Chiarezza, sei forse distinzione?
Fai parte del criterio di verità di cartesiana memoria?
Sei principio di verità in quanto "chiara e distinta"?
Chiara perché presente e manifesta,
distinta perché non ti confondi con altro.
Sei forse chiara perché sei distinta?
Un principio indissolubile solo in apparenza
perché privo di valenza del contrario.
Infatti ciò che è distinto può non essere chiaro.
Oppure sei chiara in quanto dai coscienza dell'oggetto
senza confonderlo con un altro?
Quindi fai parte dell'appercezione
per cui la percezione ha intriseca la sensazione
di percepire, di vivere il momento e l'atto della percezione.
Quindi, sei parte del trascendentale
in quanto fai parte dell'"Io penso ...",
in virtù del quale ogni rappresentazione
viene ordinata secondo rapporti universali
e necessari nel riferimento a quell'unico centro
che è la coscienza dell'Io.
L'Io è quindi chiaro e distinto,
ma non sempre è principio di verità.
Lo è se si accompagna all'umiltà
di sapere e ammettere di potere sbagliare,
di vivere il dubbio intrinseco di ogni cosa,
secondo il quale la verità è una sola
ma le percezioni possono essere infinite,
non sempre veritiere ... eppure chiare e distinte tra loro.
Soundtrack: No doubt - Hella Good
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