Friday, September 4, 2015

FoMO e la maledizione del Blitz

Bessie MacNicol - A French Girl - 1895
"Eccomi, finalmente", Barbara entrava così nel nostro orizzonte di amici al rientro dal periodo di ferie estive. Seduti al tavolino di uno dei tanti bar-happy hour di Milano ci stavamo raccontando ciascuno le proprie esperienze di vacanza. Chi al mare, chi all'estero, chi in montagna e chi in famiglia. Dimenticavo ... chi al lavoro come Giulia ed io.

Barbara era smagliante nella forma e nello spirito. Lei, di origini meridionali e indiane (indiane d'america), sfoggiava un colore della pelle così affascinante che non poteva non essere ammirato da maschi e femmine. Lei lo sapeva bene e non faceva nulla per attenuare l'effetto 'meraviglia'. Colori caldi, ben scelti e smaglianti, addosso. Nei vestiti e negli accessori. In linea con la pelle e i lunghi capelli neri, corvini.

Georgia O'Keeffe - Lake George, Coat and Red- 1919
Fresca, in una nuvola di profumo floreale e pungente di germogli, si era letteralmente buttata sulla seggiolina che Alberto le aveva subito procurato. "Cosa prendi?" le aveva detto lui avvicinandosi a lei. "Il solito Negroni iper-secco?". Lei lo aveva guardato con un modo esclusivo e aveva però risposto "No, grazie, amore mio. In questo periodo vivo in modo iper-salutistico e non iper-secco. Prendo un succo di limone con un po' di arancia e ghiaccio ... senza zucchero sul bordo del bicchiere. Grazie"

"Allora, vi dicevo, la vacanza al mare è stata piacevolmente noiosa. Con la famiglia e i figli. Luca, il mio ex, è venuto tre giorni per stare con i bambini e così abbiamo dovuto recitare la scena della famigliola felice ed unita. Questa è stata la ciliegina." Stefania stava sciroppandoci le sue "avventure" estive di mamma da poco separata e noi eravamo contenti che Barbara fosse 'entrata in scena' perché avevamo l'occasione di interrompere questa recita noiosetta.

Pyotr Nilus - On the Bridge
"Lo so, lo so. Cosa credi che anche noi con i problemi che abbiamo con il nostro ragazzino non abbiamo dovuto 'fingere' ogni giorno?" Paolo aveva subito replicato. "Siamo molto preoccupati della piega che stanno prendendo le cose. Il nostro piccolo, che piccolo non è, sta cambiando. A scuola ha problemi enormi. Sembra non comprendere e poi stupisce per le cose che ha imparato ma la fatica è enorme. Tutta l'estate a studiare con lui e a subire i suoi tracolli di umore ... fingendo serenità per non peggiorare le cose"

Insomma, pareva essercene per tutti. Sergio, invece, era appena tornato da un viaggio di impegno sociale in una missione a Makeni, in Sierra Leone, ed aveva risposto a Paolo "Le vacanze sono qualcosa di desiderato nel senso della pace e della soddisfazione dei desideri ma non sempre è così. La maggior parte di noi si sfinisce in luoghi che soddisfano al 50% o in soluzioni comode di ripiego. Sembriamo soddisfatti ... poi, leggiamo di vacanze da sogno che ci appaiono così lontane, forse anche per il fatto che pochi si applicano veramente per raggiungerle! E questo ci irrita. La maggior parte di noi può solo fare spallucce e minimizzare la banalità della propria vacanza! E rodersi dentro!"

 Giulia, al mio fianco aveva colto la palla al balzo, "E' vero, dicono che oggi esiste il problema dell'invidia nei confronti delle vacanze glamour degli altri. FoMO la chiamano così adesso. Cioè 'Fear of Missing Out'. Una sorta di apprensione pervasiva che gli altri possano vivere esperienze molto appaganti, dalle quali si può essere totalmente esclusi. Ma anche, un'ansia sociale di essere sempre connessi e quindi a conoscenza di quello che gli altri stanno facendo. E', in sintesi, la paura di un rimpianto che può portare ad un desiderio compulsivo nei confronti di quello che si può potenzialmente perdere e che può invece rappresentare un'opportunità di 'comunicazione sociale'. Incredibile, vero? Un altro aspetto patologico dei social network! Si vive per quello che possiamo fare vedere agli altri ..."

Stavo gustando un Margarita con succo di pesca. Secco, nella proporzione alcoolica di 2:1:1, traeva dal succo di pesca quel qualcosa di così estivo da farmi pensare alle vacanze ai tropici che non avevamo fatto, rimanendo invece a Milano a lavorare. Avrei gustato quel nettare a lungo, se non avessi il senso della misura che mi opprime ... Tra poco il nostro ragazzo avrebbe avuto gli esami e quindi ci saremmo regalato quasi una settimana di riposo! Finalmente.

Pyotr Konchalovski - Vsevolod Meyerhold and dog - 1938
"Oggi si tende ad attribuire ai social network tutto quello che di positivo e negativo esiste ... ma, in fondo, si tratta sempre e solo dell'uomo. Ricordo che, decenni orsono, avevo visto alla televisione un film italiano che narrava delle vicissitudini di una famiglia che, non avendo soldi a sufficienza per le ferie estive, aveva deciso di chiudersi in casa per un mese intero per dare l'illusione della partenza e per potere poi vantare ,di fronte ai vicini di casa, vacanze trascorse in chissà quale meraviglioso posto! Quindi, nulla è cambiato! Ieri c'erano le cartoline, oggi ci sono le foto su Facebook." Aveva preso parola Giorgio che si era poco prima vantato di una vacanza a Saintes Maries de la Mer in Francia. Appassionato fotografo aveva scelto quella landa di cavalli, fenicotteri e bird watching (e tafani e zanzare, avevo pensato) per la sua estate da solitario.

La spremuta di limoni e arancia di Barbara era arrivata con almeno dieci cubetti di ghiaccio in un grande bicchiere da cocktail (Highball, si sarebbe detto una volta), lasciandola piacevolmente soddisfatta. Gli occhi leggermente obliqui che illuminavano il suo viso si erano socchiusi mentre gustava la sua fresca scelta. Le labbra avevano un rossetto aranciato, leggermente retrò, che però si sposava benissimo con la collana di pietre verdi e oro, bellissima. Sapevo che non si trattava di smeraldi, bensì di fluorite ma l'effetto era meraviglioso.

Giovanni Fattori - Gotine rosse
Dissetata dopo la corsa per raggiungerci, Barbara aveva preso una sigaretta che si era preparata in precedenza e l'aveva accesa, non senza avere chiesto se dava fastidio a qualcuno. Il profumo dolce del suo tabacco mi giungeva con piacere anche se ormai da tempo ho eliminato le sigarette dalle mie abitudini. "Se ti dicessi 'curse of the blitz", cioè la maledizione del blitz, cosa mi diresti?" ho volutamente chiesto a lei che sapevo lontana mille miglia da queste debolezze dei 'social'.

Interpellata direttamente, Barbara non aveva potuto eclissarsi nella spremuta ed aveva risposto "Vedi, mi ricordo di avere studiato brevemente il fenomeno quando, ad un corso sugli stili televisivi che ho frequentato circa due anni fa per dovere professionale (Barbara era insegnante di arte multimediale), mi hanno parlato della serie How I Met Your Mother, una sit-com televisiva che può essere definita una love story al contrario. Infatti, trae spunto da come uno dei protagonisti ha incontrato quella che sarebbe poi diventata la propria moglie e madre dei suoi figli. Ma il concetto di base è legato alla vita di cinque persone nella New Yoork del nuovo millennio. Always connected and exposed to each other. Sempre presenti e partecipanti a tutto. Evento dopo evento. Mai esclusi, mai fuori. Ogni azione o gesto era quindi finalizzata ad essere comunicata agli altri ed a fare da esempio. Uno per l'altro e viceversa."

Lilia Dolganova - Grande jatte revisited summer day
Intanto, mi guardavo intorno ed ero circondato, eravamo circondati, da gruppi di persone intorno ai tavolini del bar, che parlavano e chattavano in contemporanea. Spesso, interrompendo un discorso, qualcuno mostrava il proprio smatphone per fare vedere a tutti la foto o un tweet. Questo suscitava reazioni a catena e ognuno si buttava a cercare altre foto o tweet da mostare al gruppo. La conversazione era sostituita dai social network.

Ma, che cacchio di società è questa, mi sono domandato!?! Più immagini e claim che pensieri e riflessioni. Più blitz che altro! Roberta, di fronte a me stava facendo vedere a Paolo le foto su Instagram delle sue vacanze che aveva messo in share (condivisione). Era stata a Patarello, nel comune di Borghetto Santo Spirito, mica ad Honolulu, ma aveva saputo fare delle fotografie così belle che, se non fosse stata indicata la località, avrebbe potuto benissimo spacciarle per chissà quale affascinante luogo. Forse si era poi pentita di avere specificato il luogo!

Christopher Williams (welsh) - Holidays village girls in llangrannog
Ma forse non è cambiato nulla. Crediamo che siano cambiati i rapporti tra le persone. E non è del tutto vero! Ho guardato Roberta e Paolo ed ho chiesto "Vi ricordate che una volta si organizzavano le cene a fine estate o dopo una vacanza e c'era sempre qualcuno che propinava centinaia di diapositive che aveva scattato nel corso del 'bellissimo' viaggio che aveva fatto? Chi di noi è riuscito mai ad evitare questi incontri che, ricordo, erano terribili e temutissimi?!?" 

Alberto, Stefania, Sergio, Roberta, Alessandro, Giulia, Giorgio, Barbara e Paolo. Intorno ad un tavolo di questa fine estate del 2015. Dieci anni fa avremmo parlato in modo diverso. Vent'anni fa in modo ancora più diverso e trent'anni fa il mondo estivo sarebbe apparso differente. In parte perché noi siamo cambiati e in parte perché il mondo e la società sono mutati. O forse è solo cambiato solo il modo, il contesto, il mezzo (media) e tutto è invece uguale o meno diverso di quanto appaia?

Takahiro Hara - Collegiate - 1971
E, quindi, dove e come conviene vivere? Nel presente, con la fatica di cercare di capire e di adattarsi (che non significa non tentare di combattere per cambiare ciò che è sbagliato!), oppure nel passato, chiudendoci in ciò che ci piace e rifiutando quindi il resto e il moderno (per quanto possibile)? Come al solito, non ho risposta, forse perché non ne esiste una, radicale ed assoluta. Mi viene in mente, tra le tante cose Auguste Joseph Alphonse Gratry. Sacerdote e filosofo della Francia ottocentesca.
 
Gratry, tra le tante opere, scrisse un libro di riflessioni teologiche e filosofiche che ha trovato traduzione in un librettino denominato "La sete e la sorgente".  Da questo, che ho trovato in un mercatino di robe vecchie ed a pochi soldi, traggo queste parole a conclusione della riflessione di oggi, '... detesto gli eccessi sistematici del pensiero, le tesi acute ed assolute, le affermazioni paradossali e tese. Più vado (negli anni) e più sento che la verità, al pari della virtù, è nel centro e nel mezzo delle cose. La gran sorgente d'errore consiste nel riguardar come centro un punto della circonferenza, e la gran sorgente delle dispute consiste nell'opporre tra loro le due estremità dei diametri.'

Stefan Dimitrescu - On the beach in Balcic
E ancora '... la mia scienza non ha che pochi particolari, poca materia: è più semplice, più immateriale e più flessibile ...  la mia mente ha ora, senza paragone, minore aderenza a ciò che tiene: ha, come si vantava Temistocle, una singolare potenza di dimenticare. Ciò che è falso, debole e fittizio si stacca e cade facilmente. Ciò che è curioso, inutile e non serve all'uomo e/o non va a Dio, appassisce come l'erba.'

Accendo lo smartphone, attivo le icone prima di Facebook e poi di Twitter e posto "Ciao ... io non ho fatto vacanze in questi mesi. Ho lavorato perché era doveroso che lo facessi. Sono felice che sia andata così e sono felice anche di sentire che i più di voi sono invece andati in vacanza. E mi auguro sinceramente che vi siate divertiti, rilassati e soddisfatti. E che abbiate anche potuto riflettere positivamente sul senso vero delle cose e della vita ... per riprendere in un modo ancora migliore la vostra esistenza da cui, anche la nostra, in parte, dipende." Ho poi spento e mi sono rituffato nel Margarita alla pesca.

Emile Friant  - Angelus
Soundtrack: Hip Hop ' Funk ' Jazz - Ours Samplus

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