Monday, October 7, 2013

Le triomphe de la passion sur la sagesse



Phyllis chevauchant Aristote (fframmento dell'arazzo “Pouvoir des femmes”, 1470-1480)


“La belle qui fit ma conquéte.
M’a séduit à l’état de béte.”

“Qui d’une dame entre au service
Doit endurer tous ses caprices.”

 
Il poema cortese a cui fa riferimento l’arazzo da cui sono tratti questi versi è un’opera sotto forma di fiaba che si ritrova in almeno 6 manoscritti appartenenti ad un periodo compreso tra il XIII°e il XIV° secolo. L’attribuzione di tali componimenti è stata identificata di volta in volta in Henri d’Andeli, in Henri Valenciennes e in Étienne de Bourbon.

La storia riguarda Alessandro Magno che interrompe le proprie campagne di conquista perché innamorato di una bella giovane indiana. Questa situazione ingenera malcontento tra i comandanti dell’esercito di Alessandro ma nessuno osa fare trasparire i propri sentimenti al grande condottiero. Allora, interviene Aristotele che, in qualità di maestro gli fa presenti i doveri politici di un capo e lo riprende.

La giovane indiana, allontanata, non esita a chiedere ad Alessandro i motivi del suo distacco e, appreso dell’intervento del filosofo, decide di vendicarsi.
Soundtrack:  Genesis - The Knife Live in Bataclan 1973

Il giorno successivo, mentre il filosofo è immerso nella lettura dei suoi libri, la giovane indiana attira la sua attenzione passeggiando nel girrdino e cantando sotto la sua finestra. I capelli disciolti, le spalle nude e con una veste che copre a malapena i petto, la giovane provoca il desiderio dell’uomo.

Nel gioco dell’amore, ella finge di accettare le sue avances chiedendogli di diventare la sua montatura per consentirle di cavalcarlo. E Aristotele accetta.

Alessandro Magno che era stato avvertito dalla stessa giovane, scopre Aristotele in questa posa e viene colto da profonde risa che ridestano Aristotele stesso dalla sua follia. Si rende così conto dello stato in cui si trova e ammette quindi che Alessandro aveva le sue ragioni per cadere tra le braccia dell’amore se perfino lui stesso, nonostante l’età, non era riuscito a difendersi da questo sentimento.

La morale è che non si devono biasimare gli amanti perché l’Amore è padrone di tutto.


No comments:

Post a Comment