Sunday, October 13, 2013

La cultura non la si salva solo dal fango ...

... ma anche dalla miopia dei politici e degli amministratori. 
Soundtrack: Mozart 3° movimento Piano Sonata A major K.331 - Marcia Turca

Giotto - Polittico di Badia
4 novembre 1966 l'Arno invade tutto il suo bacino a monte e a valle di Firenze e la città viene sommersa dall'acqua. Pioveva a dirotto da alcuni giorni, superando la quota di 19 centimetri in eno di 24 ore.

Poteva sembrare una delle note piene d'autunno. Certo che 200 litri per metro quadro sono tanti e l'Arno cresce, cresce e rompe l'idrometro a quasi 9 metri oltre il livello.
Alle 04.00 il Lungarno Cellini viene invaso e poi a breve altre zone sono sommerse dall'acqua del fiume. Sono quasi le 07.00 ed è il turno della Biblioteca Nazionale Centrale e poi della Piazza Santa Maria Maggiore.
Alle 09.00 è la volta del Duomo. L'acqua salirà fino a 4 metri di altezza. Gli Uffizi, i tesori di arte, i libri antichi, tutto sotto. Erano passati 633 anni dalla precedente gigantesca alluvione del 1333 e si era daccapo.
Poi, catene di solidarietà, volontari, esercito, polizia, carabinieri, ecc ... ecc ... tutti a salvare quanto era salvabile uomini e donne e dipinti e libri. Tutti allo stesso modo. 
L'opera d'arte, la cultura aveva lo stesso valore delle persone. E così deve essere.
Soundtrack: Klaus Schulze - Live Warsaw 2008

In questi anni invece, l'alluvione sulla cultura segue un andamento molto subdolo. Nulla di evidente ma un continuo in crescendo.
Tagli su tagli. Decreti legge su decreti legge. Chiusure su chiusure. E noi a guardare. A brontolare, a discutere a manifestare. E poi, tutto prosegue.
Oggi, Letta dichiara che si dimetterà se si faranno tagli alla cultura ma ormai la stall è pressoché vuota.
Sarebbe stato più giusto se avesse detto "mi dimetterò se non verranno aumentati i fondi a disposizione della cultura. Se non sarà valorizzata e promossa la conoscenza." Invece ...

Soundtrack: Shakespear Sonettes - Berliner Ensemble - 2009

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