Thursday, December 5, 2013

Mediocrità o grandezza e il paradigma della vita

Ho molti dubbi sul rapporto tra mediocrità, ruoli e durata della vita. Troppo spesso i più grandi si sono rivelati i più deboli e si sono bruciati in poco tempo. E viceversa, troppi mediocri hanno saputo essere i più forti e son durati a lungo. E' vero? E' Falso, non riesco a definirlo.

Soundtrack: Whitney

Forse, considerando il valore latino della parola "mediocritas" ci si può spiegare come il non consumarsi in alcunché possa tradursi in un dirare a lungo. Laddove, viceversa, il bruciare per qualcosa induce alla consumazione dell'esistenza in tempi brevi.

O forse, come spesso, il tutto è il suo contrario esatto. Forse i grandi, avvertendo la caducità del proprio essere hanno deciso di spendere tutti se stessi in quel poco di tempo che era riservato loro. Quanto tempo abbiamo? Quanto ne percepiamo? Chi percepisce qualcosa del suo tempo a disposizione?

Tenersi lontano dagli estremi. Cosnumarsi e non bruciarsi. Mai sporchi e mai puliti. Godere senza abusare. Trovare la misura nelle cose. Piacere e non libidine. Gustare senza ebbrezza. La ragione sul sentimento.
Kurt Godel con Albert Einstein
Forse non amare significa avere il presupposto di non soffrire. Ma evitare è realmente non rischiare? Trattenersi è realmente conquistare la pace? Rinunciare per non piangere. Non illusione, non delusione. E' così?

Ma è vita?

Sarà questo un blog che si compone poco alla volta.



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