Monday, December 23, 2013

Speranza e senilità

"Quando si è vecchi non si hanno più speranze.
Non c'è possibilità di migliorare, di guarire, di stare meglio ..."
Questo fa dire Gianrico Tedeschi al suo personaggio nello spettacolo "Farà giorno".

"Si è vecchi quando non si hanno più speranze" gli viene replicato ...

In queste poche parole sta un significato immenso: il rapporto tra età e speranza.
Ma cos'è la speranza? E' l'avere prospettive? E' l'avere un orizzonte davanti?

Se così fosse, significherebbe solo avere il tempo per realizzare ... e invece non è così.
Oggi si dice che i giovani, cioè coloro che dovrebbero avere davanti tutto il tempo di un'esistenza, non hanno speranze perché il mondo non offre orizzonti di prospettive. Tutto è incerto e sull'incerto non si può costruire ...

E invece, gli anziani? Cosa fanno. Certo che molti vivono trascinati in un'esistenza senza prospettive, senza speranze, solo attendendo la propria fine. Inesorabile, anonima, oscura. Certo che molti non hanno speranze e si attaccano solo al passato in cui dicono di trovare la gioia e la stridente conflittualità con il presente.

Al pari dei molti di cui sopra, esistono però i pochi, anziani o giovani che vivono un'esistenza in controcorrente. Vivi di speranza, non illusi ma mossi da un concreto spirito. Non dalla materia e basta. Espressioni della forza dei propri ideali, dei propri credo. Incorreggibili illusi o determinati a non soccombere alla banalità del comune pensiero o del cosiddetto comune immaginario.

Antitesi al senso del comune pensiero, guidato, indotto, integrato, condizionato.

Incorreggibili. Perché capaci di mantenere il proprio io integro. Aperto al mondo. Aperto alla speranza.

E' vero, "si è vecchi solo quando non si hanno più speranze" e questo, purtroppo può accadere ad ogni età.
Soundtrack: Internazionale


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