Wednesday, March 30, 2016

Ce n'è per tutti

Gustav Klimt - Mada Primavesi - 1912
Strana avventura questo pomeriggio quando ha suonato il citofono ed abbiamo sentito la voce di Lorenzo, un nostro giovane amico pittore, che chiedeva di salire con una certa urgenza. Strano era anche il fatto che noi due si fosse a casa in città e non sul lago. Giulia ed io ci siamo guardati negli occhi, giusto il tempo di sentire il campanello della porta che suonava. Lorenzo ci aveva anche detto che non era solo e che con lui c'era un certo Federico che non conoscevamo.

Abbiamo aperto e i due sono entrati, scivolando atraverso la porta. Eleganti, alla moda, con classe e ... decisamente belli. Lorenzo, vestito con un completo grigio chiaro con fini righe verde scuro che si intrecciavano quasi invisibili e una camicia azzurro chiaro. Federico, invece, con un completo blu scuro, serio, e la cravatta in tinta di maglia di seta che staccava sulla camicia a righe blu sul bianco. Si sarebbe detto fossero fratelli per una certa somiglianza. Lorenzo è biondo e Federico è biondo-rosso.
Joshua Miels - Eileen - 2011
Abbiamo saputo che Federico è un giovane avvocato di un certo successo. Si occupa di diritti di proprietà intellettuali ma non ha nulla a che fare con Lorenzo che è un pittore molto in voga negli ultimi anni. Si sono seduti sul divano e, appena il tempo di servire loro un caffé, abbiamo chiesto il motivo di tanta urgenza. Il motivo era Giovanna. Giovanna, la figlia di nostri amici che ora, in pensione, sono andati a vivere in Kenia in una missione. Un nuovo destino, una nuova vita. E per questo, Giovanna ci è stata, moralmente, un po' affidata.

Giulia aveva un abitino in cotone principe di Galles, sbracciato, che esaltava la bellezza delle sue spalle e, così, seduta sul divano prendeva in pieno quel bagliore di luce che lancia il sole attraverso le persiane nel tardo pomeriggio. Io, invece, ero restato in piedi, indeciso su cosa bere. Caffé anch'io (la moka era sul tavolo con una tazzina pronta per essere riempita) oppure no?
Johanna Harmon
Sapevamo che Giovanna stava insieme a Lorenzo ormai da quasi due anni e le notizie erano di una coppia felice e soddisfatta. Con Giovanna, a cena, poche settimane prima avevamo intuito una certa determinazione verso un percorso, diciamo, di genitori consapevoli e quindi si rimaneva ancora di più nel dubbio e nell'incertezza del significato per questo incontro. "In che senso, Giovanna, scusami Lorenzo?" ho aperto le danze.

Lorenzo ha appoggiato la tazzina, si è messo seduto sulla punta del cuscino del divano e ha guardato prima Giulia e poi me e poi il pavimento di legno. "Nel senso che se fino a due settimane fa avevo certezze, ora non so più cosa pensare. Tutto è iniziato con un fulmine. Federico ed io non ci si conosceva prima ed ora sentiamo di avere legami profondi e intimi che non avremmo mai immaginato. Mai e poi mai!" Federico ha annuito ed ha sottolineato queste parole con un cenno di assenso e un filo di voce. Una bella voce.
Massimo Lagrotteria - "untitled"
"Sapete che Giovanna ed io stiamo decidendo di avere un figlio? Mi sembra che ve l'avesse detto. E quindi, tutto era perfetto nella sua normalità di coppia felice ed unita. Ma, poi, quella cena. Sembrava una cena qualsiasi, un appuntamento come tanti, per finire bene la giornata insieme. Il ristorante era noto, intimo ed elegante. Insomma, tutto secondo uno schema collaudato ed apprezzato. Ma Giovanna si è presentata sottobraccio a Federico e io non ho capito." In punta al divano, indeciso se alzarsi o rimanere seduto, Lorenzo appariva nervoso, quasi agitato. Stringeva le mani a scatti. Il viso a terra. La voce profonda con inflessioni giovanili.

La voce di Federico ci ha quindi sorpresi nella pausa lasciata da Lorenzo. Ci siamo voltati a guardarlo, senza parole e ancora senza un pensiero a riguardo. "Anche per me è stata una sorpresa. La cena stessa era una sorpresa visto che non era prevista e che Giovanna mi aveva chiesto di vederci all'ultimo momento. Anzi, ho pure tardato perché avevo un cliente ancora in appuntamento. Premetto che Lorenzo ed io non ci si conosceva e che Giovanna è la mia ... fidanzata, almeno così credevo o credo, da almeno sei mesi."
Francoise de Felice - detail
"Nel nostro imbarazzo reciproco - la cena aveva inequivocabilmente dell'intimo - ci siamo presentati e Giovanna appariva raggiante di gioia e così disinvolta come mai l'avevo vista." aveva ribattuto Lorenzo. "La cena ha preso avvio come se nulla fosse ma Federico ed io abbiamo continuato a guardarci e a non capire. A non riuscire a dire nulla se non frasi formali per non fare dominare un silenzio interrotto solo dalla voce di Giovanna. L'imbarazzo tra noi due era palpabile."

"Si, era così. Io morivo dalla voglia di capire ma non osavo fare domande dirette a Giovanna e così vedevo anche fare da Lorenzo. Giovanna ci aveva presentati come persone. Come un artista e un avvocato. Ma non aveva detto nulla del rapporto che la legava con me." si era intromesso Federico con una voce lievemente concitata nel modo con cui pronunciava le parole.
Sarah Atkinson
A questo punto, Giulia ed io non sapevamo se rimanere seri e compassati o cercare di sdrammatizzare con un accenno di sorriso e frasi di forma, tendenti a minimizzare. A minimizzare cosa? Non lo sapevamo. Pensavamo però ad una rottura di legame con uno dei due. Un modo per farlo decisamente spigliato e inconsueto, quello scelto da Giovanna. Ricordava l'atto di Renzo e Lucia per strappare a Don Abbondio il matrimonio. Ora eravamo in una pausa di silenzio. Un silenzio lungo.

Si capiva che nessuno dei due aveva la voglia, il desiderio di proseguire nella spiegazione di quello che era successo. "E quindi, cosa ha combinato la nostra Giovanna" Giulia ha lanciato in quel silenzio la domanda, interrompendo il dialogo che finora era stato tra voci maschili. "Sappiamo che Giovanna è decisamente una testa matta. E' una persona al di fuori degli schemi, un po' come i suoi genitori, capace di rompere con la consuetudine, ma cosa ha combinato?" ha concluso.
Lu-jianjun
Ancora silenzio. Caterina si era affacciata nel salotto ma si era fermata alla vista di due sconosciuti. Era ferma, seduta a terra, la coda attorno al corpo, anche lei in silenzio. Martino probabilmente stava dormendo altrove (ah, la vita dei gatti!). Il rumore del cucchiaino che girava nella tazzina di un caffé ormai raffreddatosi sembrava fortissimo. Poi, sia Lorenzo che Federico hanno preso parola insieme. Hanno finito la frase senza interrompersi tutti e due. Le parole, tanto pensate e trattenute non potevano fermarsi. Le parole si erano sovrapposte e la frase era risultata confusa ma il concetto, invece, era apparso molto, molto chiaro.

"Volete dirci che Giovanna da tempo è la fidanzata di entrambi? E' questa la verità che è venuta fuori quella sera? E voi non ne sapevate nulla?" mi erano uscite di botto le parole. La loro presenza, qui aveva solo un senso. Feriti, sotto shock, confusi, innamorati e traditi, erano davanti a noi due e non avevano fatto cenno ad alcuna rottura o quant'altro. Un fidanzato tradito se ne va ... invece questi due erano qui, da noi. Che senso aveva?
Edmund Tarbell - Mrs. John Lawrence
"Abbiano dovuto aspettare il piatto di sushi-sashimi che si era ordinato per sentirci dire che lei, Giovanna, stava insieme ad entrambi da diversi mesi e che aveva deciso di chiederci se volevamo rendere chiara la cosa e fare coppia in tre. Per sempre, perché lei amava tutti e due nello stesso modo e per aspetti diversi e complementari. Non c'entrava nulla il sesso. Eravamo le due parti singole di una stessa figura globale maschile che lei aveva in mente come ideale e che desiderava. E per questo lei ci amava in modo completo ed esclusivo e profondo." Era la voce di Lorenzo. Federico era tornato nel silenzio.

"Non so cosa fare. Personalmente mi sembra pazzesco e inaccettabile ma il mio amore per Giovanna è enorme e mi sconvolge il fatto di non riuscire ad arrabbiarmi al punto di avere la forza di lasciarla e andarmene. Il mio amore per lei è così forte da avere ancora paura di perderla. Non riesco ad uscire da un senso di competizione con lui per ottenere l'esclusività di Giovanna!" la voce di Federico aveva ripreso tono.
Richard Diebenkorn
"Ma Giovanna ha insistito che noi due ci si parlasse perché non voleva una competizione. Lei non era la dama da conquistare e noi non eravamo, non siamo, due cavalieri ad un palio. Lei ci aveva scelti per vivere insieme, contemporaneamente, tutti. Ci ha parlato del suo amore per il resto della cena e ci ha cercato di dimostrarci che nulla veniva tolto all'altro e, d'altra parte, nessuno di noi aveva mai avuto il sentore che Giovanna si stesse risparmiando nei nostri confronti. Confusi, confuso. Ma perché?" Lorenzo aveva detto questo mentre si era alzato. Caterina, a quel movimento si era di colpo alzata, si era voltata ed era scappata via, verso luoghi che considerava più sicuri.

Giulia ed io eravamo senza parole. Eravamo pronti a tutt'altro e questa volta abbiamo pensato che Giovanna, come i suoi genitori, aveva decisamente del coraggio. Che, forse, aveva ereditato una certa spregiudicata follia. Un sentore di egoismo era evidente. Avevamo sentito questi due giovanotti che lei dichiarava che non sarebbe riuscita ad amare mai uno solo di loro e che mai avrebbe potuto amare altri se non loro due. Insieme. Cosa potevamo dire. Il lago delle frasi banali era gigantesco ma doveva essere evitato.
Aaron Westerberg
Giulia si è alzata, è andata verso la libreria, ha cercato un po' e poi, con una certa fortuna, ha trovato quello che voleva (strano, nel nostro disordine). Un libero decisamente vecchiotto e con le pagine alquanto rovinate. "Storie come queste, miei cari, non sono una novità. Molto spesso, una donna ama più uomini. Ognuno ha una caratteristica diversa ed è difficile rinunciare a qualcosa in cambio di un'altra. Io stessa ho impiegato nove anni per decidermi a spostare mio marito e in quel frangente lui ha dovuto aspettare che facessi le mie scelte e le mie considerazioni ... e le mie prove!"

Francamente non ero molto felice che venissero fuori queste cose perché Giulia stava tirando in ballo un periodo di estrema confusione che avevo dovuto vivere, subire, accettando anche cose che non gradivo per nulla. Forse le stesse condizioni che Lorenzo e Federico si trovavano ad affrontare oggi. "Tanizaki parla, agli inizi del novecento, di una famiglia composta da una donna e da due uomini. Una relazione decisamente moderna e lo stesso è l'argomento del libro 'Jules e Jim' di Henri-Pierre Roché. Si tratta di realtà difficili che spesso sfociano in una dimensione di normalità, attraverso l'interruzione di uno dei due rapporti. Tutto dipende da chi vuole e quanto vuole resistere, facendo sua la visione della donna che, poi, è l'unica che domina la scena." Mi sembrava necessario esprimere parole di sentità verità e sincerità.
Mi sono accorto che queste mie parole avevano impedito l'entrata ad effetto di Giulia ma consideravo giusto stare dalla parte dei due ragazzi che apparivamno decisamente in sofferenza. "Ecco, proprio questo cercavo. Sicèlide di Samo, meglio noto come Asclepiade. Uno dei poeti dell'Antologia Palatina. Poeta d'amore, ha scritto un'epigrafe che si intitola 'Ce n'é per tutti' che dice così ...." aveva continuato Giulia. e l'aveva letta a tutti noi. Brevissima e spietata nelle parole e nel concetto.

"Non ho certezza che vi sia un punto del giusto e un punto dell'ingiusto. Troppe sono le variabili in gioco. E ogni decisione prematura può essere eccessiva e irriflessiva e in questi casi la razionalità è l'unica arma di fronte a quello che noi chiamiamo amore. Non è facile e non è indolore ma lasciare che il tempo faccia la sua parte e sciolga il nodo della decisione è l'unica cosa da fare, secondo me." La citazione di Giulia era apparsa troppo di parte e mi ero sentito di iniziare con i suggerimenti ai due ragazzi.
Domenico Ghirlandaio - Giovanna Tornabuoni (dettaglio) - 1488
"Se siete qui, significa che non avete rotto con Giovanna e che sentite la necessità di capire se vi va bene oppure no. E lo capirete se vi accorgerete che, pur senza accettare del tutto, la cosa non vi turba eccessivamente. Se non vi sentirete infastiditi. Se il sentimento contrario (cioè il rifiuto) sfuma, allora sarà fatta ma ci sarà l'occasione di sentirsi chiariti anche nel momento in cui doveste rifiutare il tutto. Giovanna ne è totalmente consapevole! Sa molto chiaramente cosa rischia e che cosa pretende. Ha posto lei le regole del gioco e lo conduce!" Ho continuato.

Giulia si era nuovamente seduta sul divano ed aveva accavallato le gambe. Era evidente la sua posizione di donna sicura da millenni di gioco femminile con i sentimenti del maschio. Un qualcosa di innato, ancestrale, crudele ma estremamente naturale. "Sempre citando Asclepiade, vi posso dire che in questo modo, Giovanna, vi ha messo nelle consizioni di capire se il vostro è amore o passione. Lei vuoe amore. magari non è vero che la sua sia una decisione definitiva. Magari vuole solo vedere chi di voi due, che 'pesa', che considera nello stesso modo dell'altro, è deciso a continuare fino in fondo pur di averla. Certa che uno, prima o poi mollerà, ... Chissa?" e si era nuovamente alzata per correre a prendere Martino che si era presentato tra i due divani.
William Rothenstein
Non so come sia finita. Giovanna è sparita per almeno sei mesi (non era la prima volta) e noi non l'avevamo cercata. I suoi genitori avevano avuto sentore di qualche suo casino affettivo ma erano sereni nel loro impegno missionario. Liberi nelle loro decisioni. Noi, non avevamo chiesto nulla a Giovanna quando si era rifatta viva e, personalmente, speravo sempre di incontrare Loronzo o Federico per capire chi avesse continuato il gioco. Perché di gioco si tratta.
Paul Antoine de La Boulaye - Salomé (detail) (1849 – 1926)
Soundtrack: Потап и Настя - Бумдиггибай

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