Friday, January 22, 2016

David Bowie

David Bowie - 1972
"Ho atteso qualche giorno dopo la notizia per portare i miei pensieri su di lui e sui ricordi che ho di lui. In realtà, i miei ricordi sono più legati al suo prediletto chitarrista dei primi anni, Mick Ronson, che avevo conosciuto a Londra, da adolescente (1972), in occasione del lancio di 'All the young dudes', e poi incontrato di nuovo in Italia nel 1987, quando aveva collaborato con Andrea Chimenti." Soffiavi lentamente il fumo dalle labbra e i vortici grigioazzurri avvolgevano la luce dell'abat-jour che illuminava fiocamente la stanza.

"Io invece non l'ho conosciuto se non attraverso i suoi dischi e, in particolare, un bellissimo bootleg registrato dal vivo a Montreal nel 1987. Prima mi diceva pochino, salvo All the Young Dudes che aveva scritto ma fatto suonare da Ian Hunter e dai Mott The Hoople, una canzone che ancora oggi mi fa venire i brividi. Il ricordo di un periodo stupendo!" Avrei voluto anch'io avere una sigaretta tra le dita e aspirare e soffiare il fumo sulla luce che ti illuminava.
Marc Bolan
"Non sono sicura che ti sarei piaciuta all'epoca di Londra. Ero molto diversa, molto sperimentale e disposta a tutto. Quasi una groupie, senza una dimensione del tempo che fosse diversa dal momento, dall'istante in cui vivevo. Una promiscuità che era amore collettivo e condivisione di tutto. Vestiti, baci, amore, sesso, pensiero e cibo e letto dove dormire. Nulla di proprio e momenti in cui maschi e femmine erano la stessa cosa. Indifferenziati in tutto, come i bambini, eppure già grandi. Ma, inconsapevoli." Ti osservavo e avevi ancora il vezzo di passarti le mani tra i capelli quando parlavi della tua intimità di vita, quasi volessi nasconderti agli sguardi.

"Non sono sicuro che ti sarei piaciuto perché a quel tempo ero ancora più confuso di quanto non sia ancora oggi. Confuso di fronte alla giusta direzione da prendere con un imprimatur materno doveristico e perbenista e conforme alla norma e una testa che tendeva alla autodistruzione ma che era incapace di affermarsi sull'altro 'io'. Ragazzino più silenzioso ed isolato che libero di condividere tutto con tutti in una logica comunitaria." E passavo la mano e l'avambraccio sulle labbra, inumidendo la pelle e respirando con avidità sottile il profumo che questa emanava quando era inumidita. Facevo così fin dall'asilo, quasi alla ricerca di una intimità ancestrale.
David Bowie - Mick Ronson
Mi hai guardato con un'intensità profonda che affondava nelle sensazioni di oltre quarant'anni di vita e mi hai mostrato il braccio dove le tue vene erano scure della chemioterapia che avevi fatto quasi dieci anni fa. "Vedi, quando ho dovuto sottopormi a tutte quelle flebo ho avuto il timore che le mie vene non fossero più buone. Nel 1972 avevo fatto uso di eroina e Mick Ronson una volta mi aveva aiutata ad iniettarmela. E mentre avvertivo quel tipo di timore, mi ricordo, realizzavo con me stessa che la mia vita aveva fatto il suo corso. Mi ero bucata da ragazza, ero rimasta incinta ed avevo abortito, poi mi sono sposata ed ho messo su una famiglia e poi mi sono ammalata e ho affrontato il cancro ed ora sto bene, in attesa della pensione e poi della morte." Due grosse lacrime ti facevano sbavare il mascara mentre la sigaretta si consumava da sola tra le tue dita.

"Anch'io realizzo il trascorso di una vita con l'adolescenza e la giovinezza che, unitamente all'infanzia, ti riempiono le passioni dei ricordi. E mi guardo alle spalle e vedo i miei passi di universitario sempre combattuti tra rivoluzione e conformismo mentre gli amici apparivano e sparivano e morivano. Carletto, dove sei? Ti ricordo sempre, morto di eroina e rimasto indissolubilmente legato a quegli anni." Sentivo bruciare la gola e non era il fumo di sigaretta a cui non sono abituato, era il dolore del ricordo.
Mott the Hoople
Mi sono alzato e sono venuto vicino a te. Mi sono seduto sul bracciolo della poltrona e ti ho stretta  me e ci siamo baciati. Non era amore, né la passione di un momento. Abbiamo entrambi famiglie e siamo felici con loro. Era un senso comune di esperienze vicine, eppure formalmente distanti. Con la mente ero stato anch'io un adolescente sperso nella Londra degli anni settanta, in mezzo a promiscuità (come la chiamerei ora) e a droga. E ci siamo stretti mentre le guance si bagnavano delle reciproche lacrime e i baci sulla bocca sentivano il sapore del nostro salato.

Il senso era di morte e di dolore e di rimpianto e di triste gioia. Come due vecchi amanti, come due fratello-sorella, amici e persone-che-sono-la-stessa-cosa. Uniti più che mai in queste emozioni adolescenziali che, benedetto Dio, non ti lasciano mai e poi mai e che ti porterai e mi porterò nella mente e nel cuore e dentro l'ultimo respiro che un giorno sfuggirà dai nostri polmoni e dalle nostre labba, restituendo quanto ci era stato un giorno regalato. La vita.
Roxy Music
Questo è David Bowie, Mick Ronson, Marc Bolan, Sweet, Slade, Gary Glitter, Roxy Music e poi New York Dolls, Stooges, Mott the Hoople e tanti altri. Questa è un'altra pagina che si volta e smette di essere per diventare profondamente intima e gelosamente conservata per emergere un giorno. Non sappiamo quando. Non so cosa faremo noi due questa sera. Ma, se accadrà, non sarà amore, né passione o trasporto fisico. Sarà o potrà essere, piuttosto, desiderio di sentirci avvolti nel ricordo di un modo di pensare e vivere che è troppo intimo per potere essere condiviso con chi non lo ha vissuto e/o sentito. E questa può essere una occasione per unirci nel passato.

Soundtrack: David Bowie, Mick Ronson, Queen, Ian Hunter: All The Young Dudes ~ Heroes (1992)

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