Ichijô Narumi, 1906 |
Non sono un esperto ma ho voluto prendere parola lo stesso. "Questo nella tradizione cinese, ma nella nostra si dice che l'altezza è una mezza bellezza ed allora vi dico che io ho conosciuto diversi anni fa una donna bellissima. Elegante e dal carattere dolce e fiero al tempo stesso. Decisa, determinata ma sensibile e delicata. Remissiva ma anche forte. E, in particolare, molto elegante. Nella figura e non nel modo di vestirsi. Quasi un'icona di bellezza in termini artistici. Altissima, molto snella e dai capelli lunghissimi e neri e molto lisci, intorno alla pelle bianca."
Dan McCaw- Seated Figure |
"Come fai a dire che non si è mai accorta? Sei veramente sicuro?" continuava Olga cercando di leggere nel mio sguardo. "Oddio, totalmente sicuro che non avesse mai avvertito nulla, non posso esserne sicuro. Certo è che i rapporti tra noi due sono stati sempre molto formali. Reciprocamente formali, pur nell'ambito di una tangibile, reciproca simpatia. Una cosa che non è così rara nelle dinamiche interpersonali." Mi sembrava di essere uscito dalle capziosità.
"E poi, la cosa, è evoluta o è finita? Oppure è rimasta ferma?" Questa volta era Loredana ad avere preso parola. Lei è un giovane architetto di esterni e di giardini che ama vestirsi come Pippi Calzelunghe, probabilmente a causa del colore dei capelli e delle efelidi che le inondano simpaticamente il viso. Una volta avevo osservato le efelidi sulle sue spalle ed avevo avuto la tentazione di assaggiarle tanto erano carine.
"Lory, non è successo nulla. Mai nulla! Anzi, abbiamo parlato dei suoi problemi sentimentali quando ne aveva avuti e della gioia quando si era finalmente sposata con il suo fidanzato di sempre. Poi la ricerca di una gravidanza e poi la gioia della figlia e poi, la sua malattia. Adesso, Lei non c'è più. Ci ha lasciati." Si faceva tardi e qualcuno, non ricordo, aveva fatto cenno alla necessità di doversi preparare per andare a teatro a sentire Roberto recitare. Presto presto il gruppo si è sciolto e mi sono trovato da solo.
Elizabeth Adela Stanhope Forbes - The Leaf - 1897-1898 |
Trascorriamo la nostra vita secondo due piani. Quello esterno e quello dell'intimità. Difficilmente confessiamo il secondo nel primo e viviamo due realtà tra loro mute e segrete. Siamo per gli altri qualcosa che non siamo per noi. Esiste di certo qualche fortunato che riesce ad essere sempre lo stesso, dentro e fuori ... ma quanti sono? I più mentono sui due lati. Ma non si tratta di solito di una menzogna grave.
La nostra intimità è segreta, segretissima e nota e gustata solo dal nostro io più profondo. Ci fa ridere e ci fa provare piacere per cose che non potremmo e non riusciremmo mai a dire. Rimangono invece pronunciate nel pensiero e i nostri pensieri non vengono letti dagli uomini. Da quelli vivi. Ma, dai morti? Se li leggono, adesso Lei sa che cosa ho sempre provato. Un amore fatto di stima e silenzio e ammirazione. La bellezza e la fierezza e l'eleganza. Questo posso confessare di Lei.
Ora Lei lo sa. Lo conosce bene. E non devo neppure pronunciare il suo nome perché Lei lo legge e questo mio sentimento non toglie nulla a quello che è parte della mia vita nei confronti di Giulia. Nei confronti della mia famiglia. D'altra parte, poiché non ci è dato di essere contemporaneamente in più posti e con più persone, dobbiamo scegliere quello che è il meglio per noi. E di Lei non sono mai andato oltre l'immagine e la sensazione epidermica del carattere.
Frantisek Kupka - Plans par couleurs/Grand nu - 1909-10 |
Si è voltata, ha preso la sciarpa e mi è rimasto negli occhi solo la sua immagine di un vestito di seta rosso con una fascia viola intorno alla vita e il fluttuare dei suoi capelli castani nella lama di luce che veniva dalla finestra e si proiettava sul soffitto.
Soundtrack: 2046- Secret
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