Tuesday, January 7, 2014

Boycott, un'idea che nasce lontano e deve essere rivalutata

Charles Boycott nacque a Norfolk nel 1832. Dopo aver prestato servizio nella British Army andò a lavorare in Irlanda come amministratore terriero per Lord Erne, proprietario di un latifondo nella zona del lago di Lough Mask, nella contea di Mayo (Irlanda occidentale).

Nel 1880, come parte della sua campagna per le "3 F" (Fair rent, Fixity of tenure e Free sale, ossia canone equo, affitto stabile e vendita libera) per tutelare gli affittuari dei fondi agricoli dallo sfratto, la Irish Land League indusse i contadini locali, impiegati come braccianti nelle aziende agricole più grandi come quella amministrata da Boycott, a rifiutarsi di lavorare nelle terre di Lord Erne.

Quando Boycott tentò di contrastare tale campagna, la Lega, oltre a ricorrere a intimidazioni e violenze nei confronti dei "crumiri", lanciò un'azione a tutto campo per isolare l'amministratore dalla comunità locale: i vicini non gli avrebbero parlato, i negozi non lo avrebbero servito, i carpentieri non gli avrebbero aggiustato la casa ed i postini si sarebbero rifiutati di consegnargli la sua posta.
La campagna contro Boycott divenne famosa nella stampa britannica - anche perché fu lo stesso Boycott a denunciare la situazione scrivendo al Times. Le terre del conte cominciarono a inaridire e Boycott fu licenziato. Il governo inglese, non accettando l'insubordinazione irlandese, decise di intervenire, inviando nel novembre 1880 una scorta militare per salvare il raccolto del latifondo di Lord Erne e proteggere Boycott. Quest'ultimo fu comunque costretto a lasciare l'Irlanda il 1º dicembre dello stesso anno.
Boicottare.
Forse, insieme al voto democratico, è la nostra ultima arma di un pensare responsabile e felice.

Soundtrack: Korsakov - Boicot

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