Friday, June 10, 2016

Rabbia, invidia e poi gioia ed energia

L'altro giorno, andando a pranzo con il mio giovanotto, diciottenne e adolescente al tempo stesso, mi sono accorto che era il giorno in cui le scuole finivano. Gruppi di adolescenti che saltavano e si rincorrevano e sorridevano e esprimevano libertà e giovinezza si susseguivano nel cinema della vita che scorreva davanti a noi.

Lui come loro ed io dalla parte delle persone adulte. Irrimediabilmente vecchio, passato e lontano mille miglia. Fisicamente, cronologicamente e socialmente. Avvolto in un ruolo incompatibile con loro. Ho provato rabbia con me stesso e invidia della loro giovinezza. E allora ho reagito come un bambino, in un eccesso che lui stesso, il mio giovanotto, non ha condiviso.
Jennifer Hudson
Musica contemporanea come e più di loro. Nelle orecchie e nel cuore. Drammaticamente patetico nei movimenti che cervavo di imitare. Imitavo con il pensiero ma mi osservavo. Con il grasso che male si adattava a certe flessuosità di un quasi ventenne o quindicenne. Con la schiena che difficilmente riusciva a seguire la velocità del movimento imposto dal ritmo.

Un ritmo che è però nel cuore e nelle orecchie ma purtroppo non nello scheletro e nei muscoli. Ho inveito contro me stesso per non essere in forma e capace di avere quarant'anni di meno. Nel fisico e nell'età. Oppure per non avere la mia età reale dentro me stesso, nella testa e nel cuore. Mi sono ricordato di certi atteggiamenti che, da adolescente e da giovane uomo, avevo visto e subìto da parte di genitori e persone adulte che cercavano di dimostrare la loro "attualtà" a noi ragazzi.
Monica
Ora posso dire di non esser più attuale con il fisico e con l'età ma di essere paurosamente proiettato verso un'incoscienza adolescenziale, creativa e distruttiva, rispetto al ruolo di adulto. Non voglio morire vecchio nella mente e nel cuore. Voglio mantenere sempre il gusto di respirare il piacere del nuovo, dell'attuale e della gioia dell'entusiamo. Voglio sentire sempre l'energia della vita e della curiosità che vibra nel cuore, nella mente e nel corpo.
Mi riprometto ogni istante quello che poi non riesco a mantenere nell'intento. Magro, magrissimo e attivo fisicamente ... ma forse perderò peso solo quando un brutto male dovesse attaccarmi e cercare di porre fine alla mia vita. Ma perché, e vorrei avere la stupidità di bestemmiare, non possiamo scegliere di vivere al contrario?
Brandy
Gustando la giovinezza e la flessuosità e l'incoscente ed ingenuo entusiasmo in quella fase in cui possiamo essere liberi di usare con profitto l'esperienza di una vita di decenni e decenni? Perché non possiamo scegliere di morire come giovani dopo avere vissuto un'intera vita? In una incoerenza di età che segue un conto alla rovescia: da 100 anni a 0 anni.

Perché siamo costretti a consumare i nostri anni più belli in un obbligo dietro l'altro. Lavoro, regole e impegni e scadenze. Per poi essere liberi di respirare il proprio tempo in modo autonomo, di essere padroni delle proprie ore nel momento in cui il fisico ci pone i limiti? Vorrei fare il bungee jumping a 90 anni senza la consapevole probabilità di rischiare di stare male o di morire.
Kelly Rowland
Vorrei guidare una motocicletta in un bosco e fare salti su salti senza la consapevole probabilità di rischiare di farmi male. Vorrei, vorrei e poi ancora vorrei (Patty Pravo diceva così?). Ma non è possibile! Semplicemente non è così. La vita è ordinata in modo diverso. Da zero in avanti ... Non decidiamo noi e ci viene insegnato (con il tempo) che rimpiangeremo per sempre la bellezza dei primi anni, pur con la volontà di cercare di gustare al massimo la senilità.

Illusi! Essere vecchi è solo essere vecchi! Rimpianto è solo rimpianto! Forse vorremmo avere due o tre vite per provare tutto ... ma non è così! Una sola occasione e poi basta! E allora? E allora mi rinchiudo nel suono a tutto volume delle cuffie con canzoni che neppure mio figlio apprezza e capisce. Troppo, troppo eccessive. Mi illudo? Non lo so ma forse è effettivamente così.
E recupero di energia.

Soundtrack: Mary J. Blige - Family Affair

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