Sunday, December 27, 2015

Losing my religion

Jeremy Lipking
"Oggi ha piovuto tutto il giorno e l'umore è, a dire poco, perfido!" aveva esordito Caterina mentre stava cercando di asciugarsi i capelli neri su cui, impietosamente, le gocce di acqua si erano accanite.
Non aveva alcun ombrello con sè ed era vestita in modo elegante. Verde oliva per il vestito (un semplice tubino) e un giacchino Chanel in tono con fili oro e marrone e verdi e arancio. Bellissimo. Aveva anche sfoggiato una pelliccia di astrakan sempre di colore verde avuta in regalo per Natale.

Tutto questo, sotto l'acqua ... quando aveva programmato una passeggiata nel parco con Luca. Il suo nuovo compagno che pareva uscito da una rivista di moda. Bruno, alto, elegante e con una leggera barba che contornava appena il viso. Mi sembra lavori in uno studio di progettazione di centri commerciali e cinema. Architetto, immagino.
Gilles Vranckx
Caterina, invece, è un'avvocato che lavora presso una banca finanziaria e che spesso è costretta a lunghi viaggi in Europa per seguire il  capo, impegnato in questioni internazionali tra istituti di credito. Guadagna bene ma conduce una vita che mi pare senza una linea precisa. Molto 'in' nei comportamenti e per questo apprezzata e ricercata. Ma, per me, priva di valori reali.

Intendo, almeno un valore esistenziale. In sè, Caterina è molto valida, intelligente e capace e sensibile ma di una sensibilità persa nella contingenza dei fatti e delle situazioni. Oggi, le ho detto che anche io subisco talvolta dei tracolli di umore ma non per una situazione esterna. Per un malumore interno. Le ho chiesto "Tu hai una gioia interiore o no?" "Che significa?", mi ha seccamente risposto.
Michael Carson
"Significa che ti chiedo se ti basta una giornata di pioggia per renderti infelice o non è invece che la pioggia sottolinea una tua condizione interna. Sei splendida come persona ma ti vedo persa nel nulla ...", ho replicato con un sorriso ed uno sguardo fisso nei suoi bellissimi occhi verdi. Le sue mani, stringevano un paio di guanti neri di pelle.

"Forse è vero. Speravo in questo giorno perché Luca mi prende un casino e temo che mi sfugga perché é così silenzioso che a volte non capisco a cosa stia pensando. Speravo nel parco e nel camminare tra le foglie, mano nella mano. Per parlare e per capire di più." Aveva preso una sigaretta dalla borsa e cercava l'accendino. Non potevo aiutarla, non fumo.
Maria Kreyn
"Mi ha telefonato che non poteva vedermi. Pensa. Doveva andare a ritirare la sua nuova automobile e mi ha dato buca! Penso quindi che la nostra sia stata una cosa breve e che forse è già passata. D'altra parte ho avuto la sensazione che, al di là di alcuni splendidi aspetti formali, estetici e passionali, dietro e dentro di lui ci sia ben poco. Non legge nulla al di fuori di cose tecniche e non va al cinema o a teatro. Nulla! Cocktail, Lounge bar, Happy hour e così via. Feste, inaugurazioni, eventi sociali. E poi?" Soffiavi il fumo della sigaretta in modo nervoso.

"Senti, stasera sono libero. Vieni fuori a cena con me. Giulia è a Roma e non rientra oggi e nostro figlio è da certi suoi amici e quindi possiamo stare insieme. Se vuoi parliamo di questo oppure di altro. Voglio solo che tu ti senta meglio e riprenda la serenità che è anche frutto di una presa di coscienza." Le ho stretto il polso con delicatezza. "Se vuoi chiamo Antonio e Germana e vengono anche loro, avevo un mezzo impegno."
Ko Machiyama
"Cosa intendevi quando mi dicevi di gioia interiore? Ormai sono passati gli anni del liceo e dell'università e penso che sia arrivato il momento di affrontare la vita in modo vero e costruttivo. Non significa che mi sento vecchia. Ho appena trent'anni. Ma è arrivato il momento per crescere. E' questo forse l'inizio di una ricerca interiore di gioia?" Avevi accennato ad un sorriso con uno sguardo obliquo.

"Si, mia bellissima amica!" ed ho aperto l'ombrello per portarla alla mia macchina, mentre con il telecomando disattivavo l'antifurto e la portiera si apriva. Caterina, forse, si stava aprendo alla vita.
A quella vera.
Michael Manalo - The Story Teller
Soundtrack: R.E.M. - Losing My Religion (lutzu Istrate remix)

Losing My Religion - R.E.M.

Oh, life is bigger
It's bigger than you
And you are not me
The lengths that I will go to
The distance in your eyes
Oh, no, I've said too much
I set it up

That's me in the corner
That's me in the spot light
Losing my religion
Trying to keep up with you
And I don't know if I can do it
Oh, no, I've said too much
I haven't said enough

I thought that I heard you laughing
I thought that I heard you sing
I think I thought I saw you try

Every whisper
Of every waking hour
I'm choosing my confessions
Trying to keep an eye on you
Like a hurt, lost and blinded fool (fool)
Oh, no, I've said too much
I set it up

Consider this
Consider this the hint of the century
Consider this
The slip that brought me
To my knees failed
What if all these fantasies
Come flailing around
Now I've said too much

I thought that I heard you laughing
I thought that I heard you sing
I think I thought I saw you try

But that was just a dream
That was just a dream

That's me in the corner
That's me in the spot light
Losing my religion
Trying to keep up with you
And I don't know if I can do it
Oh, no I've said too much
I haven't said enough

I thought that I heard you laughing
I thought that I heard you sing
I think I thought I saw you try

But that was just a dream
Try, cry, why, try
That was just a dream
Just a dream, just a dream, dream


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