Tuesday, December 30, 2014

Il culto del bello e la ricerca dell'esclusivo

Felice-Casorati-Bambina-che-gioca-su-un-tappeto-rosso 1912 Fine-Arts-Museum-Ghent
La noia dei giorni di festa che obbligano a cambiare il ritmo della vita induce a cercare intorno a noi, alla maggior parte di noi, un qualcosa che possa attirare l'interesse. Alcuni, fortunati, spinto dal sacro fuoco della passione, sanno avere sempre obiettivi precisi e quindi programmano queste loro attività. I più, si lasciano trascinare come le meduse del mare verso eventi che vengono proposti con lo scopo di creare "aggregazione".

Altri, si lasciano prendere da uno sfrenato shopping compulsivo dove la necessità di un qualcosa è solo effimeramente guidata dal piacere di acquistare qualcosa, indipendentemente dal fatto che possa realmente servire o meno. Altri, infine, migrano mollemente verso lidi culturali che in alcuni casi sono realmente eventi "cult" ma che più spesso rappresentano invece delle semplici occasioni commerciali.
Felice Casorati - Le due bambine
Ecco che si defluisce verso mete che possono anche variare di volta in volta da un genere ad un altro anche perché spesso è l'umore a guidare più della passione o della ragione. In parte, tutto è dovuto al fatto che non siamo più capaci di stare da soli con noi stessi. Di pensare e riflettere con intensa emozione anche sopra cose minime. In fondo, non si parte sempre dai massimi sistemi ma, più spesso si inizia dal nulla. Sappiamo stare a confronto con il nulla? Ci vuole forza ed allenamento perché l'imperativo è trovare una ragione e non, viceversa, annoiarsi.

La noia sembra essere il vero problema. La noia che forse emerge da una povertà di risorse interne perché solo raramente scaturisce invece da un malessere esistenziale vero. Spesso, la noia deriva dal nulla di coltivato dentro di noi e per coltivare qualcosa, si sa, ci vuole allenamento. Pensare sembra realmente, spesso e non talvolta, così difficile ... e così raro.
Felice Casorati - Ritratto della sorella Elvira - 1907
Abituati ad essere operativi più che riflessivi. A dare risposte prima di potere pensare. Bisogna essere "smart" e non "slow". Chi pensa e tarda a rispondere sembra rientrare nella categoria dei non "in time". Clever è la parola d'ordine. E invece, un minuto in più per riflettere fa spesso risparmiare tempo e raggiungere risultati maggiori.

Bene, oggi, grazie alla determinazione di Giulia, mi sono trovato a visitare una mostra bellissima. Nel contenuto, nel contesto, nella sede e nel momento. Alba, Fondazione Ferrero, Felice Casorati, sole. Debbo ammettere che in precedenti mostre non avevo subito il fascino di questo artista. Oggi, invece, colpito, meravigliato, estasiato, rapito, coinvolto, appassionato.
Felice Casorati - Beethoven
La complessità del taglio artistico, dei colori, delle linee e delle forme e l'evoluzione artistica negli anni e l'amore verso una professione amata, scelta e che si ammette di scegliere nuovamente se ve ne fosse l'occasione. L'agiatezza di una vita condotta secondo una traccia di coerenza e di grandezza.

Non emerge mai il bisogno ma solo il tempo che si ha avuto, per grazia e fortuna, di decidere secondo le proprie pulsioni ed emozioni. Liberi di fare quello che si riteneva più giusto per esprimere se stessi. Senza necessità di scendere a compromessi. Questa limpidezza coerente colpisce e ingenera una certa, positiva e benevola invidia.

Quanto vorremmo essere liberi dalle necessità che fanno scendere a compromessi con noi stessi e quanto si desidererebbe rispondere al mondo con una logica di continua, lineare coerenza che porta alla continua crescita dell'essere che è nato con noi e che deve crescere sempre dentro di noi.

Questo traspare. Questo insegna. Questo stimola. E questo è il valore esclusivo che si aggiunge alla bellezza delle sue tele. Ma, poichè ogni uomo ha sempre due volti, questo suo "insegnamento" può essere anche visto in termini critici: "assenteismo come rifugio dall'attualità, come pacato intendere l'arte e la vita". Sta a noi scegliere quale dei due volti ci va bene.
Soundtrack:

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