Thursday, November 27, 2014

Ignoti nulla cupido

Estella Blain - 1958
Io nacqui a debellar tre mali estremi:
tirannide, sofismi, ipocrisia;
ond'or m'accorgo con quanta armonia
Possanza, Senno, Amor m'insegnò Temi.

Questi principi son veri e sopremi
della scoverta gran filosofia,
rimedio contra la trina bugia,
sotto cui tu, piangendo, o mondo, fremi.

Carestie, guerre, pesti, invidia, inganno,
ingiustizia, lussuria, accidia, sdegno
tutti a que' tre gran mali sottostanno,

che nel cieco amor proprio, figlio degno
d'ignoranza, radice e fomento hanno.
Dunque a diveller l'ignoranza io vegno.


Delle radici de' gran mali del mondo - Nota: Temi, Themis, è la dea della giustizia


Sweet movie (Anna Prucnal, Pierre Clémenti) - Dušan Makavejev - 1974
Sono versi scritti a cavallo tra il 1500 e il 1600. L'autore è Tommaso Campanella, filosofo calabrese. Processato più volte per le sue idee non in linea con la Chiesa, è lo splendido autore della "Città del Sole". Una pregevole e bellissima opera di pura utopia. Una visione collettivista che avrebbe sempre affascinato l'uomo, in modo trasversale, nei secoli.

Una filosofia che attribuiva alla capacità di "sentire" la capacità di "comprendere e capire". Una filosofia che poggiava nella conoscenza la base per sconfiggere i mali maggiori dell'uomo e del mondo. Ed è d'altra parte vero che combattendo l'ignoranza si migliora ogni cosa.

Combattendo quell'ignoranza che è alla base di ogni male. Combatti l'ignoranza e migliora l'uomo e la società e il mondo. Ignoti nulla cupido = non si può amare ciò che non si conosce.    E oggi...?
Françoise Sagan, 1957
Soundtrack: Bonjour Tristesse - Juliette Gréco

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