Les Vacances de Monsieur Hulot - Jacques Tati - 1960 |
Forse un mondo che possiamo solo ricreare e vivere dentro noi stessi, inseguendo un profumo che improvvisamente entra nella stanza in cui ci troviamo ed evoca il ricordo di una sensazione di molti e molti anni prima. Un mondo che, però, dobbiamo fare uscire da dentro di noi per cercare di farne permeare la quotidianità che ci circonda. In fondo, se non cominciamo da noi stessi a diffondere delicatezza, sensibilità e gentilezza e sorrisi, come possiamo pretendere che altri lo facciano?
Ah, dolci domeniche di giugno, al termine della scuola. Liberi di oziare al caldo, facendo scorrere via i pensieri. Verso idee delicate e tenere e dolci. Come quella della scena del cane in mezzo alla strada che vede giungere l'autmobile. Si sveglia, si alza, e scondinzolando si avvicina al guidatore che lo accarezza sul capo. Poi il cane si scosta di lato e l'auto riparte via. Infine, il cane torna a sdraiarsi in mezzo alla strada ...
Diceva Jacques Tati:
Confusione è la parola della nostra epoca.
Si va troppo in fretta.
Ci dicono tutto quello che dobbiamo fare.
Organizzano le nostre vacanze.
La gente è triste.
Nessuno fischietta più per strada (...) sarà sciocco, ma mi piacciono le persone che fischiettano per strada ed io stesso lo faccio.
Credo che il giorno in cui non potrò più fischiettare per strada sarà una cosa gravissima.
Soundtrack: Les Vacances de Monsieur Hulot
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