Incontrarsi
in un sogno
è ben doloroso.
Nell'istante
del risveglio,
la mano protendo
e nulla tocco.
Otomo no Yakamochi
Man'yōshū (万葉集), IV/471
Soundtrack: Shinto music
Si tratta della raccolta più antica di poesie giapponese, appartenente al periodo Nara. Infatti, le composizioni risultano scritte tra in VII e l'VIII secolo. Aperta a tutte le classi sociali, la raccolta delle diecimila foglie di parole (Man'yōshū) contiene poesie scritte da sovrani, principi, nobili e popolo.
Mi piace lo stile diretto, immediato che esprime subito il sentimento e il pensiero. In questo senso, appare assai più vicino a noi di tanta poesia antica. Le frasi sono semplici e il pensiero è agile e fresco. Aperto all'intuizione. Così deve essere la parola guidata dal sentimento. Non torbida o convoluta ma franca, anche se drammatica. Disillusa nella sua scarna espressione.
Così mi piace lo stile del dialogare. Senza orpelli o metafore. Diretta come deve essere diretto il dialogo tra due persone. Che si devono fissare negli occhi, leggendo la verità dei pensieri. Senza sotterfugi, senza zone oscure, nascoste.
La vita ci chiede risposte nette che noi abbiamo il dovere di dare. Invece l'uomo si crogiola in alambicchi, tattiche e strategie di cui solo a lui sono chiari i vantaggi. Vantaggi che però sono solo temporanei e che svaniscono in breve in un nulla o creano vergogna.
Soundtrack: Forever Young (Bonamassa, Hart)
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