Sunday, December 1, 2013

Sei mesi. Passati, non dimenticati.

Shoun diventò insegnante di Zen Soto. Faceva ancora i suoi studi quando gli era morto il padre, lasciando la vecchia madre affidata alle sue cure.

Tutte le volte che andava in una sala di meditazione Shoun portabììva con se sua madre. Da quando Lei lo accompagnava, però, lui nei monasteri non poteva più vivere con i monaci. Sicchè le costruì una casetta e così continuò a prendersi cura della madre. Copiava sutra e poesie buddiste e in questo modo guadagnava quel poco per vivere.

Quando Shoun comprava del pesce per la madre la gente rideva di lui perché ad un monaco è proibito magiare il pesce. Shoun non se ne curava.

Ma a sua madre dispiaceva che la gente si prendesse gioco del figlio. E quindi disse a lui: "credo che mi farò monaca. Posso diventare vegetariana anche io." Così fece e cominciarono a studiare insieme.
Shoun era appassionato di musica ed era un virtuoso dell'arpa, strumento che anche sua madre suonava. Nelle notti di plenilunio avevano l'abitudine di suonare insieme.

Una notte, una giovane signora passò davanti alla casa ed udì la musica. Profondamente commossa, invitò Shoun la sera dopo in casa sua perché suonasse per lei. Shoun accettò l'invito.
Dopo qualche giornolui incontrò per strada la signora e la ringraziò della sua ospitalità. Gli altri risero di lui. Era andato in casa di una donna di piacere.

Soundtrack: Mother - John Lennon

Un giorno Shoun andò a tenere una conferenza in un tempio lontano. Tornò a casa dopo qualche mese e trovò che la madre era morta. Gli amici non avevano saputo dove rintracciarlo e il funerale si stava celebrando in quel momento.

Shoun si avvicinò o picchiò la bara con il bastone: "Mamma, tuo figlio è tornato" dirre. "Sono contenta di vedere che sei tornato, fihlio" rispose Shoun per la madre.

"Si, sono contento anch'io" disse Shoun. Poi anunciò a queli che stavano intorno a lui: "La cerimonia funebre è finita. Potete seppellire il corpo."
Quando fu vecchio, Shoun sapeva che la sua fine era prossima. La mattina chiese ai suoi discepoli di radunarsi intorno a lui e disse che sarebbe morto a mezzogiorno. Bruciando incenso davanti ai ritratti di sua madre e del suo vecchio maestro, scrisse una poesia:

"Ho vissuto sessant'anni come meglio potevo
Facendo la mia strada in questo mondo.
Ora la pioggia è cessata, le nubi scompaiono,
Il cielo azzurro ha una luna piena."

I suoi discepoli si raccolsero intorno a lui, recitando un sutra, e Shoun spirò durante l'invocazione.
Tratto da 101 storie Zen - Adelphi editore.

Soundtrack: Mother - Sinhead O'Connor

No comments:

Post a Comment