Tuesday, February 9, 2016

Il soldato di stagno

Heinrich Kühn ~ Tambour et soldat de plomb, 1910
"Resistere e resistere e resistere, tenendosi pronti" ... mi stavi dicendo mentre ascoltavi la musica di un gruppo senegalese con la voce di Aby Ndour. Ti stavi dondolando sulla sedia mentre, mi ero accorto, stringevi i pugni con forza.
"Scusa, ma non capisco a cosa fai riferimento. Mi sono forse perso qualcosa?" Mi stavo annoiando quel giorno che volgeva al termine, per fortuna, in una indecisione tra pioggia e non pioggia. Il tempo che detesto. Indeciso, sospeso, tentennante e privo di prevedibilità.
Henri Fantin-Latour, 1889 -Roses et trémières - 1889
Mi sembrava di essere tornato ai primi anni dopo la laurea, quando vagavo per l'estero alla ricerca di una identità professionale. Mi ricordavo il tempo di Rotterdam che circondava il Thorax Institute, bianco edificio moderno in un cielo inverosimile per noi italiani.

E, freddo, umido e bagnaticcio e scomodo. Questa era la mia percezione del clima. Forse era la percezione di una realtà che si faceva scalare con fatica. Che un po' ti respingeva. Ma, chissenefrega, mi dicevo e insistevo. Con fatica, fatica estrema, contro il formalismo e le lobby scientifiche.
Franz Lazi, 1958
Sarei andato poi in California. A San Francisco, per conoscere l'identità desiderata e molto, molto altro. Le tue parole mi hanno subito riportato alla realtà di oggi. "Sai, stavo riferendomi all'idea del soldatino di piombo di Andersen." mi hai detto con un filo di voce.

"Nato storpio, innamorato della ballerina, subisce le angherie del troll malvagio ma riesce sempre a venirne fuori. O almeno così sembra, perché il finire fuso, assieme alla sua ballerina, ancorché in forma di cuore, non mi sembra il massimo." Avevi ripreso e battevi il tempo sulla scrivania.
Kim Boske ~ From "Stories" serie
"In effetti, potrebbe sembrare così se non dovessimo considerare il messaggio di Hans Christian per il quale 'l'amore trionfa sempre', giusto?" la mia risposta mi appariva alquanto banale ma non avevo voglia di impegnarmi. "Un bel cavolo trionfa. Da morti!" mi hai giustamente risposto.

Ho accavallato le gambe e mi sono accorto che i pantaloni mi strimgevano più del solito. Frutto della  dieta che mi ero inutilmente imposto. D'altra parte, stress su stress e desiderio irrefrenabile di piccole soddisfazioni che si traducevano in dolci e liquorino! "Hai ragione. E' vero. Vittoria del cavolo!"
Hannes Kilian ~ 1969
"Meglio lottare e non solo resistere! Risorgere per vincere e non per eclissarsi o essere eclissati." E notavo che i pugni si stringevano ancora con forza e nuovamente. "Sei nervosa? E' successo qualcosa?" " mi sono alzato per prendere due bicchieri e servirci qualcosa.

"Sono annoiata. Mortalmente annoiata. Mi sembra di essere avanzata ed essere caduta per poi rialzarmi mille e mille volte. Sono annoiata di questo reiterarsi delle cose. Basta. O scoppio o faccio scoppiare. Sai quante volte ho pensato a lottare fisicamente per combattere fino alla morte."

Vincent Van Gogh, 1887

Avevi, negli occhi, uno sguardo che andava oltre le cose presenti nella stanza. Guardavi un orizzonte che tu solo vedevi. Con ombre e luci lontanissime sia nel tempo che nello spazio. I pugni si stringevano e si rilasciavano a tratti e vedevo che ti mordevi le labbra. "Cosa vuoi dire?" ho chiesto.

"Significa che tra poco me ne vado. Vi lascio tutti. Parto per un nuovo destino che significa sganciare gli ormeggi per smettere di perdere tempo. Di andare avanti a perderlo, ancora come ho fatto finora. Forse perderò denaro e opportunità e solidità e magari vita, ma lo devo fare." La voce era seria.
Anne Francoise Ben-Or - Half Shadow
" Ma, ne hai parlato a Vittorio? Se lo aspetta? E i vostri figli cosa diranno?" mi sembravano le uniche parole dire. "Lo sanno. L'ho detto. Ma sono irremovibile. O vivere o morire. Forse vivere per morire. Angelo è tornato dall'Argentina 5 anni fa, dopo oltre vent'anni lontano dalla famiglia" mi hai risposto.

Hai accavallato le gambe e hai cominciato a dondolarle. "Angelo era andato via e i suoi figli avevano meno di dieci anni ma il suo destino era altrove e non ci si può perdere dietro una decisione presa senza sapere ancora chi si è e quale è il proprio destino esistenziale." Sorridevi in modo amaro.
William James Mildenhall, prunus - ca. 1900
"Non ti sembra questa una leggerezza? Un non sapersi prendere le responsabilità?" Il mio io doveristico ti parlava. "No, noi abbiamo innanzitutto un obbligo che è quello per noi stessi. O vivo o sarò costretta a sapere di non avere mai vissuto." E parlavi e sentivo la tua voce diventare lieve.

"Quando parti? Quando ci lasci? E ci farai poi sapere?" Ti ho accarezzato la mano mentre ti porgevo il bicchiere. Non aspettavo alcuna risposta perché il rispondere era come il dichiarare razionalità dove non ce n'era. Non mi hai risposto, infatti.
John Dominis ~ Carl Anderson with monarch butterflies on his face, 1954
Ti sei alzata e hai appoggiato il bicchiere sul tavolo. Hai infilato il cappotto che avevi lasciato sullo schienale del divano e mi hai guardato di sottecchi, mandandomi un bacio. "Addio mio caro. Grazie per questi anni di amicizia. Il soldatino di stagno se ne va prima di essere sciolto." Così sei uscita.

Alessia, da quanti anni ti conosco e da quanto tempo ci incontriamo ogni tanto per dirci delle nostre vite. Irrequieti, insofferenti entrambi ma coraggiosi in modo diverso. Ora tu, forse, stai scappando dalla realtà che avverti come un'oppressione senza speranza. O forse stai combattendo.
Yiu Wah Leung ~ Pomme de l'Amour, 2008
Forse stai correndo nella pancia del pesce che inghiottì il soldatino e che poi sarebbe stato pescato per restituire al cuoco il piccolo omino impettito nel suo 'attenti'. Forse tornerai per riunirti con la tua ballerina e poi finire fusi insieme. Cosa ne sai se non stai invece seguendo il tuo destino, scritto.

Inconsci crediamo di decidere e scegliere quello che invece è un copione composto già fino nella sua conclusione. Solo che non sappiamo nulla e non ci è permesso leggerlo prima di quando viene rappresentato. E noi recitiamo e recitiamo e affrontiamo l'ignoto.
Xi Pan
Solo il calcolo delle probabilità per tutta la vita. Così facciamo. Cosa è meglio e cosa è peggio? Ma la vita non è questo. La vita forse dovrebbe essere il decidere di essere se stessi, indipendentemente da tutto e tutti, illuminati solo dallo sguardo di chi ci può essere grato per quanto facciamo. Mah!?

Soundrtack: Mbalakh (confusion) - Aby Ndour

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