Saturday, October 3, 2015

Anti Imperialistic Conference - 116° anniversario di una incoerenza

Dirk Dzimirsky - Deja-Vu - 2010
"Our country, right or wrong.
Wher right, to be kept right.
When wrong, to be put right."
Carl Schurz - Anti-Imperialistic Conference - Chicago, October 1899

Ben Hughes - Portraits
Il principio è che la propria patria non si rinnega, giusta o sbagliata e che ... se è giusta deve essere mantenuta tale mentre se sbaglia deve essere corretta. "Perfetto" stava sottolineando Giulio nei confronti dell'esposizione che stava tenendo Luigi. "E' perfettamente corretto, salvo la prima parte che è sibillina in quanto induce accettazione. E poi rimane il dubbio di dove sia il giusto e lo sbagliato che, come sappiamo, è funzione del punto di vista e quindi non può essere universale."

A questo punto, Caterina, che era entrata da circa dieci minuti sollevando una ventata di sguardi per la luce che era passata dalla porta spalancata, si era alzata per dire che l'inconguenza stava nella diversità di sviluppo del concetto alla base del movimento stesso. Caterina è una giornalista che si occupa di moda per alcune riviste di settore e generalista ma che ama molto la letteratura alternativa al punto da avere scritto lei stessa un romanzo punk nei cui riguardi diversi editori le dissero 'cara, il romanzo è eccezionale, ora riscrivilo.'

Sergio Lopez - Tuscany Superb
Caterina aveva continuato "La lega antiperialista americana, che era nata nel 1898 e che portava avanti gli ideali espressi nella stessa dichiarazione di independenza, perorava la causa dell'indipendenza dei paesi per quanto riguardava la scelta del proprio governo. L'idea di un governo basato sul consenso dei governati! E invece, già l'anno dopo alcuni politici avevano stravolto l'idea asserendo che la politica espansionistica americana era virtuosa perché intendeva portare la libertà di scelta negli altri Paesi."

Il suo modo di parlare era un po' diverso dal solito. Sembrava strascicato, annoiato, quasi stesse rispondendo con sufficienza ad una persona ritenuta incompetente. E invece Luigi era tutt'altro. Luigi si dedicava alla storia americana fin dai tempi della tesi di laurea ed era l'autore di alcuni libri, tra cui uno di testo universitario sull'argomento. O era fatta o c'era qualcosa.

Damian Chavez - Marta
"Hai ragione. Scusate, vi presento la dottoressa Rovelli, una nostra collega studiosa in scienze delle libertà di opinione e governo (?). Hai ragione, Caterina, dicevo. Il problema è stato quello di mascherare di liberismo quella che in realtà era mira espansionistica. Questo succedeva all'epoca con le Hawaii e poi con le Filippine e poi sarebbe andata avanti in Asia, in Africa, in America del Sud, eccetera eccetera. Sarebbe sfociata anche nella prima guerra mondiale e poi nelle frange della seconda e continua anche nei giorni d'oggi." Luigi rispondeva sorridendo.

 Non so se era solo una mia impressione o se la cosa fosse reale. Solo che mi stavo annoiando e temevo che questa risposta ne evocasse un'altra e che si finisse così in una diatriba sotto la quale, non mi tornavano i conti, mi sembrava ci fosse altro. Mi sono alzato dalla sedia ed ho fatto un cenno a Luigi per dirgli che ero in ritardo e che dovevo andare.

David Galchutt
Mentre Caterina stava replicando ... non ascoltavo e non volevo farlo, Luigi aveva lasciato il tavolo dei relatori, dicendo "Scusate un secondo" e mi aveva raggiunto rapidamente e, scusandosi della fretta, mi aveva messo in mano un libro ed era di nuovo tornato sul palco. Sentivo il tono della voce di Caterina farsi più freddo e acuto, segno del suo non gradimento del gesto di Luigi. Non ascoltavo e stavo andando verso l'uscita.

Capita di non volere sentire per non essere coinvolti e procedere in quello che si vuole fare. E così stavo facendo. Non mi interessava più nulla di quell'incontro. Avevo visto e sentito abbastanza e il resto sarebbe stata solo noia. Uscito in strada, in un sole bellissimo in un'aria settembrina colma di profumi autunnali, avevo dato uno sguardo al titolo del libro che Luigi mi aveva messo in mano.

Brancusi - Mademoiselle Pogany
La copertina recitava “Left-handed” by Jonathan Galassi. 2012. Un libro di poesie di un autore che non conoscevo. Dunque, americano, vivente, a capo di un colosso editoriale. Sfoglio il libro e, come faccio sempre, mi metto a leggere a caso. Per vedere se mi diceva qualcosa o no. Mi colpisce la particolare attualità sia espressiva che delle situazioni descritte o evocate.

Apro ad una pagina qualsiasi, scelgo una poesia e comincio a leggere a voce normale.

Bessie MacNicol - E. A. Hornel - 1896
Left-handed
My parents understood I was left-handed
and didn’t make me write against the grain
the way so many people their age had to.
Still, the western witch
barred the gate to the castle
where the enchanted chocolate cake
lay hidden: gooey, luscious,
pitch-black devil’s food with butter icing.
The cake went stale;
I never got to kiss it into life
and be Prince Charming
with a sheepish butter-and-sugar face.
And I got stale too
till you came along, cupcake,
and everything turned midnight satin.
Could my story have been otherwise?
If the drawbridge had been down
could a bright knight
have led me on a different crusade?
Could I have had a heroic
princely life before you,
full of tumultuous
left-handed love?

Jonathan Galassi

Jacqueline Lou Skaggs - Paintings on copper penny
Chiudo il libro ... mi sento chiamare. Mi giro e vedo Caterina che viene incontro. Mi prende sotto il braccio e mi tira verso destra, lungo la strada che costeggia il teatro. Ha un bellissimo cappottino leggero, tipicamente autunnale, di colore verde mela che illumina i suoi corti capelli rosso tiziano. Le sue mani sono inguantate di nero e cammina trascinandomi di fretta. Il passo veloce fa picchiettare le sue scarpe di vernice sull'asfalto del marciapiere. Sono nere come le sue calze mentre la gonna non sporge dal cappotto verde. 

Mi avvicina la testa e sento nelle orecchie la sua voce "Accompagnami via. Sono molto nervosa. Luigi ed io ci siamo lasciati l'altro ieri ed è difficile rompere un'abitudine. Sono venuta qui per farlo arrabbiare ma non si riesce con lui. Hai visto anche tu. Non accetta le provocazioni ma sfotte sottilmente e fa il dolce amico-compagno della vita. Non credere a lui più di tanto e non leggere questo libro. E' una pizza ed è superbo!"

Boris Kustodiev - Portrait of D.F. Bogoslovsky
Eravamo arrivati al Bar Daniela dove sapevo che servono bene buoni cocktail. Mi ha guardato. Mi ha dato un bacio sulla guancia e stringendosi contro mi ha guidato dentro. Non c'era nulla di diverso in tutto questo se non un'amicizia che aveva bisogno di un momento di confidenza per svuotare un sacco. E a me non dispiaceva esserle di aiuto. Intanto pensavo al libro-pizza e superbo. E Luigi cosa avrebbe detto?

Soundtrack: Calle 13 - La Vuelta al Mundo

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