Thursday, October 17, 2013

Plus ça change, plus c'est la même chose

Il proverbio francese delinea il rapporto "sconcertante" (lo definisce così Paul Watzlawick), tra persistenza e cambiamento. Cioè non persistenza o cambiamento come antitesi bensì come un unicum continuum, inseparabile, indivisibile.
Salvator Dalì
Potremmo dire che il cambiamento ha insito in sè la persistenza perché ciascun cambiamento viene affrontato per stabilizzare il risultato e quindi renderlo persistente.

Soundtrack: Change - Tracy Chapman

D'altra parte, ciò che è persistente è intrinsecamente soggetto a cambiamenti per potersi adattare alle variazioni contingenti e l'obiettivo è il mantenimento di uno stato.
Palazzo Chigi - Ariccia (Rm)
Dunque mutiamo per rimanere costanti e rimaniamo costanti grazie ai mutamenti.
Il gioco sembra fatto.

Eppure sia il mutamento che la persistenza ci spaventano: l'uno perché affrontiamo (si fa per dire) l'ignoto e il secondo perché ci fa percepire l'invecchiamento. L'uno è un gioco che può apparire azzardato ma eccitante, l'altro è una sicurezza assai noiosa e piena di difetti.
Michelangelo Antonioni - Cronaca di un amore
E in un rapporto di coppia, la ricerca del cambiamento non è forse la volontà di mantenere una condizione esistente? E viceversa, la costante stabilità non indice alla ricerca del cambiamento?

Soundtrack: Change - David Bowie

E quindi? Esiste un meglio e un peggio? Anche qui entra il paradosso dell'inizio. Infatti, nel gioco della vita le prime età sono dedicate al cambiamento che poi viene consolidato nelle età successive e quindi il cambiamento contiene i germi della persistenza. Ma anche viceversa, lo status che il giovane trova consolidato e persistente gli induce il desiderio di cambiare ...

Sembra un gioco di Escher.
Maurits Cornelis Escher - 1961
Soundtrack: Anthem of the Trinity - Terry Riley

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