Una volta si parlava di "Licenziamenti", oggi si dice "Esuberi".
Il risultato è lo stesso, cambia l'espressione.
Esuberi è meno violento di Licenziati.
Fa meno male alle orecchie, inganna la mente
ma la realtà è drammaticamente uguale.
Oggi si preferisce così.
Connotare di un'esigenza oggettiva,
come l'obbligo di agire così per il bene dell'azienda,
un qualcosa che è dramma individuale e familiare e ... sociale.
Perché l'azienda è più importante dell'uomo!
Allo stesso modo, si vuole fare passare l'articolo 18
come un numero. Nulla di più.
Eppure decenni di lotte alla conquista dei diritti dei lavoratori
non possono essere ristretti ad un numero e basta.
L'articolo 18 è un simbolo.
Un simbolo che nasconde garanzie,
che frena il libero arbitrio volutamente mascherato da liberismo.
Come l'articolo 36 della Costituzione che recita
"Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità
e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e
alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa."
Non dimentichiamocene. Per nessun motivo.
La dignità dell'uomo è superiore all'interesse del singolo.
Bando agli eufemismi e chiamiamo le cose con il loro vero nome.
Basta Esuberi e sveliamo il significato di Licenziamento.
Operiamo sugli sprechi e non sui tagli più semplici.
Quelli su chi non può difendersi.
Soundtrack: Genesis - The Knife
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