A 94 anni è morto Mikhail Kalashnikov, l'inventore del mitragliatore AK 47.
Per cosa vale la pena essere ricordati?
Per un gesto di pace? per un rifiutarsi di uccidere o per un fucile "semplicemente" micidiale.
L'arma preferita di guerriglieri,
terroristi, adottato da circa 80 eserciti. Oggi si stima che siano in circolazione 100 milioni
gli esemplari di AK-47.
Dopo avere rinnegato alcun senso di rimorso per decenni, solo a 90 anni Kalashnikov aveva detto: "Ho costruito armi con lo
scopo di difendere la nostra società. Certo, non fa piacere vedere come
ogni sorta di criminale usi le mie armi. E certamente ho rimpianti, come
tutti. Ma posso dirvi una cosa: potessi tornare indietro, non vivrei
diversamente".
Più della metà dei
fucili prodotti sono fabbricati di contrabbando e sono fuori controllo.
Quanto sangue hanno fatto versare? Quanto ne ha fatto Enola Gay? Quanto gli inventori della bomba atomica? Il progetto Manhattan? Fermi? Einstein?
Sa forse l'uomo dove porteranno le proprie azioni? I propri sogni? Esiste responsabilità nel sognare?
Si, se l'obiettivo non è quello di aiutare l'uomo e il mondo. Si, se non si è capaci di guardare oltre il proprio entusiasmo e la propria passione. Umiltà è la legge che si deve seguire.
Qualcuno l'ha fatto. E per loro non ci sono rimpianti ma solo lacrime di gratitudine.
Soundtrack: Indian and arabic balance
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