Reliquary Bust of Saint Margaret of Antioch - Nicolaus Gerhaert van Leyden - 1465-70 |
Generosità = Speciale distinzione nobiliare data ad alcune famiglie dai re d'Aragona, specialmente dalla dinastia dei Trastamara. Non si trattava di una nuova concessione nobiliare ad un singolo investito, ma del riconoscimento della nobiltà di sangue dell'intera famiglia (genus). Per questo motivo, i beneficiari della generosità erano tutti i membri della famiglia con virtuale valore retroattivo per gli antenati. Fu prevalentemente utilizzata in Sardegna verso la fine del medioevo per riconoscere ad una determinata famiglia la sua antica e nobile origine. La generosità dava amplissimi privilegi analoghi ai ricos hombres iberici, senza però particolari obblighi verso il sovrano. I generosi erano infatti considerati a tutti gli effetti discendenti dai cavalieri e dai nobili fondatori della patria (nei secoli dal IX al XIII). Da Wikipedia
Kenneth Frazier - Woman with a Rose - 1891-2 |
Poi, ho riflettuto ricordandomi un pensiero di qualche decennio fa, in cui avevo tristemente concluso che la generosità fosse un lusso che ci si permette, considerando che a volte non ci si comporta in modo generoso perché non si è nelle condizioni di poterlo fare.
Giuseppe de Nittis - Kimono couleur orange |
Ma anche, la generosità è oggetto di educazione. Nel senso che non solo noi stessi ma anche gli altri possono essere educati alla generosità. Se educo una persona a questa logica, potrò porre le basi per una sua scoperta e una sua realizzazione dentro un altro. Al pari dell'educare all'egoismo e alla mancanza di rispetto per persone, animali e cose.
Quindi, nel breve, tutti questi pensieri sono tra loro in linea. Sfaccettature della stessa cosa. Nasco generoso. Vengo educato alla generosità. Riesco ad essere generoso. Le prime due consentono di potere esprimere la propria generosità anche in un contesto sfavorevole perché essere generosi può costare molto. In tutti i sensi.
Nella V° stazione della Via Crucis, il Cireneo viene costretto a prendere la croce sulle proprie spalle per aiutare Gesù che veniva condotto sul Golgota. In genere, si pensa al Cireneo come ad un comportamento generoso. Diciamo che non è stato spontaneo ma anche che poi ha portato la croce sulle spalle e che i suoi due figli, Alessandro e Rufo, hanno fatto parte della comunità cristiana vicina a San Pietro.
Diane Leonard - Peace |
Ma non è necessario il sacrificio estremo. Anche il dedicare la propria vita. Ma anche solo una parte in un costellare comportamenti generosi nella propria quotidianità. Questo è sufficiente. Ed è fonte di grande gioia. Una gioia che permette di affrontare anche il sacrificio più grande, verosimilmente, con serenità e grandezza.
Dunjic Vladimir |
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