Saturday, September 12, 2015

I love you Eddie

Alfredo Roldan
Era ormai tempo che vedevamo Luisa girare insieme con Eddie. In automobile, a piedi, in motocicletta e in bicicletta. Ormai convinti di una loro felice unione, ci apparve strano incontrare un giorno Eddie con una certa Betty. Con la mano nella mano.

 Si sapeva che Eddie era un dongiovanni. Il fisico lo permetteva, l'eleganza altrettanto e la posizione completava il quadro. Di successo, di charme e decisamente bello, Eddie sembrava fare quello che voleva con le donne. Ma Luisa sembrava avercela fatta a legarselo a sè in modo definitivo.
 Bo Hilton - ‘Tessa at Botallack’
Ormai facevano coppia fissa da mesi e mesi. Dove andava l'uno era presente anche l'altro. C'era poi qualcuno che vociferava qualcosa a proposito di una prossima scelta di vivere insieme. Eddie aveva già alle spalle ben due matrimoni ed aveva 3 figli ormai grandicelli. Adolescenti. Luisa era duramente single. Per scelta.

Luisa era sempre stata molto affascinante. Il suo forte erano le gambe. Lunghe, ben fatte e decisamente in mostra. Ma in modo sapiente, non volgare. Luisa era stata il sogni di diversi del gruppo. E quasi sempre inutilmente. Portava i jeans come poche altre donne. Il viso era volitivo e in un certo modo anche severo ma lei sapeva usare il trucco a suo favore.
Alix Aymé
Occhi grandi e ben delineati dall'eyeliner secondo una moda degli anni settanta con un giusto tocco di fard e le ciglia ben in evidenza. Occhi intensi nello sguardo che sapevano sognare e guardare nel profondo del proprio interlocutore. Era stato pericoloso per molti uscire a cena con lei ed essere guardati così al proprio interno. A molti era bastato quello per perdersi in un amore senza futuro.

Personalmente, io che amo decisamente le bionde, sono sempre stato abbastanza esente dal suo fascino di bruna intensa. Ho sempre amato gli occhi azzurri o verdi, chiari e i capelli del colore del grano. Luisa era quindi una carissima amica come solo alcune donne sanno esserlo. Quasi a livello intimo nel senso delle reciproche confessioni. Ma nulla di più.
Paul Sérusier
Non avevo però potuto pensare alcunché della loro presunta unione. Eddie era sempre stato abbastanza nascosto alle mie incursioni nella sua personalità Nulla più che formale, forse perché é nota a tutti la mia intesa con Luisa. E in questi casi, l'uomo guarda all'amico della sua compagna con sospetto ... nel senso che sente che l'altro sarà sempre dalla parte di lei, schierato e pronto a sottolineare ogni suo difetto.

Quello che mi stupiva era che dopo questi mesi di intesa con Eddie, Luisa stessa era come sparita. Consideravo quindi che fosse 'rapita' da Eddie. In modo adolescenziale, una cosa decisamente strana per una come lei, con il suo carattere, la sua esperienza e ... la sua età. Ora, dopo questa evoluzione inattesa, mi aspettavo un suo ritorno alla vita sociale. E invece, nulla. Luisa dov'era finita?
Robert Henri
Avevo una conoscente all'interno della ditta presso la quale Luisa lavorava come consulente della direzione generale., Ero deciso a tentare questa carta. La ragazza si chiamava Antonella e lavorava in segreteria generale e quindi poteva dirmi qualcosa. Oltretutto, lei faceva parte delle conoscenze di lavoro e non era viceversa del nostro 'giro'. Quindi, non poteva sapere della mia amicizia con Luisa.

"Pronto, Antonella, ciao sono Alex, come stai?" Le solite frasi formali di gentilezza e poi la richiesta se aveva avuto modo di vedere Luisa dalle sue parti. Luisa che non riuscivo a chiamare perché mi si era rotto il cellulare. Forse Lei mi sapeva dire qualcosa e ridarmi il numero di Luisa. Fatto! Luisa era regolarmente in attività. Quindi era solo sparita dal 'gruppo'.
Wassily Kandinsky
Un messaggio sul telefonino. Un saluto abbastanza generale ma altrettanto indagatore "... come stai? Tutto bene, amica mia?" ... nessuna risposta per ben due giorni. Impossibile per una come Luisa ... always connected ... la cosa doveva essere seria. E poi, l'arrivo di una risposta molto laconica "si bene, tutto bene, grazie. Non preoccuparti. Un bacio." Intanto, Eddie aveva fatto la sua comparsa con quell'altra. Betty si chiamava, mi era stato detto.

Deciamente bella questa Betty. Altissima e snellissima. Forse una modella. E con una bella decina di anni meno di lui. Appariva però più una conoscenza (diciamo così) passeggera, tanto poco in comune sembrava esserci tra loro. Chi aveva avuto modo di frequentarli aveva detto che questa Betty era bellissima in tutti i sensi ma decisamente bambina, leggera e di modesto interesse come persona in sè. Gran fisico e basta! Forse solamente troppo giovane.
Thomas Edwin Mostyn - A Magical Morning
Il mistero durava da almeno tre mesi ormai. Lui in giro con la bellezza bionda e lei sparita! Poi, all'inizio dell'estate, mentre noi tutti all'ora dell'aperitivo eravamo seduti nel bellissimo giardino di Piero che viveva appena fuori da Milano, ecco suonare al cancello. Da dove eravamo non potevamo vedere chi fosse alla porta. Piero si era alzato e fumando la sigaretta, con il suo bicchiere balloon mezzo pieno, si era diretto al cancello.

"Ma noo ... chi si rivede ... ma che sorpresa. Ehi, guardate chi c'é!" Erano state le parole di Piero e tutti ci eravamo voltati. Poco a poco abbiamo visto chi stata arrivando. La Luisa ... poi la Betty ... e infine Eddie. Eravamo a bocca aperta. Luisa vestiva un abito di seta verde con inserti broccati oro e bordò-blu. Abbronzatissima con le gambe nude e un paio di sandali neri, aperti. Il passo sicuro e il sorriso apertissimo, affiancato da uno sguardo sottilmente ironico e con un vago senso di sfida per tutti.
Bruno Walpoth - wood
La Betty aveva invece un paio di jeans attillati che fasciavano il suo corpo perfetto e una camicia di seta, larga e svolazzante. Una tinta chiara, sull'ocra pallido ed aperta fino a metà del petto. I capelli raccolti in una coda di cavallo molto da adolescente e nessun trucco. Eddie, infine, era in completo blu scuro. Perfetto per eleganza e con una camicia bianca aperta appena di due bottoni e i gemelli ai polsini. Le scarpe scure, dall'aspetto morbidissimo e sottile, parevano scivolare sul prato in un passo deciso ed elastico.

Nessuno aveva il coraggio di avanzare una domanda. Ma il silenzio era imbarazzante perché non si aveva neppure il coraggio di riprendere un qualsiasi discorso interrotto. La sorpresa era troppo grande  e lo sguardo passava da uno all'altro ed all'altro ancora dei tre arrivati. La cosa era divertente, pensai.
Fanny Nushka Moreaux
Fu Luisa a rompere il ghiaccio. "Cari amici, penso sia venuto il momento di chiarire alcune cose! So che molti di voi si sono sorpresi degli ultimi cambiamenti e della mia apparente assenza. Eddie ed io ci sposiamo!" Lui l'aveva raggiunta al fianco e aveva preso elegantemente la sua mano, alzandola, come per sfiorarla con le labbra. Lei lo aveva guardato di sottecchi, appena, e poi aveva ripreso "Vi sarete chiesti cosa fosse successo. Volevamo solo procedere come avevamo deciso. Di decidere in modo da essere sicuri tutti e due."

La biondina, zitta fino a questo momento, a questo punto aveva preso la parola. La sua voce era stranamente profonda e assai poco adolescenziale, da donna "Eddie ed io ci siamo conosciuti ad un provino. Lui era il committente dello spot ed io una modella invitata per l'occasione. E' stato un colpo di fulmine e non abbiamo potuto resistere ma poi lui mi ha detto che il tutto poteva non avere futuro perché aveva una relazione in corso che gli piaceva. Il fatto era che lui piaceva molto a me."

Henri Lebasque
Nessuno aveva parole. A bocca aperta quasi tutti e solo qualcuno con la forza di prendere il bicchiere in mano e bere. "Così, Eddie ed io abbiamo deciso di prenderci una pausa e vedere cosa succedeva. Vinceva Betty o vincevo io." Luisa era stata categorica ... e poi, "Piero, non ci offri nulla?"

Piero si era subito ripreso dallo stupore di tali esternazioni e si era girato verso il carrello dei liquori e aveva chiesto a ciascuno dei tre cosa desiderassero. Due flute di spumante e un Bellini. Aveva porto i due flute e si era allontanato per preparare il Bellini per Betty. Non molto contento di dovere fare il padrone di casa e magari perdersi qualche altra spiegazione.
Paul Gauguin - Still life
"Io ero stato messo nella condizione di scegliere. O Luisa o Betty e la decisione sarebbe stata definitiva. Nel senso che se era Luisa questo avrebbe significato la vita insieme, il matrimonio, eccetera. Se invece vinceva Betty, allora voleva significare la scelta del disimpegno. Infatti, con Betty non avrebbe potuto esserci nulla di definitivo. Lei ha una carriera da seguire ed inseguire e presto o tardo sarebbe dovuta partire per chissa dove e per chissa quanto." Eddie era stato categorico mentre aveva accennato ad un brindisi con Luisa.

"Bravi, ci avevate spiazzati! Non solo all'inizio ma anche nel mezzo e ancora di più in questa fase del vostro rapporto. Possiamo dire ... moderno? Una razionalità proiettata all'estremo ed una parvenza di roulette russa. Il fatalismo da parte di Luisa e la libertà di scelta per Eddie. O forse il rischio calcolato per Luisa e la certezza di avere in pugno Eddie. Betty è stata strumento e si è prestata. Molto moderno. E' il solo aggettivo che mi viene in mente" mi ero sentito di dire ed ero stato l'unico ad esprimere un giudizio o a fare una riflessione.
Terry Miura
Gli altri avevano infatti già ripreso le loro conversazioni. In fondo, di Betty, Luisa e Eddie importava fino ad un certo punto. Il sole illuminava di traverso il giardino e in lontananza i due cani di Piero giocavano tra loro. Gia, Piero! Eccolo arrivare con il Bellini per Betty. Ecco che glielo porge e che chiede a lei cosa si era perso. E Betty, con fare sinuoso e complice, si china su di lui, lo avvolge e gli sussurra le cose dette poco prima. Ma l'interesse di Piero vero Luisa e Eddie era ormai sfumato, di fronte al soffio del respiro di Betty ed ai suoi occhi di orizzonte blu-verde. Forse, l'inizio di qualcosa.

E mentre tutto queto accade intorno, mi ritrovo a guardare l'acqua della piscina e il prato del giardino ed a pensare ai miei due nonni che si erano fidanzati poco prima dello scoppio della prima guerra mondiale e che si scrivevano mentre lui combatteva sull'Adamello. Poche righe di un elegantissimo reciproco rispetto di amore. Lettere in una calligrafia slanciata ed elegante che vibravano di un trepido amore che aveva in sè desiderio, speranza e illusione insieme. Forse il ricordo di una mano accarezzata e di uno sguardo di promessa. Altro che la storia di Luida e Eddie.
Takeji Fujishima
Altri tempi, altra classe, altre prospettive. Il nonno venne a mancare pochi mesi dopo la scomparsa della nonna e in me sta il ricordo del suo cambiamento nel rimanere solo. Trasfigurato nella solitudine senza la persona con cui aveva condiviso l'intera vita. E mentre pensavo a questo, il sole era tramontato e si erano accesi i faretti nel giardino.


(Hey hey hey, hey hey hey)
I love you, Eddie, but so does Betty
'Cause you're such a handsome guy
Who's gonna kiss you, who's gonna miss you
Who's gonna laugh and who's gonna cry
(I love you Eddie, but so does Betty)
I love you, Eddie, but so does Betty
Tell me, which one will it be
Make no mistake now, one heart will break now
Do you love her, or do you love me
(I love you Eddie, but so does Betty)
Last night you took her to a movie show
Tonight you took me to a dance
Each day I'm hopin' that you'll let me know
That I've got the very best chance
I love you, Eddie, but so does Betty
Tell me, which one will it be
Make no mistake now, one heart will break now
Do you love her, or do you love me
(I love you Eddie, but so does Betty)
Woah
(Hey hey hey, hey hey hey)
Woah
(I love you Eddie, but so does Betty)

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