Tanti anni fa non sentivo.
Tanti anni fa non vedevo.
Tanti anni fa non credevo.
Ora tutto è diverso,
Capisco, sento e vedo.
Forse perché credo.
La vita è diversa e migliore.
Prima pensavo che 'povero di spirito'
fosse un appellativo e un aggettivo negativo.
Prima pensavo che complicato significasse complessità.
Ora è diverso. Tendo alla semplicità.
Questo me lo insegna il credo.
Questo me lo fa capire la sua presenza.
Questo me lo fa vedere il mondo che circonda.
Questo me lo fa cercare la gioia.
Grazie è l'unica espressione possibile.
Grazie.
Beati noi se, poveri nello
spirito,
sappiamo liberarci dalla fallace fiducia nei beni economici
e
collocare i nostri primi desideri nei beni spirituali e religiosi;
e abbiamo
per i poveri riverenza e amore,
come fratelli e immagini viventi del Cristo.
Beati
noi se, formati alla dolcezza dei forti,
sappiamo rinunciare alla potenza
funesta dell’odio e della vendetta
ed abbiamo la sapienza di preferire al
timore che incutono le armi
la generosità del perdono, l’accordo nella libertà
e nel lavoro,
la conquista della bontà e della pace.
Beati noi se non facciamo
dell’egoismo il criterio direttivo della vita,
e del piacere il suo scopo,
ma
sappiamo invece scoprire nella temperanza una fonte di energia,
nel dolore uno
strumento di redenzione
e nel sacrificio la più alta grandezza.
Beati noi se
preferiamo essere oppressi che oppressori,
e se abbiamo sempre fame di una
giustizia in continuo progresso.
Beati noi se, per il regno
di Dio, sappiamo,
nel tempo e oltre il tempo, perdonare e lottare,
operare e
servire, soffrire ed amare.
Non saremo delusi in eterno.
Dall’omelia
di Paolo VI a Nazareth (5
gennaio 1964)
Soundtrack: Giuni Russo "Moro perchè non moro"
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