Sunday, June 28, 2015

Annie Mae - John Lee Hooker

Annie Mae, I need you night and day, Annie Mae
Annie Mae, Annie Mae, I want you for my own Annie Mae.
Annie Mae, Annie Mae
Dont ever leave me by myself
Annie Mae, Annie Mae
Dont leave me here to cry
You you you leave me leave me
I believe I would die.

Annie Mae, Annie Mae
I cant live without you
You, you, you, you
I cant live without you
(And then I told her)
Annie Mae, I want you for my own Annie Mae
Oh Annie Mae, Annie Mae, Annie Mae
My own, my own, Annie Mae.

Now, now when youre gone, when youre gone
I cant sleep, til you get back home
Annie Mae, Annie Mae
I cant sleep til you get back home, get back home
I know it aint right.
(Now Charles, give it a little bit)
(Make it funky)

You, you, you, you, Annie Mae
Youre my pride and joy, yes she is
you, you, you, you, you, youre my pride and joy
you, you I dont want,
No one but you, you, you, Annie Mae, Annie Mae
Annie Mae (heh, heh, heh, heh)
Im going tell you one more time one, more time, Annie Mae
You, you, you, youre my pride and joy, each year
You, you, you youre my pride and joy
(Better go now)
You, you, you
My pride and joy
You, you, you,
My pride and joy.
Ci sono cose che non lasciano spazio alla razionalità, tanto sono impregnate di selvaggia bestialità emotiva. Di fronte a queste, la mente sfuma in un vortice di sensazioni fisiche, umide e viscerali che ci allontanano dal presente per farci sprofondare agli albori della nostra evoluzione.

Ricordo libri quali "Vicolo Cannery" di Erskine Caldwell in cui si descrivono questi sentimenti che altro non sono se non umide visceralità e animalesche pulsioni. L'uomo che ulula di fronte ad una donna in un dialogo fatto di odore, di sguardi, di movimenti lenti, di sensazioni tattili e di sapori grezzi. Un dialogo senza parole e con suoni ancestrali.

Di tutto questo siamo preda? La nostra guardia che impone civiltà e rigore razionale è forse superabile? Lo possiamo vedere e provare ogni volta che ci si lascia scorrere sul dolce, lieve e misurato effetto di un po' di alcool. Una dose leggera ma sufficiente a slatentizzare chi siamo nel profondo. I filtri e i freni che cedono e rivelano l'essenza che può fare paura e che teniamo nascosta.

L'essenza che però guida le nostre risposte di fronte alle crisi e sostiene la determinazione di reagire e affrontare il combattimento quotidiano. La razionalità è come se sottendesse al comportamento anaffettivo, alla regola standard, alla routine ma la razionalità cede il passo al profondo emotivo e bestiale quando è l'ostacolo che si delinea. Il tempo e il modo di reagire escono dalla bestia in noi.

Grazie, John Lee Hooker per avere messo in musica questa ancestralità.

Soundtrack: John Lee Hooker - Annie Mae

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