraverso un brano jazz oscillante in tempo 4/4. Tyner suona un assolo di pianoforte di alta intensità e passione, divenuto in seguito un modello per molti pianisti. Tyner e Coltrane qui sono perfettamente coordinati. Alla fine del pezzo Coltrane lascia il campo al pianista prima che il brano termini con un rullo di tamburi e un colpo di piatti da parte di Jones.

Pursuance

La terza e la quarta parte della suite furono registrate in un'unica take. La loro lunghezza corrisponde esattamente alla durata dei nastri a 7 pollici utilizzati per la registrazione. L'introduzione di Pursuance è il momento clou di Elvin Jones sull'album. Il suo assolo di batteria è formato da diversi modelli ritmici per metà afro-cubani. Poi è la volta del secondo assolo personale di Tyner, che suona intonato in modo chiaro, conciso e veloce. La traccia si conclude con un assolo di contrabbasso, che verso la fine, è sempre meditativo e malinconico.

Psalm

Psalm è la conclusione malinconica di A Love Supreme. L'alterità del pezzo viene fuori più chiaramente se lo si confronta con quello precedente. È difficile identificare una struttura: metro e ritmo sono appena accennati. Tutto è giocato sull'emozione del pezzo. All'interno della copertina dell'album si trova una poesia scritta da Coltrane, che in seguito ricevette il titolo di A Love Supreme. Questa poesia determina il flusso del sax di Coltrane come un libretto d'opera.  Coltrane non lo indica nelle note di copertina dell'album, ma espresse ai suoi compagni di gruppo la propria volontà di suonare seguendo il testo della preghiera. La sua drammatica conclusione alla suite si esplica in un flusso ininterrotto di note prima delle dissolvenze finali e del ritorno alla fanfara iniziale.

Soundtrack: Charlie Parker - A love supreme

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