Wednesday, June 3, 2015

Romanticismo economico

Andrey Yakovlev & Lili Aleeva
"Non si butta mai via un libro!" mi stavi dicendo mentre sconsolata guardavi la montagna degli stessi che ingombrava il corrodoio. "E' stato pressoché inutile comperare una libreria di undici metri per tre, se siamo allo stesso punto di prima!"

"Scusa ma mi sembra che questo sia il risultato della passione di entrambi e non solo mia!" ho risposto un po' seccato. Guardavo nel frattempo tra gli scatoloni di libri che erano stati lasciati, alla ricerca di qualche titolo interessante.

Anglada Camarasa - Retrato de Sonia Klemery, Condesa de Pradère
"In fondo, non sono solo libri nostri. Ci sono quelli di tuo fratello Tonino, qualcosa di tuo Padre e libri anche di mia mamma", ho voluto precisare mentre lo sguardo scorreva sui primi titoli che emergevano dal cartone.

Ah, la fonte del don Orione è stata grande! Centinaia di libri bellissimi e ormai introvabili facevano l'occhiolino dal fondo dello scatolone davanti. Uno dei settanta scatoloni che ci avevano seguiti nel trasloco, sotto lo sguardo sconsolato dei traslocatori.

Erik Madigan - Heck 3
Infatti, quelli non avevano neppure immaginato quante cose contenesse la nostra piccola casa. Uno scricciolo di alcune decine di metri quadri, giusta per due, che non sembrava certo vuota ma neppure così piena. In fondo, solo 23 anni di vita!

"Hei, ma ti sembra logico che ci abbiano fatto pagare un supplemento per il trasloco, solo perché abbiamo riempito quasi 180 scatoloni oltre ai mobili?" Ricordo la frase che mi avevi detto ma ricordavo anche lo sconcerto degli uomini che continuavano a caricare e poi caricare e caricare ancora ...

Erik Madigan Heck - Guinevere Van Seenus - 2013
"Adesso, ci rendiamo conto di quanto avessimo 'accumulato' negli anni. Basta pensare alle centinaia di vestiti e alle migliaia di libri! Sembrano pochi ma, se li conti, ci stupiscono anche ora. Eppure non so se rinunceremmo a qualcosa. Per liberarcene dovremmo buttare senza guardare. I libri, poi!"

Mi hai guardato affacciandoti dalla tua stanza, anch'essa piena di scatoloni. "E adesso, dove metto tutta questa roba. Ci vorrebbe anche uno sgabuzzino!" Ti ho quindi ricordato che avevamo aggiunto alla casa una cantina di oltre venti metri quadri da usare come ripostiglio, e non era bastata.

Hermenegildo Anglada Camarasa- La Gata Rosa
"Sai che ci sono circa 30 scatole di libri ancora, giù nella cantina grande? Un giorno dovrò cominciare a trascorrere i dopo cena, giù in cantina, per fare la cernita. Quali tenere e quali da regalare al Don Orione." Era un argomento detto e stradetto in ormai decine e decine di occasioni. Non l'avremmo mai fatto o almeno non ancora ad oggi. A un anno e mezzo dal trasloco.

"Ah, le case senza libri! Quanto sono ordinate!" hai esclamato. Ed io, con un tono irridente "Già, ma anche le case senza centinaia di vestiti e scarpe e borse e golf e pantaloni e ..." Sei riapparsa dalla tua stanza "mi vuoi forse vestita sempre uguale e con scarpe vecchie e rovinate o borse sfiancate?"

Breaking the Waves - Lars von Trier - 1996
"No certamente. Vai benissimo così. Il fatuo per il fatuo. Vanitas vanitatum et omnia vanitas, dicevano i latini. E così sia. A volte non sopporto più il 'casino' ma si tratta di momentanee insofferenze e forse anche nevrosi." ho prontamente replicato alla tua squisita provocazione.

Ecco, ecco, guarda un po' cosa è saltato fuori! Collana 'Le Idee', Editori Riuniti, 1972. Copertina bianca con un disco rosso sopra. "Il Romanticismo Economico. Sembra un paradosso che questo sia il titolo di un'opera di Lenin. Un paradosso che si parli di romanticismo e non di ferreo razionalismo.
Ma, tant'è, i tempi erano quelli e forse si manteneva una dimensione "umana" a tutti i costi."

"Ascolta un po' e dimmi cosa ne pensi" ho esclamato mente sentivo che qualcosa era caduto per terra nella tua stanza. Avevi appena gridato "Nooooo!" e poi era seguito un silenzio borbottante. Forse non avresti neppure inteso le frasi che ti stavo leggendo.

"Il calzolaio di campagna,
che è allo stesso tempo commerciante, fabbricante e lavoratore,
non produce un solo paio di scarpe senza averne ricevuto l'ordinazione,
mentre la manifattura capitalistica,
non conoscendo la domanda, è soggetta a crisi."

Invece, uscendo dalla stanza con addosso un vestito  che non ricordavo di averti mai visto prima, hai detto "Carino perché sembra banale ma il segreto sta in questo. Nella dignità e nella lungimirante umiltà del singolo che compie un'opera nel momento giusto, sfruttando le risorse nella misura in cui è necessario e nella misura di una visione essenziale dei propri bisogni."

Spiazzato da tanta risposta, ti ho guardata in silenzio ma un momento di troppo, perdendo l'occasione di replicare. "Ti piace questo vestito? Sai, l'ho comperto quando ero ancora studentessa ed era costato una follia ma è ancora bello. Schiaparelli. Come mi sta?" hai subito aggiunto.

"Bellissimo, un sogno e tu sei una meraviglia. Perché non ti ho conosciuta prima?" non potevo fare a meno di dire. "Il riferimento della frase che ti ho letta è alle teorie di un certo Simonde de Sismondi. Lenin ne era stato colpito. 'La piccola produzione è preferita perché garantisce l'indipendenza del produttore e rimuove le contraddizioni del capitalismo.' - ho concluso - mica Alberoni e le sue argute ovvietà."


Ecco, sparita di nuovo. Nella tua stanza a frugare nelle scatole. I gatti si inseguono felici tra i cartoni. Agguato dopo agguato, loro si stanno divertendo di questo perdurante disordine. Percorso ad ostacoli lo chiamo, sopratutto la sera quando, nel semibuio, inciampi e dai colpi a destra e a manca.

Pablo Picasso - Fase blu - Ragazzo
"Dimmi pure, continua a leggere qualcosa del tuo noioso e vecchio libro!" hai gridato da dentro l'armadio. Così, autorizzato, ho proseguito " E nel considerare la logica e le valenze del nuovo rapporto che si struttura tra le parti attive (lavoratori, padrone, cliente, produttore), il libro continua sottolineando che 'Il capitalismo non rappresenta una forma superiore di organizzazione. Rappresenta solo una forma diversa di organizzazione perché distrugge i rapporti medioevali dell'obscina, della corporazione, dell'artel e li sostituisce con altri.' Cosa ne dici?"

"Ti dico che non mi meraviglia se la prima edizione di questo libro è rimasta anche l'unica. Direi noiosetto e basta. Forse ci troverai anche qualcosa ma devi essere appassionato di Lenin per 'digerirlo' per bene. Leggilo tu e poi fammi sapere se vale la pena. Adesso preferisco 'Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve' di Jonas Jonasson. Lo finisco e poi te lo passo ma a patto che tu passi a me qualcosa di buono e non di noioso!"

Patty Pravo - 1966
Era quasi sera. L'aria di una primavera ormai verso l'estate entrava piacevole dalle finestre. Ventilava la casa e portava via un po' della polvere dei libri. Qualche sternuto di meno. Mi sono alzato e sono andato agli scaffali della narrativa ed ho estratto 'Le due città' di Soldati. Una prima edizione del 1964. "Scommetto che questo non l'hai mai letto! Se non me lo distruggi te lo passo da leggere. E' molto bello."

"Grazie!" Sei sgusciata fuori da una pigna di scatoloni e avevi un paio di pantaloni a quadretti piccoli bianchi e neri e sopra una maglietta con l'immagine di Twitty. "Ti ricordi questa dove l'abbiamo presa?"  Ti ho passato il prezioso libro e ti ho risposto " A Miami, nel 1990, nel negozio della Warner Bros che avevamo visto per la prima volta nella nostra vita. Certo che mi ricordo, solo che la maglietta non l'avevi mai indossata prima."

Det sjunde inseglet - Ingmar Bergman 1956
Mi hai sorriso e scappando dietro un portavestiti di cartone hai detto "E' vero, non sapevo più dove fosse. Ora è saltata fuori. A questo servono i traslochi!"

Soundtrack: Jon Gomm - Ain't Nobody


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