Monday, August 17, 2015

Inno individualista e movimento civile

Inizio del 1900. L'internazionale anarchica era sempre più attiva. Movimento di speranza che aveva letto nella lotta individualista la propria espressione più evidente. Anarchia che è fiducia nell'uomo si trasformava in gesti che decretavano viceversa la propria sfiducia nelle masse. Il singolo riusciva a squotere il potere più della moltitudine di donne e uomini.

La bomba anziché la manifestazione. Questa era la soluzione che dimostrava il fallimento del movimento come espressione di una volontà collettiva. Come il dittatore impone alla massa il proprio volere e le proprie decisioni, così altrettanto fa l'anarchico che uccide il potente di turno con l'esplosivo o la pallottola o il pugnale.


Inno individualista (link alla canzone)
 
Pria di morir nel fango della via,
imiteremo Bresci (oppure Vittorio Pini) e Ravachol (
pseudonimo di François Koenigstein);
chi stende a te la mano, o borghesia,
è un uomo indegno di guardare il sol.

Le macchine stridenti dilaniano i pezzenti
e pallide e piangenti stan le spose ognor,
restano i campi incolti e i minator sepolti
e gli operai travolti da omicidio ognor.

E a chi non soccombe si schiudan le tombe,
s’apprestin le bombe, s’affili il pugnal.
È l’azion l’ideal!

Francia all’erta, sulla ghigliottina
tronca il capo a chi punirla vuol;
Spagna vil garrotta ed assassina;
fucila Italia chi tremar non suol.

In America impiccati, in Africa sgozzati,
in Spagna torturati a Montjuich ognor;
ma la razza trista del signor teppista
l’individualista sa colpir ancor.

E a chi non soccombe si schiudan le tombe,
s’apprestin le bombe, s’affili il pugnal.
È l’azion l’ideal!

Finché siam gregge, è giusto che vi sia
cricca social per leggi decretar;
finché non splende il sol dell’anarchia,
vedremo sempre il popol trucidar.

Sbirri, inorridite, se la dinamite
voi scrosciare udite contro l’oppressor;
abbiamo contro tutti, sbirri e farabutti,
e uno contro tutti noi li sperderem.

E a chi non soccombe si schiudan le tombe,
s’apprestin le bombe, s’affili il pugnal.
È l’azion l’ideal!

Diverso è invece stato l'insieme del movimento sui diritti civili degli anni sessanta.
Il 1 gennaio 1960, mentre scattava l'anno nuovo e la fine degli anni cinquanta, mentre Eisenhower festeggiava in un club di golf riservato ai maschi bianchi e la gente si stringeva e si baciava a Time Square, Martin Luther King partecipava ad una marcia a Richmond, nello stato della Virginia, per protestare contro la decisione del governo locale di chiudere l'intero sistema scolastico della contea di Prince Edward piuttosto che aprire completamente la scuola agli studenti di colore.

Meglio promuovere l'azione collettiva che imporre il gesto individualista.
Ma l'idea anarchica è la base di partenza per la percezione del proprio diritto di essere un individuo e non una particella di una massa priva di idee, logiche e desideri, visioni e personalità.

Disobbedienza è il primum movens verso tutto perché esprime una diversità di vedute. E su questo si deve lavorare per costruire un movimento che sia propositivo e costruttivo. Non solo distruttivo.


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