Monday, October 12, 2015

Coming into Los Angeles

Gustav Klimt - a painting destroyed by fire - 1916 - 1917
Alberta è una carissima amica che vive tra Milano e Los Angeles. Suo fratello ha un'attività di import-export ad Orange County e Lei, che di professione fa l'architetto di interni, riesce ad approfittare della situazione. Un mese qui e un mese là. Una fusion continua di tendenze che sa mettere insieme molto bene per creare soluzioni architettoniche decisamente personali, uniche.

Qui, a Milano, spende la sua provenienza lavorativa di Los Angeles e a Los Angeles spende la sua attività professionale che svolge nella Milano della moda. Intelligente e scaltra. Diciamo che sa fare e sa vendersi bene. Ora è a Milano da almeno due settimane e tutti noi, i suoi amici da una vita, siamo felici di incontrarla per sentire i suoi racconti.
Jeffrey Nentrup
Alberta è alta almeno 180 centimetri e tiene moltissimo ai suoi capelli lunghi quasi fino ai fianchi. Originariamente di un bel colore mogano, si sono striati di fili bianchi perché, come tutti noi, gli anni sono passati. Al suo fianco talvolta troviamo Lorenzo, un classico della sua vita sentimentale. Uno che, dopo due matrimoni e tre figli, è felice di vivere non da single ma neppure da troppo impegnato. 

Si tratta di quelle situazioni di mutuo impegno/disimpegno  che connotano le persone che non vogliono vivere da sole ma neppure hanno intenzione di rimettere insieme una relazione che del quotidiano fa la sua essenza. Per Lorenzo, quest'alternanza mensile, più o meno, va bene. Lei è bella, lui anche e quindi stanno bene insieme. Li accomuna questo desiderio di unione/disunione. Soft ma fissa, costante.
Frederick Frieseke - Mahda - 1921
Roberta, una volta aveva detto che tutto questo le sembrava al pari di quelle situazioni in cui la convenienza la fa da padrone. Come quei pensionati che uniscono le pensioni e vivono insieme ad un livello migliore rispetto a quello che una sola pensione consentirebbe. O quei vedovi che condividono l'appartamento per non stare soli e sapere che, al bisogno, ci può essere l'altra che li aiuta.

Giulia, le aveva detto - mentre io stesso al pari annuivo - che questa considerazione era duramente realistica perché anche lei aveva notato una sostanziale assenza di passione. Amore c'era? Mah, chi lo poteva dire. Tutt'al più una condivisione di umori fisici e una soddisfazione di pulsioni corporee. Ma questo appariva a tutti sostanzialmente triste, anche se l'impressione era di intesa gioiosa ed energica.
Lin Jinfu
Eccoci qui, davanti al ristorante per l'appuntamento che ci eravamo fissati per incontrarci di nuovo. Ed eccoli arrivare. Mano nella mano in un'aura di coppia felice ed unita. D'altra parte, tutto quanto detto prima non escludeva minimamente che non vi fosse sincera felicità. Alberta ethe era già alta di suo, questa volta indossava due stivali texani tutti ricamati e con inserti in pelle di diverso colore. 

Sicuramente originali. Ricordo che qualche mese fa mi aveva detto, dopo almeno tre margarida a testa che sarebbe andata a trovare un amico, un certo Dave Wheeler per ordinargli un paio di "El dìa de los muertos". Stivali dal costo folle che però lei voleva e che le sarebbero serviti per la presentazione di un progetto ad un ricchissimo coltivatore-allevatore di Peralta Hills.
Andrey Remnev
I Boots accoglievano un paio di Jeans azzurri consumati e sfilacciati in alcuni rari punti. Le gambe lunghe le consentivano di portarli benissimo e sopra i jeans una camicia di daino con le frange alle braccia. Inserti indiani di pelle colorata rossa, gialla e verde e azzurra formavano un piccolo paesaggio tipicamente Tex-Mex e ai polsi, due grossi bracciali in argento e turchese uno e in argento e onice l'altro. Le lunghe dita delle mani, senza alcun anello. Solo la pelle abbronzata di sole.

Una copertina di Neil Young non avrebbe potuto essere più bella e giusta per i contenuti folk rock. Lorenzo invece era molto più europeo. Mocassini scuri, jeans semi-stinti e un golfino blu sopra una camicia bianca. Insieme condividevano i capelli neri con ormai abbondanti ciocche grigie. Un bell'orologio con la cassa dorata al polso e un cinturino particolare, in rettile verde chiaro. Il profumo speziato di lui era avvertibilissimo (forse se ne era dato in eccesso per l'occasione di Lei a Milano).
Ramon Casas i Carbó - Preparando el baño
Un abbraccio e un lieve bacio sulla guancia, come si fa con un'amica fedele negli anni. Il profumo che portava la sua pelle era di tenue crema per il corpo. Penso al mughetto ma non era ben chiaro in quanto molto, molto sfumata. Giustamente ho pensato (... per non sembrare una saponetta!). Ora eravamo seduti tutti ad un tavolo. Giulia, Antonella, Serena, Roberta, Paolo, Antonino, Francesco ed io. Loro due. Umbertino ci avrebbe raggiunti più tardi ma avevamo avuto il permesso di iniziare.

Lo sguardo distratto (solo in apparenza) al menù era inframmezzato da considerazioni sulle reciproche esistenze. "E tu, dimmi, cosa stai facendo?" La serata si stava inoltrando, inanellandosi di continue domande e risposte. Per ora, nessun parere, nessuna opinione. Solo un inseguirsi di comunicazioni. Io faccio questo, io faccio quello. In una logica di presentazione della propria vita ... sempre dipinta come interessantissima. 
Ann Gale
Alberta era più zitta del solito. Mi lanciava sguardi lungi che mi avevano fatto intendere che aveva una sopresa per tutti. E così era passata già un'ora circa. La cena era già a metà. Pesce, verdure, frutta, fusion e tradizionale rivisitata e ricomposta. In cucina c'era Giorgio, un amico personale di Roberta che aveva lavorato a lungo in Giamaica e poi ad Aix-en-Provence e che sapeva mischiare sacro e profano in cucina.

Il vino si apriva e finiva in modo assai allegro e quando Umbertino ci raggiunse, ormai gli umori erano decisamente sull'euforico. Ecco che poco dopo, Alberta aveva attirato l'attenzione di tutti alzandosi in piedi. "Vi ho voluto qui, tutti intorno ad un tavolo perché ho una cosa da dirvi che personalmente è una grande gioia." Non posso escludere che qualcuno sia rimasto privo di alcuna congettura a riguardo. Pressoché tutti abbiamo subito pensato 'Questa si sposa e si sposa con Lorenzo ... basta vita da vagabonda dei due continenti!'
Native American Art
"La notizia è che la mia vita sta per prendere una strada definitiva. Unica e ben precisa. Non so se ci rivedremo a breve. Forse passeranno anni. Forse non capiterà più di incontrarci. Forse ci scriveremo. Forse ci telefoneremo. Forse neppure quello. Eppure, non è un addio questo. Non deve essere un momento triste anche se così può sembrare ..." 

Lorenzo la guardava in modo strano. A questo punto, gli sguardi si incrociavano ed esprimevano solo due dubbi: 'Cosa diavolo è successo ... cosa sta per fare Alberta. Ed è evidente che Lorenzo non c'entra neppure lontanamente ... lo sapeva lui questo ....? Che figura, oltretutto.' Una pausa. Lorenzo si comportava bene. Rimaneva impassibile. Di stucco, senza neppure abbozzare un sorriso. Serena che è sempre stata più sfacciata di chiunque altro aveva avuto il coraggio di alzarsi e andare al fianco di Alberta.
Nacho Molina - Estefania
"Bene, cara, l'effetto l'hai ottenuto. Siamo tutti qui che pendiamo dalle tue labbra. Piantala di tenerci sospesi. Ti fai suora? Hai deciso di andare a vivere su un'isola deserta o di partire per un viaggio esistenziale intorno al mondo o di andare in India a meditare per sempre?" e mentre diceva questo, l'aveva abbracciata perché la voce, onestamente, non la reggeva più molto.

Alberta aveva posato il bicchiere di vino. Stava piangendo ma la voce era ferma lo stesso. Il mascara stava leggermente allargandosi sul contorno occhi e dava al suo sguardo un'espressione grave e sensualissima. "Allora, un anno fa ho incontrato Arlo Guthrie e ci siamo frequentati per diverse settimane. Mi ha portato in giro in motocicletta e siamo andati in una comune di hippies che era stata fondata oltre quartant'anni fa. Vi ricordate che tempo fa sono stata via alcuni mesi e non tornavo. Ecco, vivevo là, con quelli."
Lu Jian Jun
"Poi sono voluta tornare alla vita di tutti i giorni perché avevo dubbi. Non credevo che ci fossero soluzioni. Hippies e Hare Krshna in una vita in comune. In una comune come si usava negli anni sessanta-settanta. Poi ho cominciato ad andare avanti e indietro. Los Angeles e Milano. Ero indecisa." Sorseggiava il vino dal bicchiere e poi parlava. Gli occhi sempre più lucidi. E non solo i suoi. Increduli e dispiaciuti.

Ormai la vedevamo al sole del deserto californiano o del New Mexico ma Alberta doveva stupirci del tutto. Non l ... bensì qui, in Italia. "Poi ho letto della comunità degli Elfi. Dei selvatici del Pistoiese e sono andata là. Mi sono trovata e mi sono ritrovata. Ed ho deciso. Amici miei, vado a vivere nei boschi. Senza luce, senza corrente, senza acqua corrente, senza riscaldamento. Vivendo insieme ad altre persone in un percorso di comunità primordiale ma naturale. Naturale per la mia esistenza. E questo vino probabilmente sarà l'ultimo che bevo da una bottiglia preparata da altri. Il prossimo sarà frutto della terra e delle mie mani."
Lu Cong
La serata era conclusa. Non più parole. Alberta ci aveva abbracciati e baciati. Poi, accompagnata da Lorenzo, che non aveva aperto bocca e che manteneva un lieve sorriso indecifrabile, ci aveva lasciati. Era uscita dal ristorante ed era salita in automobile per poi allontanarsi, seguita da mille domande inespresse che affollavano le nostre menti. Alberta. Quale significato dare alla vita? Il destino è stabilito già fin d'ora? Siamo in balia di chi? Possiamo sederci e credere di potere immaginare cosa sarà di noi?
Coming into Los Angeles
Coming in from London from over the Pole
Flying in a big airliner
Chickens flying everywhere around the plane
Could we ever feel much finer?
Coming into Los Angeles
Bringing in a couple of keys
But don't touch my bags if you please
Mister Customs Man
There's a guy with a ticket to Mexico
No, he couldn't look much stranger
Walking in the hall with his things and all
Smiling, said he was the Lone Ranger
Coming into Los Angeles
Bringing in a couple of keys
But don't touch my bags if you please
Mister Customs Man
Hip woman walking on a moving floor
Tripping on the escalator
There's a man in the line and she's blowing his mind
Thinking that he's already made her
Coming into Los Angeles
Bringing in a couple of keys
But don't touch my bags if you please
Mister Customs Man
Arlo Guthrie
 

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