Nasce prima il Cristo e poi l'esigenza di Lui o viceversa?
Nel senso che Cristo nasce dall'esigenza dell'uomo di rispondere alle domande esistenziali oppure Cristo è stata una reale realtà che poi è stata raccontata in modo da rispondere alle domande esistenziali?
Nel senso, ripeto, Cristo è frutto dell'esigenza dell'uomo oppure è stato un reale uomo-Dio?
Strano che il porsi questa domanda venga ad uno spirito profondamente cristiano.
E' che troppo di tutto il Vangelo si inserisce in una logica perfetta di senso spirituale e di vita.
Forse, questo pensiero deriva dal fatto che i Vangeli sono stati scritti decenni e decenni dopo la morte di Cristo e che - di conseguenza - sono frutto di rimaneggiamenti continui e ben pensati della storia vera della Sua vita.
Forse, nella ricerca della spontanità si deriva la sensazione che tutto il racconto del Vangelo sia troppo perfetto. Che tutto sia privo di possibili interpretazioni erronee. Che tutto sia esemplare e privo di "tentennamenti" umani, salvo l'invocazione sulla croce.
D'altra parte, se di Fede si deve trattare, ecco che la Fede deve venire in aiuto per fare accettare in modo attivo e non passivo, questo credere nel Vangelo come racconto di vita realmente accaduta. Ecco, questo è forse il primo passo, il punto di partenza per una Fede. Accettare attivamente.
Se considero che, in modo analogo, si trova lo stesso in tutte le forme di Credo religioso, indipendentemente da cultura, latitudine e longitudine, ecco che la Fede diventa il fondamento nel credere in un qualcosa che potrebbe essere oggetto di confutazioni secondo la logica razionale dell'uomo.
E, d'altra parte, analogamente anche l'atteggiamento positivista dell'uomo emerge proprio dall'assenza di una Fede che faccia accettare ciò che non ci si riesce a spiegare del tutto. Ma il dubbio, ritengo faccia bene anche a chi ha Fede perché consente di mantenere quel dialogo, quel ponte di contatto tra chi crede e chi non crede.
L'ottimista deve confrontarsi con il pessimista per vedere consolidati i propri pensieri dopo essere stati messi a prova. Non esiste la verità per tutti perché l'uomo è un essere dotato di proprio raziocinio e quindi esiste una verità per ciascuno. Salvo poi, di fatto, esistere, per chi crede, una verità sopra tutte.
Sono pensieri questi che oziano in calde giornate di estate in cui una nuvola scura scura ha il dono di scatenare una pioggia intensa quanto rinfrescante e di breve durata. Sono pensieri che giocano per il fatto di essere tali, tra di loro. In una regia di personaggi che si scherniscono e si controribattono. Nel piacere della dialettica e del sapere ribaltare gli orizzonti.
Pensieri oziosi? Mai inutili perché il pensare non è mai tale. Vado al mare.
Soundtrack: Ayo - Who
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