Mary Anne Louise Brook nasce il 14 novembre del 1906.
E' stata una ballerina,
una showgirl, un'attrice del cinema muto e una scrittrice.
La caratteristica principale di leu, oltre a quelle legate alla sua bellezza ed al suo carattere è di avere un viso, uno sguardo, di essere un "tipo" che va oltre il suo periodo per attraversare tutti i decenni successivi per arrivare a noi e continuare ad essere sempre attuale.
E' vero quello che è stato detto di Lei, "di
Louise non si è mai sazi. L'occhio la reclama così,
bellissima, anticonformista, androgina, femminile."
Elegante eraffinata ripeteva di se stessa: "Una donna ben vestita,
anche se ha il portafogli vuoto, può conquistare il mondo".
E' più che
un mito, è una presenza magica, un'illusione reale, la fiaba
notturna.
Di temperamento chiuso e per certi versi difficile, esprime la sua vocazione artistica in Germania, sotto la guida del regista Georg Wilhelm Pabst che le affida due personaggi dotati di carisma sensuale: una giovane libera e disinibita, costretta a diventare una prostituta (Il vaso di Pandora; 1929) e nel Diario di una donna perduta (1929).
Louise nel suo personaggio Lulu (il vaso di Pandora - link), prostituta e ninfomane, femme fatale, sensuale, pericolosa, sempre ubriaca, Louise cognac e champagne, perversa e amorale, amante del piacere fino all’autodistruzione, ma allo stesso tempo infantile, innocente e pura.
Questi ruoli la trasformarono nell'incarnazione moderna del mito della donna fatale: sensuale, provocante, amorale e pericolosa, ma anche infantile, innocente e pura.
Il rientro in patria non è felice per lei che per guadagnarsi da vivere deve fare la ballerina nei night-club e partecipare in ruoli minori in film western minori.
Poi trovò un lavoro in una radio e dovette anche fare la commessa in un grande magazzino.
Solo tardivamente i suoi film vennero riscoperti in Europa e Louise intraprese la carriera letteraria, scrivendo un libro (Lulù in Hollywood) e collaborando a riviste cinematografiche.
Morì nel 1985, sola, per un attacco di cuore.
Ma non si può certo dire dire dimenticata.
Soundtrack: Roaring 20's Song
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