Wednesday, October 16, 2013

Aerfuturismo e il fascino del volare e ancor più del volare sull'acqua

Galileo Chini
L'uomo ha sempre desiderato staccarsi dal suolo e seguire gli uccelli nel volo libero, senza confini ed ostacoli. Forse è questa libertà desiderata che traduce la sofferenza dell'anima legata ad un involucro materiale che la incatena.
Gerardo Dottori - Temporale in città - 1919
Liberi di volare. Liberi di guardare secondo prospettive nuove per l'uomo. Questi gli spunti per Marinetti per comporre la prima esaltazione lirica del volo. Aeropoesia. Dall'Aeroplano del Papa di Marinetti ad Aeroplani di Buzzi, a Ponti sull'Oceano di Folgore e a Caproni di Carli. E poi ancora, Dottori e Azari con tele vorticose a completare l'aeropittura.

Soundtrack: Antonio Ruffolo - Serenata futurista
Giulio D'Anna - Volo sopra la campagna - 1929
Assenza di continuità del piano orizzontale e di una cornice (montagne, alberi, città, mare, laghi) per quello che vediamo. Questa è l'essenza che diversifica la visone aerea da quella terrena. In questa il dinamismo delle cose domina l'io guardante, nella seconda è questo io che domina le cose con un dinamismo autonomo.

Soundtrack: Aviatore Dro - Balilla Pratella
Mino Delle Site, Rombo di motori,1932
Le cose mutano forma con la prospettiva che domina dall'aereo e dalle sue complicate evoluzioni. Ciò che è a destra è dopo a sinistra e quello che è dietro diventa davanti e si torce. Il piccolo si ingrandisce e il grosso si diminuisce. Effetti laterali di rotazione e visioni rotanti che deformano qualsiasi precedente prospettiva. In sintesi la modulazione assoluta della realtà.

Soundtrack: Il manifesto del Futurismo - Carmelo Bene
Tullio Cralli - Volo futurista - 1929
Libertà assoluta di fantasia e "ossessionante desiderio di abbracciare la molteplicità dinamica" e da queste la progressione verso l'Aeroscultura desiderata da Boccioni e vista come "armoniosa e significativa composizione di fumi colorati offerti ai pannelli del tramonto e dell'aurora e di variopinti lunghi fasci di luce elettrica."
Un tempo esisteva la Coppa Schneider, trionfo della passione di sentire l'aria sul viso in un volo nell'azzurro del cielo sull'azzurro dell'acqua. Un trofeo per il progresso degli idrovolanti. Estasi della conquista di due mondi lontani da quello dell'uomo: il cielo e il mare.
Ora si può ritrovare questa passione in un magico cartone animato di Hayao Miyazaki, Porco Rosso (紅の豚 Kurenai no buta). Affascinante nel tratto e magico nella narrazione, è un film che strega adulti e bambini. Delicatezza, eleganza, profumo di un mondo di onore, cavalleria e signorilità che non sembra esistere più ma che vale la pena di rileggere di continuo.

Soundtrack: Francesco Balilla Pratella: Trio per violino, violoncello e pianoforte (1919)

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