I colori ci circondano. Spesso però vediamo in bianco e nero. Spesso non vediamo. Cancelliamo i colori dai nostri occhi. Diciamo che non abbiamo tempo, che ci sono cose più importanti. Siamo indisponibili. Presi dal presente, senza capire che il presente siamo noi. E non un'altra cosa. Così la nostra vita diventa estranea, distante, senza sapore, grigia, senza colore.
E dovremmo invece colorare ogni nostro istante. Rifiutarci di essere oggetto e non soggetto. Ignorare le contingenze per esaltare il nostro essere sul resto esterno. Non vuole dire rifiutare il mondo. Anzi accettarlo. Aprirci a lui. Con il suoi colori. Con i suoi tempi. Con i suoi rispetti. Non dobbiamo invece accettare il mondo che ci viene disegnato in bianco e nero, in grigio. Da chi vuole farci essere oggetti e non soggetti.
Un bambino colorerà sempre il suo disegno in bianco e nero. Se non lo farà con i colori, in assenza di questi, lo farà con la propria fantasia. Non esiste un modo senza luci e ombre e gialli e rossi e verdi e viola e azzurri e arancioni. Altrimenti non esiste il mondo.
Una poesia di Ana Pepelnik, poetessa slovena.
TOLIKO BARV
Zapisek o barvah
je brezbarven.
Samo črn in bel.
Črne črke
ki počivajo
na belem papirju.
Ampak zate sem
prehodila zelen
park in nabirala
pisan svet
za v tvojo
drobno pest.
TANTI COLORI
Gli appunti sui colori
sono incolori.
Solo neri e bianchi.
Lettere nere
che riposano
su carta bianca.
Ma per te ho
attraversato un verde
parco e raccoglievo
un mondo variopinto
per il tuo
piccolo pugno.
Soundtrack: E lucean le stelle (Tosca - Puccini) - Franco Corelli
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