Mi hai fatto questa domanda mentre stavi preparando la cena.
"Bisogna aspettare i tempi maturi o bisogna intervenire sulla società?"
Intanto tagliavi zucchine e peperoni.
"Non sono sicura che basti lavorare sulle persone ..."
La verdura cadeva tagliata nella cesta che stava sotto il getto di acqua.
"Anzi, penso che sia importante iniziare a livello politico."
Era la volta dei cipollotti che cadevano in pezzetti nella padella.
"Vuoi il gomasio oppure preferisci pomodorini e peperoncino?"
Ti guardavo mentre cercavi determinata lo spicchio di aglio che avevi pelato.
"Sono di fatto convinta che si debba agire a livello politico, dicevo ..."
"Non sono sicuro", ti ho risposto.
"In che senso non sei sicuro? Da dove bisogna cominciare, allora?"
Mi sono preso una pausa, ho versato del vino rosso in due bicchieri e te ne ho passato uno.
"Nel senso che se non iniziamo a cambiare noi per primi, non può cambiare il resto."
La verdura lavata e scolata era finita in padella dove si stava dorando l'aglio.
"Vuoi dire?" e avevi iniziato a sorseggiare un poco di vino.
"Voglio dire che ... per cambiare ciò che ci circonda dobbiamo per primi cambiare noi."
Avevi iniziato a girare il mestolo nella padella e avevi abbassato la fiamma sotto.
"Si, forse hai ragione. Se non cambiamo noi, cosa possiamo pretendere ..."
Ti ho sorriso mentre pregustavo la cena.
"Non sono parole mie. Le disse Occhetto in occasione della svolta della Bolognina.
Le disse lui e le ripeteva Vittorio Foà. Solo che nessuno le ha seguite.
E il partito si è sfasciato.
Nuovo indirizzo politico e rinnovamento culturale in un modello organizzativo vecchio.
Fatto di uomini che non volevano per primi cambiare loro stessi. E tutto è finito."
Mi hai guardato incuriosita e poi hai servito la cena nei piatti.
"Buon appetito, mio irrinunciabile filosofo-politico"
"Buon appetito, mia cara."
Soundtrack: Ella Fitzgerald ft Buddy Bregman Orchestra - Bewitched, Bothered & Bewildered (Verve Records 1956)
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